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Il
capitano Achab racconta
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A cura di Emanuele Mignone |
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Tutto a posto, Shannon Ecco qui i tuoi effetti personali
Ma non vorrai mica metterti quello schifo di cravatta?!
Dai, Chuck! Smetti di prenderlo per i fondelli Il nostro Shannon ora è un pezzo grosso Gli hanno perfino condonato vent'anni di galera!
Già, ora fa parte della letteratura americana Tutti dicono che è un genio!
E tutto questo l'ha ottenuto inventando un sacco di balle sul nostro conto, facendoci passare per carogne e torturatori mentre lui, povera vittima
Forza Penna-Facile, colpisci lo sbirro colpisci! Così avrai qualcos'altro da raccontare nelle tue prossime fottute "memorie dal carcere"!
Lascia perdere, Chuck. Nonostante i suoi santi protettori lo rivedremo presto Avremo tutto il tempo di fare i conti!
Quelli come lui tornano sempre all'ovile, non è vero, Shannon?
I secondini. Gran brutta gente, quando ci si mettono. E per Shannon non avevano certo fatto un'eccezione.
Appena fuori dalla porta del carcere, ecco i giornalisti e i fotografi.
Una dichiarazione per i lettori del Washington Post, signor Shannon!
Quali sono i suoi programmi ora che è un uomo libero?
Ma è tutto vero quello che racconta nel suo libro? Possibile che il sistema carcerario americano sia così ingiusto?
Dica qualcosa ai nostri ascoltatori!
Ci infilammo nella mia auto.
Lei è qui da parte di Shaffer, vero?
Già..
Un giornalista si avvicinò a me.
E lei chi è? Un amico? Un parente? Un
Scrivi, amico scrivi Mi chiamo Gabriele professione arcangelo
C'era del vero nella battuta. L'editore mi aveva dato tremila bigliettoni per passare a prendere Shannon. Un assegno di tremila dollari firmato Editore Shaffer per passare a prendere il caso letterario dell'anno e fargli da angelo custode per qualche giorno. Il tempo che sarebbe servito perché Shannon si riabituasse alla vita civile. Aveva diciotto anni quando lo condannarono la prima volta. Prima era stato quasi sempre in riformatorio, non sapeva nulla del mondo, era come un bambino. Ora, grazie al libro che era stato pubblicato, era diventato quasi una star. Ma certe gente non l'aveva presa bene e non stavano aspettando altro che Shannon commettesse qualche fesseria. Così mi aveva detto Mister Shaffer in persona.
Già qualche fesseria che dimostrasse che nessun delinquente è recuperabile. Ma non era per quello che avevo accettato. Il fatto era che avevo letto il suo libro Un libro pieno di poesia e di disperazione. Scritto con quelle mani abbastanza grandi da strozzare un mulo.
Immagino che sappia dove stiamo andando, Shannon
Si limitò ad assentire impercettibilmente.
Non le piace far conversazione, eh? Poco male. Non si sente nessun bisogno di chiacchieroni qua fuori. Bastano e avanzano quelli in servizio.
Chiacchieroni con sacco di bei concetti nel cranio. E una grancassa al posto del cuore. E tanta, tanta energia nelle fauci. Come Mister Shaffer, ora, alla prima uscita ufficiale di Shannon.
e ringraziandovi per essere qui convenuti così numerosi, concludo dicendovi che dobbiamo essere grati a Shannon per essere riuscito a resistere alla detenzione e soprattutto per aver imparato a scrivere così bene. Ed ora, la parola al senatore Wilson!
Io sostengo che tutti i progressisti di questo grande paese devono fare di Shannon il simbolo vivente di tutti i diseredati che con la volontà e l'intelligenza hanno riconquistato la dignità, che come noi lottano ogni giorno per migliorare le istituzioni carcerarie, perché esso non debba essere più un luogo di abiezione. Shannon è la dimostrazione che anche il criminale più feroce e precoce può nascondere una grande anima!
Per quell'occasione il libro di Shannon vendette altre duecentomila copie. Dopo quello che avevo sentito, avevo un'altra visione dell'insieme. Quell'affare era solo un intreccio di interessi economici e politici. Dollari e propaganda, come sempre. Ora capivo meglio il suo muso da funerale nonostante la sua riconquistata libertà. Non gli doveva far piacere sentirsi una specie di cavallo da corsa, avere tutta quella responsabilità.
Dovevo solo impedire che facesse qualche fesseria prima di arrivare nel ranch del Montana che l'editore gli aveva fatto comprare. Dove avrebbe scritto un altro paio di best sellers. Tutto stabilito: un buon affare e un esperimento per dimostrare al mondo che anche il delinquente più feroce può nascondere una grande anima.
