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ARBUSTI, CIUFFI D'ERBA,

MATTONI ROTTI, PEZZI DI TUBI TAGLIATI LASCIATI LI'.

PALI DI LINEE ELETTRICHE,

MUCCHI DI TERRA RIMOSSA,

POZZE DI MALTA INDURITA,

CASSONI DI METALLO,

CASE ROULOTTE,

CATAPECCHIE DI MANOVALI IMPORTATI DALL'EST.

IO E GIACOMO STIAMO CAMMINANDO LUNGO UNO STRADONE

ASFALTATO A TRATTI, IN MEZZO AI CANTIERI,

CHIACCHERANDO DEL PIU' E DEL MENO.

LONTANO: GRU CHE SI MUOVONO,

MURATORI SULLE IMPALCATURE,

RUMORE DI BATTIPALI,

CAMION CHE PASSANO SEGUITI DA NUVOLONI DI POLVERE,

LATRATI DI QUALCHE CANE NELLA CAMPAGNA.


UN CORVO SI POSA SULLA CIMA DI UN GINEPRO,

E' GOFFO NEI MOVIMENTI PER L'INCERTO EQUILIBRIO.

FA SEGNI CON LA TESTA,

GRACCHIA A PIU' NON POSSO,

VUOLE CHE LO SEGUIAMO.

SVOLAZZA, SALTELLA E CONTINUA A GRACCHIARE.

SI FERMA AL CONDOMINIO DEI CIPRESSI,

VIA DI MALAFEDE AL QUARANTOTTO.


LA CASA E' ANCORA IN COSTRUZIONE

SENZA PORTONE.

CI FA SALIRE LE SCALE,

CON ANCORA TRANSENNE DI LEGNO PER RINGHIERE,

FIN DAVANTI A UNA PORTA DEL SECONDO PIANO.

BUSSIAMO, CI VIENE AD APRIRE DAVOLI.

A COLPO D'OCCHIO ALL'INTERNO TUTTO E' IN ORDINE.

UN PROFUMO DI CAFFE' VIENE DALLA CUCINA.

IL CORVO STARNAZZANDO VOLA VIA GIU' PER LE SCALE,

NINETTO RICHIUDE LA PORTA.

SU UN DIVANO TOTO' E PASOLINI STANNO DISCUTENDO.

ARRIVA IL CAFFE

CALDO, FUMANTE, PROFUMATO.


RACCONTO DI QUEL TEMA IN CLASSE,

PRIMO SAGGIO DEL TERZO TRIMESTRE DELLA TERZA ISTITUTO.

ERA UN TEMA SU L'INFERNO DI DANTE.

IO AVEVO MESSO IN RELAZIONE L'INFERNO

CON LE BORGATE DEI ROMANZI DI PASOLINI.

LA PROF MI DIEDE DUE,

DICEVA CHE IL TEMA L'AVEVO COPIATO DA QUALCHE PARTE.

FINIMMO IN PRESIDENZA.

IO CHIESI CHE VENISSE MOSTRATO DA DOVE L'AVEVO PRESO,

IL PRESIDE PROPOSE DI ANNULLARE IL TEMA

FACENDOMI FIGURARE ASSENTE GIUSTIFICATO PER QUEL GIORNO:

E COSI' FU.

 
NINETTO TIRA FUORI UNA BOTTIGLIA DI FRIZZANTINO,

E FA BATTUTE IN ROMANESCO E SALTELLA E RIDE COME UN MATTO.

TOTO' COI BICCHIERI IN MANO GIRA PER LA SALA FACENDO LE SUE SMORFIE,

PIER PAOLO SI E' TOLTO GLI OCCHIALI E GHIGNA SERIO SOTTO I BAFFI.

GIACOMO BATTE LE MANI PER L'ALLEGRA CONFUSIONE.

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