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DLI |
Aznar
ha perso.
Chi è Aznar? È la destra spagnola
(figlio politico di un franchista), è il padre della
figlioccia del Libertador, è il forte sostenitore iberico
della guerra... pardon dell'occupazione armata... pardon della
pacifica occupazione armata dell'Iraq.
Nelle strade madrilene
la felicità bolscevica, sui muri scritte contro Aznar, Bush,
Blair e l'Unto, tacciati di guerrafondaismo (si dirà così?
boh...). Hanno vinto i socialistacci.
Sembra che il fratello
spagnolo abbia perso per colpa della questione irachena, sembra che
le previsioni dessero il suo partito al 70% se gli attentatori
fossero stati dell'Eta, sembra abbia fatto i salti mortali (i giorni
prima delle elezioni) per stornare i sospetti da Al Quaeda, sembra
che queste innocenti bugie (a fin di bene) abbiano esasperato tutti,
non solo i baschi.
In Italia?
In Italia, uno speciale
di Ballarò su elezioni/terrorismo iberici è stato fatto
slittare dal direttore generale Carlo Cattaneo (contro il parere del
comunistoide Paolo Ruffini, direttore di RaiTre) fino a martedì
prossimo, facendo insinuare a D'Andrea (Margherita): "Quella del
direttore generale è una scelta grave. E' evidente
l'intenzione di limitare gli spazi di dibattito sul terremoto
politico prodotto in Europa dall'inattesa sconfitta di Aznar".
Ieri
sera, nel salotto amico di Vespa, il ministro Martino è stato
dileggiato da Rutelli, il quale ha preteso ed insistito sul fatto che
l'Italia stia effettuando azioni militaresche in Iraq (anziché
un'opera di pace)... ha raccontato di come il fenomeno "terrorismo"
sia fortemente aumentato di intensità, nel paese occupato,
come sia persino nato ove non esisteva precedentemente... il rosso ha
persino detto che, se (inopinatamente) vincessero loro le elezioni,
ritirerebbero le truppe finchè gli americani non passassero di
mano tutta la gestione all'ONU.
Lo scontento serpeggia, nella
Caserma delle Sue Libertà.
Gustavo Selva (presidente della
Commissione Esteri della Camera): "Nella guerra del terrorismo,
Bin Laden segna un altro punto al suo attivo con l'insperata vittoria
in Spagna dei socialisti di Zapatero.[...] Aznar è stato il
primo europeo ad affiancarsi a Bush e Blair nella guerra in Iraq,
mentre Zapatero ha promesso agli spagnoli il ritiro della Spagna
dall'Iraq.".
Ignazio La Russa (coordinatore del partito di
Fifi): "I terroristi possono cantare vittoria perché sono
riusciti a condizionare il voto di un paese democratico e libero come
la Spagna.[...] Zapatero ha vinto con l'aiuto non richiesto, non
desiderato, non immaginato, ma oggettivamente determinante, del
terrorismo.".
Franco Frattini (ministro degli Esteri): "Noi
restiamo in Iraq: il governo italiano non cambia strada. Perché
dovremmo fare marcia indietro?".
Ecco: i compagni...
pardon i camerati di tante battaglie ci abbandonano, ma noi rimarremo
là, getteremo la stampella contro il nemico: a noi le prossime
bombe... tanti nemici tanto onore! Anzi, vedrete il petto dell'Unto
farci usbergo lì, dove il più debole degli italiani
rischierà la vita... Lui, l'Eroe! Lui... in prima linea! Lui,
il presidente guerriero!
Stay hard &rea
P.S.(Massimo
D'Alema: "Una sconfitta dei bugiardi, e capisco che per la Cdl
questo sia molto allarmante.". Maledetto pacifista...)
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