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DLI |
È
stato un piacere, ieri pomeriggio.
Il bel faccione di Galliani,
amico del Libertador, Suo dipendente, presidente della lega calcio,
che ci parlava del suo meraviglioso Milan, del suo delizioso
Presidente (insomma, Lui!) e dei decreto salva-calcio che Lui sta
elaborando.
Per un'ora? Non lo so, davanti ad argomenti così
interessanti, persino una trasmissione come quella della Ventura fila
via veloce.
Nel frattempo il suo cellulare era spento alle
continue telefonate dei dirigenti dell'Atalanta, immersi in
un'ambiente da far west a Messina... ma quella è serie B...
È
stato meraviglioso quando, ad uno Storace (si, proprio il governatore
fifiano del Lazio) che gli domandava se era corretto che lo stato
dovesse sovvenzionare (spalmando la spesa dei debiti su un piano
quinquennale) le società calcistiche (giammai si parli di
società di pallacanestro o pallavolo, eh), il dirigente del
Milan ha risposto che "è il calcio ad essere creditore
nei confronti dello stato.". Frase a sorpresa, che non è
piaciuta né a Storace né a Bobo... sicuramente limitati
dal punto di vista artistico e letterario. Futurismo alla Marinetti.
Zang tumb tumb.
Il ministro della Lega (non calcio), a proposito
del decreto s'è così espresso: "La vicenda delle
squadre di calcio rischia di produrre conseguenze pesanti all'interno
del governo.[...] Ferma opposizione della Lega Nord a un
provvedimento che non è altro che un regalo alle squadre.[...]
Le società di calcio sanno da tempo che devono mettersi in
regola, ma non hanno voluto mettersi in regola continuando a pagare
stipendi milionari ed evadere le imposte. Io credo che ci siano anche
delle responsabilità penali e mi auguro che le procure, che
sono sempre così pronte ad attivarsi per cose anche meno
gravi, si attivino: la giustizia deve essere uguale per
tutti".
Ancora peggio dopo il derby romano sospeso ieri sera:
"E' un ricatto al governo.[...] Non ci sono precedenti di una
sospensione telefonica di una partita fatta dal presidente della
Lega, che è anche il vicepresidente del Milan, e insomma aveva
qualche interesse anche lui nella vicenda...[...] Un'operazione che
appare gestita per fare una forte pressione in un momento in cui il
governo deve prendere una decisione importante. Un'operazione per
ricattarlo in qualche modo.[...] La cosa sorprendente è che
Galliani sospende telefonicamente una partita per motivi di ordine
pubblico, quando il Prefetto e il Questore, che rappresentano lo
Stato, dicono il contrario e cioè dicono: se la sospendete
potete creare motivi di ordine pubblico.[...] O sono tutti impazziti,
o c'è un disegno ben preciso dietro, un'operazione studiata e
gestita per ottenere un certo scopo.". Incavolato, Bobo.
Al
che il pacato Galliani: "Ho scelto il male minore, non ho detto
che ho fatto la scelta migliore. In occasioni come queste, comunque
decidi, sbagli.".
Ed adesso? Decreto si, decreto no?
Eventuale crisi si, eventuale crisi no? Tranquilli, è il
simpatico teatrino a cui ci hanno abituato gli attuali regnanti...
cabaret del più gustoso. Sapete come i Nostri siano fautori
della politica d'avanspettacolo, mica come quei noiosi dei
sinistroidi!
Stay!&Rea
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