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HIROSHIMA |
"Washington, 6 agosto - Il presidente Truman ha annunciato oggi che sedici ore fa aerei americani hanno sganciato sulla base giapponese di Hiroshima il più grande tipo di bombe finora usate nella guerra, la "bomba atomica", più potente di ventimila tonnellate di alto esplosivo. Truman ha aggiunto: "Con questa bomba noi abbiamo ora raggiunto una gigantesca forza di distruzione, che servirà ad aumentare la crescente potenza delle forze armate. Stiamo ora producendo bombe di questo tipo, e produrremo in seguito bombe anche più potenti" |
Comunicato Ansa, 6 agosto 1945, ore 20,45 |
SONG
OF HIROSHIMA
a ricordo del 6 Agosto 1945
Dove
è stata distrutta la città,
dove ci sono ora le
ceneri dei nostri amati,
dove c'era l'erba verde
e le bianche
piante,
il raccolto é stato funesto.
Perciò,
fratelli e sorelle, vigilate e badate
che non venga mai la
terza bomba atomica.
La
pioggia lieve raccoglie il veleno dal cielo,
e i pesci
portano la morte nelle profondità del mare;
le barche dei
pescatori sono ferme, i pescatori sono ciechi,
il raccolto é
stato funesto.
Perciò, uomini di terra e di mare, vigilate
e badate
che non venga mai la terza bomba atomica".
Koki Kinoshita
"Alle 8, 25 minuti e 17 secondi, Little boy scivolò nell’aria. L’esplosione avrebbe dovuto verificarsi dopo quarantatré secondi, contai mentalmente fino a quarantatré e poi fu la luce, un lampo accecante che abbagliò 300.000 persone e cancellò dalla città ogni ombra, sin nei recessi più nascosti. Alla luce seguì l’esplosione: solo a quaranta o cinquanta chilometri da Hiroshima fu possibile udirne il boato, per quelli più vicini si trasformò in silenzio. Il calore, dai trecento ai novecentomila gradi liquefece i tetti delle case, annientò le persone fissando le loro ambre sull’asfalto a irrefutabile prova della scomparsa di un essere umano. A quattro chilometri da Hiroshima la gente sentì quel calore sul viso e ne ebbe la pelle ustionata. La raffica dell’esplosione si sprigionò dalla sfera di fuoco alla velocità di 1300 chilometri orari e, in un raggio di molti chilometri quadrati, le case ancora in piedi vennero sradicate dalle fondamenta. Poi enormi gocce d’acqua color pece, prodotte dalla vaporizzazione dell’umidità, riportarono a terra la polvere radioattiva dispersa nell’atmosfera. Un vento infuocato rifluì verso il centro dell’esplosione a mano a mano che l’aria, al di sopra della città diventava più rovente. Dall’istante dell’esplosione erano passati solo otto minuti. Nel cielo, a undici miglia di distanza, due onde d’urto colpirono successivamente la superfortezza volante che aveva sganciato la bomba, scuotendola con violenza. Il mio compagno si volse a guardare indietro: " Dio mio, che abbiamo fatto!", fu il suo unico commento". |
resoconto del pilota dell’aereo Enola Gay ritrovato nel diario di bordo riguardante gli ultimi secondi dal lancio di "Little boy", il nome con cui fu chiamato il primo ordigno nucleare usato nella storia contro obiettivi civili, la prima bomba atomica, lanciata sulla cittadina giapponese di Hiroshima. |
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il
9 agosto venne sganciata su Nagasaki
una
bomba
al plutonio |
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QUANDO LA SCUOLA APPROFONDISCE |
E'
morto l'uomo che sganciò l'atomica su
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HIROSHIMA 1945 |
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