- Siamo arrivati, Shannon Questo è l'appartamento.
Il telefono stava già urlando.
E' l'editore vuole sapere se il posto le piace
Non mi concesse neppure un impercettibile cenno di assenso. Restò immobile, innaturalmente umano come una statua di cera.
Dice di sì' Ma è molto stanco, la richiamerà domani Buonanotte, signor Shaffer.
Shannon guardava fuori dalla finestra.
Sogni d'oro Se hai bisogno sono nella stanza accanto.
Gli diedi del tu col tono dello sbirro, per vedere la reazione. Nello specchio scorsi lo sfavillio dei suoi occhi. Ne aveva spaccato per molto meno. Di secondini, naturalmente. Ed io non ero che un secondino. Un secondino di una gabbia d'oro. C'era un maledetto odore di chiuso in quella storia. E Shannon odiava con tutto se stesso l'odore di chiuso. Non aveva mai detto "sissignore" ad uno sbirro. Questo era il succo del libro e la ragione del suo successo. Ma ora lo avevano incastrato. Avevano trovato il modo di farne un fenomeno da baraccone. Una merce che si vendeva. Avevano trovato il modo di fargli dire "sì".
NO!!!
Corsi nella stanza accanto e trovai Shannon chino sul tavolo, in mezzo ai pezzi di un bicchiere andato in frantumi.
Non è successo niente, sbirro! I bicchieri di latta che si usano dentro non scivolano così facilmente dalle mani. Spero che non succeda al party che domani daranno per me. Non vorrei farvi fare una brutta figura!!!
Io non credo ai miracoli, Shannon. Ti hanno regalato la libertà, ma nessuno ti ha insegnato ad usarla. E so anche che non è simpatico fare il bravo ragazzo per contratto.
Stà zitto!
Ora sei solo una patetica marionetta carica di responsabilità ed è questo che ti rode Da galeotto ribelle a figliol prodigo in meno di tre mesi Ti stanno chiedendo l'impossibile, Shannon! In questo modo non puoi farcela!
Bastardo, ti insegnerò io a farti i cavoli tuoi!
Accomodati, amico Secondo me hai bisogno di scaricarti un po Colpisci!
Shannon si avventò contro di me, ma non fu quello il problema. Fu l'ombra dalla finestra che cominciò a vomitare fuoco.
Stà giù, Shannon
La mia Python si materializzò e fece centro. L'avevo beccato in pieno, ma sapevo che non mi avrebbero dato un premio.
Una West Waugh Un giocattolino da killer! Uhm! E quello che gli sbuca dalla tasca sembra un volantino!
Telefonai a Shaffer.
Un volantino? Un volantino di rivendicazione dell'omicidio firmato dal Ku Klux Klan? Le ha dato di volta il cervello, Achab?
No, signor Shaffer le ripeto che il tizio ha in tasca un volantino del Ku Klux Klan scritto con il solito tono delirante "Nell'ora della vendetta risuoni il grido di battaglia dei fratelli contro i negri degenerati, i porci comunisti che difendono i criminali come Shannon. A morte Shannon, sporco avanzo di galera e tutta la putredine che inquina la pura razza americana e che ". Devo andare avanti, signor Shaffer?
Sarò lì tra mezz'ora, Achab. Non avverta la polizia per favore.
Shannon non ha nessuna responsabilità e il libro continuerà a vendersi, non si preoccupi. Aspetterò un'ora, poi chiamerò l'ispettore Bollinger.
Uhm C'era qualcosa che non mi
Achab, sei solo un fottuto sbirro a pagamento Comunque grazie Grazie anche per quello che hai detto prima! Credo che tu abbia ragione.
Shaffer arrivò in venticinque minuti. Da due stava contemplando il volantino. Lo lesse e lo rilesse meccanicamente, buttando fuori vari toni di voce. Aveva l'aria incerta e stizzita, come se un bufalo gli stesse camminando sul piedino.
" il cancro che ormai ha infettato ogni cellula della società e che noi abbiamo il dovere di estirpare una volta per tutte. Attento, Shaffer, lurido stampa-cartaccia Attenti, voi che "
Molto poetico, vero? Sarà meglio chiamare Bollinger.
Il telefono ultimamente è aumentato, Achab. Una chiamata costa cara, oggi. Molto cara Soprattutto stasera. Ti consiglio di mollare il ricevitore, signor detective!
Nella mano di Shaffer era comparsa una pistola.
Mi dispiace, Shannon, ma credo proprio che dovrò uccidere anche te e questo stupido detective. Sai, è seccante sborsare diecimila dollari ad un killer e poi dover fare il lavoro da sé
Perché? Perché?
