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Una Carta contro il vertice

Nasce il primo settimanale italiano interamente dedicato ai problemi della globalizzazione. Nasce a Roma, da una costola del quotidiano Il Manifesto e non a caso a due mesi dal G8 di Genova. La rivista si chiama Carta e uscirà al venerdì alla prezzo di quattromila lire. Il lettore tipo milita nelle reti, nelle associazioni e nelle organizzazioni sociali sorte attorno ai problemi della liberalizzazione selvaggia dei mercati e dello sfruttamento dei paesi poveri. Quella versione allargata del popolo di Seattle che il nuovo settimanale ama chiamare con il plurale di “Cantieri sociali”.

Il numero zero è già in edicola e ha gli occhi puntati sull'appuntamento mondiale genovese del prossimo luglio. Carta sarà comunque una “cosa” completamente slegata dal quotidiano, anche il il direttore responsabile è Pierluigi Sullo )a lungo vicedirettore del quotidiano) a capo di una forte squadra di ex manifesto. Lo stesso Sullo precisa: “Abbiamo tre grosse peculiarità: siamo i primi a dedicarci statuariamente ai temi della globalizzazione e agli effetti e alle inquietitudini che suscita: saremo fortemente legati al nostro sito Internet (www.carta.org): siamo una cooperativa di duecento soci.

Le armi sfoggiate dal settimanale sono tre: importanti reportage 8il primo sarà sulla Palestina), l'alfabeto dei “Cantieri sociali” (un microscopio sulle esperienze più forti della realtà antiglobalizzazione), un notiziario alternativo (con le news mai lette sui “normali” quotidiani). Poi c'è la pubblicità: rigorosamente a tema. Con banche etiche, iniziative solidali, comunicati ufficiali di associazioni e cooperative sociali.

Continua Sullo: “La nostra è una scommessa sui movimenti per un'informazione e un'azione sociale che si muovono sotto il pelo della politica ma che non sono antipolitica. Confidiamo nel passa parola, nella forza propulsiva di Internet e nella voglia persistente di un popolo che crede in un possibile mondo migliore. Quel popolo che per discutere di povertà e opportunità. E che vogliamo rivedere a Genova il 20 luglio”.

Estratto da “IL SECOLO XIX” – 07/06/2001