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DLI |
In
un fine settimana durante il quale persino il tempo (nel senso
di
brutto - e bolscevico - tempo) si impegna per mettere in
ridicolo il Nuovo e
Radioso Governo (che sta per stampare e
distribuire gratuitamente il famoso
libretto blu, vedi
http://www.ilportoritrovato.net/html/DLI1014.html
, nel
quale racconta, fra l'altro, come i flagelli della natura
vengano ora
affrontati con "una rapidità senza
precedenti"... presi in giro ancora prima
di uscire in
stampa...), durante il quale l'8 per mille dà il destro
per
vedere un grosso scontro nella Caserma delle Sue Libertà
(N.N. contro
tutti), durante il quale persino cose prive di grosso
spessore politico come
Sanremo sembrano dimostrare la
disorganizzazione dei Nostri, mi preme
ricordare un momento
gradevole, quello del dolce visino del Vescovo
d'Arcore, Bond,
Sand Bond, mentre costui si lancia in una guerra santa
contro quei
comunistoidi degli insegnanti dandogli dei "bugiardi".
L'aria
gentile del suo viso paffutello (da grande bambino buono
buono) era appena
attenuata da piccole rughe di contrarietà:
contrarietà contro questi
menzogneri.
Per rendersi
conto di queste bugie, riporto questo
"
Appello sulla
situazione dell'università
Il testo del disegno di legge
delega riguardante "lo stato giuridico e il
reclutamento dei
professori universitari" approvato dal Consiglio dei
Ministri
il 16 gennaio prevede un insieme di misure fortemente penalizzanti
e
soprattutto assai pericolose per il funzionamento e lo sviluppo di
tutto
il sistema universitario.
I rischi insiti nella legge
delega riguardano in primo luogo:
- l'accentramento di funzioni
nelle mani del potere politico attraverso
l'attacco all'autonomia
delle singole università in ordine al reclutamento;
- la
precarizzazione del personale universitario grazie all'eliminazione
dei
ricercatori universitari di ruolo, sostituiti da contrattisti,
e grazie alla
aleatorietà dell'entrata nel ruolo da parte
dei vincitori di concorso;
- l'abolizione del tempo definito, del
tutto ingiustificata, nell'unica
norma finanziata, con risorse
sottratte all'applicazione della riforma della
didattica e di
fatto utilizzando per questo scopo anche le economie
derivanti
dalla soppressione del fuori ruolo, mentre sarebbe
necessaria
l'assunzione di migliaia di giovani.
La mancanza di
effettivi investimenti viene superata semplicemente
raddoppiando
le ore di insegnamento per i docenti, ovviamente restando ferme
le
retribuzioni, ed allargando l'area del lavoro precario e senza
sbocchi e
progressioni di carriera.
Esprimiamo una vivissima
preoccupazione per questo ulteriore attacco al
sistema pubblico
dell'università italiana che segue il taglio ai
finanziamenti
e il blocco delle assunzioni minacciando così un patrimonio
di
conoscenze e di saperi riconosciuti a livello mondiale.
"
Avete
visto? Anche gli universitari tentano di smontare l'immagine
idilliaca
riportata nell'opuscoletto suddetto... L'intera Italia
ci rema contro:
INGRATI!
Stay!
&rea
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