Quelli come te non cambiano, Shannon Finiresti per combinare qualche guaio, rovinando tutti noi che abbiamo montato il caso. Così, invece, diventerai una specie di eroe I miei amici politici avranno qualche argomento in più per le prossime elezioni. Quanto a me, il tuo libro lo venderò molto, molto di più, salvandomi, così, dal fallimento. Abbiamo bisogno di un martire, Shannon un martire si vende molto bene!
Sono solo uno stupido detective, Shaffer Ma non abbastanza stupido da non chiamare subito la polizia, soprattutto se qualcuno mi consiglia di non farlo. L'ispettore Bollinger è in linea da una decina di minuti. Il ricevitore del telefono non era appoggiato completamente. Sapevo che avrebbe funzionato.
Gli porsi la cornetta del telefono.
Prego, l'ispettore Bollinger ha poca pazienza e poco tempo. Non è carino farlo aspettare ancora.
Bleffare. A poker non mi riesce mai, nella vita qualche volta. Approfittai del suo momentaneo smarrimento prima che venisse a vedere il mio gioco. E lo misi a terra con i soliti argomenti.
.- Avevi ragione, genio. Il telefono oggi costa caro. Ti sei bevuto il trucchetto più vecchio del mondo. Ora non mi rimane che avvertire sul serio il fido Bollinger.
No, Achab, questa è una faccenda personale! Sei una lurida carogna, Shaffer!
Shannon aveva la pistola in mano, ora.
Non fare fesserie, Shannon!
Sei uno sbirro speciale, Achab Ma sei sempre uno sbirro. Togliti di mezzo!
Credi che valga la pena ucciderlo?
Le carogne devono pagare. Anche a costo di rovinarti la vita. Ho sempre rispettato questa regola.
Tornerai dentro, Shannon.
Non sono mai uscito e tu sai cosa intendo. Quelli come me non escono mai, Achab. La galera per noi è una specie di patria. Anche se non lo uccido, non passerà molto tempo e mi ritroverò davanti ad un altro come lui. Potrò trattenermi ancora una volta, ma la settimana seguente ne salterà fuori un altro e poi un altro ancora Il mondo è pieno di carogne, Achab, e se non le uccidi o diventi come loro o ti trasformi in una specie di vegetale. Il mondo non mi piace, Achab. E io non posso far finta di niente, io non posso chinare la testa, io devo ribellarmi, devo essere me stesso E l'unico modo che conosco per essere me stesso è uccidere .Sì, lo so un giorno qualcuno ucciderà me Ma questo non ha nessuna importanza. Fa parte del gioco.
La sua aggressività era paranoia. Era il risultato di una vita passata in galera, come avrebbero detto gli esperti. Eppure c'era qualcosa di assurdamente esatto in quella follia. Che altro ero io, che altro eravamo tutti, se non carogne o vegetali rassegnati? Che altro?
Avanti, carogna, inginocchiati!
Achab!, ti prego Nooo!!
Non potevo permetterglielo. Non potevo stare a guardare un uomo che uccide. E mi gettai su Shannon.
Sei un bastardo, Achab, ucciderò anche te!
Aveva i muscoli d'acciaio, non avevo nessuna possibilità, il match durò solo pochi secondi e finii al tappeto.
Ma a Shaffer erano bastati per recuperare la pistola.
Molto bene, detective, i tremila dollari te li sei guadagnati. Peccato che non potrai riscuoterli. Alza le zampe, Shannon.
Shannon non alzò le mani, avanzò lentamente tenendo alta la testa e tre colpi in rapida successione lo centrarono in pieno. Ma non fermarono Shannon che, come una creatura innaturale, afferrò Shaffer con le sue mani da mulo, mentre l'altro sparò ancora a bruciapelo. Poi la pistola fece "clik, clik, clik". L'urlo di Shaffer sembrava quello di un gallinaccio ghermito dal falco. Il tonfo sordo dei due corpi. Prima Shaffer, poi Shannon che senza fretta si girò, si piegò e mi guardò. Ma non c'era odio nei suoi occhi. Poi il silenzio. E nel silenzio solo un vegetale rassegnato, immobile. Io. "La carogna ha pagato, amico. Ho rispettato le regole. Che io sia morto non ha nessuna importanza." Questo dicevano i suoi occhi. La mia mano raspò i numeri sul disco del telefono. Non sapevo che cosa avrei detto a Bollinger. Forse semplicemente che ero un vegetale rassegnato. Ma Bollinger non avrebbe capito. Avrebbe urlato qualche insulto. E la mia voce sarebbe stata costretta a fornire spiegazioni.
Qui Distretto Dieci, zona Bronx desidera?
Achab passami Bollinger
Qualche secondo di silenzio.
Ciao, Bolly
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