Cinzia
è bella, minuta, dagli occhi vivaci. Cinzia è
mia amica. Da così tanto tempo che sono abituato alla
sua bellezza fragile... fragile all'apparenza: anni di sacrifici
per ottenere i primi grossi risultati. Così, quando
m'ha invitato al teatro dal Verme a Milano per la prima
performance "continentale" dei Malinda Mai, io, che
avevo apprezzato il loro primo cd (soprattutto i tanghi), non
c'ho pensato due volte. Cinzia Casu alle
tastiere. ==================================================================== Il
concerto dedicato a De Andrè ha per titolo "Sardegna
in Lombardia", e vede sul palco (sotto la direzione
artistica del regista Medas... trait-d'union della serata assieme
alla sua famiglia) i Malinda ed altri due gruppi: gli Andhira e
Cavallo&Luzzu. Aggiungiamo Marco Zoccheddu come guest star
alle chitarre (fulmicotone!) ed il gruppo di danzatori
Gent'Arrubbia, ed abbiamo quelle tre ore di buon
spettacolo. Vista la composizione dei gruppi (il duetto
chitarra-voce presenta 2 canzoni sarde di bellezza struggente,
gli Andhira ci stupiscono con l'interpretazione assolutamente
personale della Guerra di Piero, con un melange che inizia con le
note di Marinella, con una straordinaria Il re fa rullare i
tamburi a 5 voci... indiscutibili capacità tecniche,
grandissima soggettività, enorme fantasia), la maggior
parte della performance è sostenuta dai Malinda: ben dieci
strumentisti. Ottima voce (calda e lenta come quella del nostro
"Amico fragile"), grande chitarra, notevole violino...
insomma tutti strumentisti di altissima
levatura. ==================================================================== Il
concerto è adesso. È. Presente. Noi però
siamo una traiettoria, dalla nascita a quest'adesso. Non siamo
solo presente.
Ed allora: ricordi. Cosa possiamo domandare
di più ad una serata dedicata a Fabrizio De Andrè,
se non ricordi?
La prima chitarra e la Canzone di
Marinella (in questo modo iniziano stanotte anche i Malinda)... e
La ballata di Piero: così si impara a parlare d'amore,
così si impara ad odiare la guerra.
Poi gli
incontri dal parroco... un amico, don Gianni, più che un
prete una guida del saper vivere (canzoni alla chitarra ed
educazione sessuale prima della religione, le confessioni fatte
guardandosi in faccia anziché al confessionale e
Geordie).
E le scampagnate in montagna, panini e salsicce
ed il Pescatore sui prati verdi, di un verde che non vedi più...
Com'è che non riesci più a volare? Com'è che
questa sera, con questi ragazzi sardi, ti sembra di esserne di
nuovo capace?
Perché sorridi, Andrea?
Poi
quella coppia di dischi strani: amavi la Carrozza di Hans, amavi
i strani testi di De Andrè, ma sentirli assieme... uno
shock che ti sei portato avanti per tempo...
Perché
sorridi, Andrea? Ed intanto la PFM ritorna stasera, e stavolta
sul fondo del Sand Creek... Se Fabrizio l'avesse scritta nel '79,
l'avrebbero suonata assieme proprio così, ma tra il
concerto e "L'Indiano" c'è un rapimento
(coincidenza, in Sardegna) di mezzo!
Il Sand Creek a
Roma... quando, dieci anni fa (dieci? di più? di meno?),
hai scoperto il Fonclea e la voce calda di Pitoni, un cantante di
pub... ancora ricordi... L'inaugurazione del centro De Andrè
a Marcon, presente Giorgio Cordini (un chitarrista inviato da
Mauro Pagani a Fabrizio come buzoukista, che s'è studiato
quello strano strumento a corde in una settimana - ventre a terra
- per fare bella figura)... Che bello il mio tempo. E che bella
compagnia. Che allegra tristezza nel cuore ti lasciano i Malinda.
Ecco perché sorridi, Andrea. Peccato sia finito. Finito
solo stasera.
E la presenza di Dori Ghezzi, nelle file
centrali, vicina a Franco Cerri... commossa va poi a salutare
tutti i protagonisti di questa deliziosa serata, genialissimi
attori che sono riusciti a riportare sul palco il sortilegio di
questo uomo magico, lo scultore che poneva ali alle nostre
parole, l'ambasciatore che poneva voce al nostro cuore. Grazie,
ragazzi, anche da parte mia. Grazie alla vostra grande arte ora
ho ricordato che il mio cuore è immortalmente
(immoralmente) giovane, e questo non ha
prezzo. ==================================================================== Un
bacio a te, Cinzia.
|