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Enrico Berlinguer |
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La tragedia cilena e il golpe che rovesciò Allende aprirono un serrato dibattito in Italia. Un paese che stava guardando con molta attenzione a quel che avveniva nella nazione latinoamericana. LItalia - conclusasi di fatto l'esperienza del primo centrosinistra - aveva attraversato un momento molto difficile, con la svolta a destra del governo Andreotti che aveva escluso i socialisti e imbarcato i liberali. Il movimento operaio, dopo l'autunno caldo, era attraversato da un durissimo confronto di posizioni. Molte di queste posizioni partivano proprio da una «lettura» dellesperienza cilena per riproporre, anche nel nostro paese, il governo di unità delle sinistre. Forti erano anche i riferimenti alle posizioni del Mir, la sinistra radicale cilena che pur sostenendo Allende, lo incalzava. In questa situazione, allindomani del golpe, il segretario del Pci, Enrico Berlinguer con una procedura piuttosto insolita pubblicò sulla rivista teorica del partito, «Rinascita», tre saggi, che ripubblichiamo. Rifletteva sulla difficoltà di un processo riformatore in un mondo bipolare, affermava il principio che «non basta il 51 per cento» dei consensi per governare. Era lavvio della strategia del compromesso storico, che avrebbe segnato latteggiamento del più forte partito comunista europeo per tutti gli anni '80. |
1 |
articolo |
28/09/1973 |
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2 |
articolo |
Riflessioni sull'Italia dopo i fatti del Cile. Alleanze e schieramenti politici |
12/10/1973 |
3 |
articolo |
05/10/1973 |
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