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Iqbal Mashi |
Martedi 16
aprile 2002 giornata
mondiale contro lo sfruttamento minorile
Tale
data è stata scelta per ricordare l'assassinio di Iqbal
Masih,
che
si era ribellato alla schiavitù dei bambini lavoratori del
Pakistan.
Iqbal è morto nel 1995, nessuno è stato
punito per la sua morte.
All'inizio del secolo i bambini non avevano diritti. Questo secolo ora si chiude con la tutela giuridica più potente per i bambini che non soltanto riconosce ma protegge i loro diritti umani dice Carol Bellamy, direttore esecutivo dell'Unicef.
Malgrado
ciò i bambini continuano ad essere sfruttati, affamati,
uccisi, negati, violati, dimenticati, seviziati, usati....
e non solo, come si potrebbe pensare, nei paesi economicamente più deboli o in guerra.
L'infanzia è troppo spesso negata anche nei paesi ricchi.
Ancora
in troppi stati i bambini non hanno diritti e sono considerati
proprietà dei loro genitori.
Iqbal
Masih nasce a Muridke (Pakistan) nel 1983 ed ha appena
quattro anni quando il padre lo vende come lavorante ad un
fabbricante di tappeti, per 12 dollari. Una cifra che in Pakistan
basta a costituire un debito difficilmente solvibile, anche a causa
degli interessi usurari. Ormai ostaggio del suo padrone, Iqbal lavora
inginocchiato al telaio (e spesso incatenato ad esso per il suo
carattere ribelle) dodici e più ore al giorno.
A 9
anni Iqbal riesce ad uscire dalla fabbrica-prigione con altri bambini
per assistere ad una manifestazione del Fronte di Liberazione dal
Lavoro Schiavizzato (BLLF). Legge un volantino e per la prima volta
viene a sapere di avere dei diritti. Conosce alla manifestazione
lavvocato Eshan Ullah Khan, che da quel momento lo prende sotto
la protezione del BLLF e lo accompagna ovunque per denunciare al
mondo la vergogna del lavoro minorile coatto.
Iqbal
inizia a studiare. Vorrebbe diventare avvocato per difendere i
bambini, i cui unici strumenti di lavoro, come ripete anche in una
storica conferenza al Palazzo di Vetro dellONU a New York,
dovrebbero essere penne e matite. Con i 15mila dollari di un premio
ricevuto per la sua attività progetta di costruire una scuola
per gli ex-bambini schiavi. Domenica 16 aprile 1995, in una
delle
prime, vere giornate di svago della sua vita, mentre corre in
bicicletta con due cuginetti, il dodicenne Iqbal è colpito a
morte dagli spari di sicari della mafia dei tappeti.
I
suoi assassini non sono mai stati individuati.
Sta in I bambini che lavorano" Unicef.
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