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DLI |
E'
nato un nuovo, esclusivo club: "un club delle menzogne che ha
trovato
riscontro nella stampa nazionale e internazionale"
contro la legge italiana
sulle rogatorie.
Una "enorme
montatura", una "disinformazione totale" rincara il
Libertador
Silvio Berlusconi a Bruxelles!
Le risposte dei
delittuosi soci di questo incredibile club:
- "Le rogatorie?
Colpa della sinistra. Come se gli imbarazzi suscitati in
Svizzera
fossero bazzecole. La frase sull'Islam? Mai detta. Come se
non
esistessero registrazioni di quella incredibile conferenza
stampa di
Berlino. In una parola, l'ennesima bella figura
all'estero": si permette
persino dell'ironia, il rio Roberto
Giachetti
- "Appena lasciato di nuovo solo dai suoi ministri,
è tornato il
propagandista che conoscevamo", "Si
tranquillizzi dunque Berlusconi: non
esiste alcun "Club delle
menzogne", anche perché se ci fosse sarebbe ben
difficile
contenderne a lui la presidenza": è il sinistro Willer
Bordon che,
anche, ricorda come l'effetto delle nuove norme sia
davvero retroattivo, ed
insiste: "Sicuramente i molti
avvocati legati al presidente del Consiglio
gli avranno già
spiegato questo interessante risvolto della legge che hanno
voluto
far approvare" .
- "Un atto sconsiderato e miope",
si lamenta il leninista Beppe Fioroni,
riferendosi all'attacco
contro i giornali stranieri, che, malauguratamente,
potrebbero
rispondere non parlando benissimo del Nuovo e Radioso Governo, se
non
proprio dell'Italia
- "Essendo personalmente interessato,
l'onorevole Berlusconi avrebbe fatto
bene a mantenere il
silenzio", asserisce il marxista Massimo Brutti
- "Se
con le nuove normative l'assistenza giudiziaria dovesse essere
resa
più difficile e macchinosa in Svizzera saremmo
veramente preoccupati, perché
la lotta alla criminalità
internazionale può essere combattuta solo da
una
collaborazione internazionale efficace e non ostacolata da
inutili
formalismi e da inutili ostacoli" dichiara il
deputato elvetico (ma non si
possono fare i fatti loro?) Marty
Dick
- "Ci rammarichiamo per questa legge": è
tagliente il capo delegazione dei
parlamentari svizzeri (ma non si
possono fare i fatti loro, bis?) in visita
a Roma Bruno
Frick.
Comunque, con questa leggina, grossi risultati li
abbiamo già ottenuti! Dopo
i licenziamenti disposti dal
prode guardasigilli Castelli a seguito del
parere negativo sulle
rogatorie espresso dall'ufficio legislativo, nuove
dimissioni dal
ministero della Giustizia:
- l'ex pm milanese (famosissima toga
rossa), ora consigliere alla Corte
d'appello, Piercamillo Davigo,
ha rimesso il mandato dalla Commissione di
via Arenula (detta
commissione è incaricata di attuare le
convenzioni
internazionali)
- il magistrato in servizio al
massimario della Cassazione il sinistrorso
Domenico Carcano:
dimesso
- dal tribunale di Roma la pasionaria Zaira Secchi:
dimessa.
Adesso basta sostituirli pazientemente con Fratelli
Forzitalioti, ed il
gioco è fatto! L'importante è
trovarne abbastanza...
Stay, &REA
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