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IL PORTO DEI RAGAZZI |
Il
capitano Achab racconta
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A cura di Emanuele Mignone |
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L'agente
Mi chiedo spesso chi sono e che ci faccio al mondo. A volte succede che non trovo una risposta decente. Ma il più delle volte prendo il coraggio a due mani e la trovo. Sono un detective e sono al mondo per rovistare tra la spazzatura alla ricerca della verità e della giustizia. Ho una tariffa giornaliera per farlo. Per fare "bang bang", se è necessario. Sì, lo so, è molto banale, ma questo è tutto. Non c'è altro. Per fortuna il mio è un lavoro che non ti lascia il tempo di pensare. Mettiamo, ad esempio, che improvvisamente baleni nel buio qualcosa di metallico. E mettiamo che la cosa metallica sia una pistola e che a stringerla sia l'uomo che sto pedinando da ore. Non sto a chiedermi che senso abbia buttarmi a terra e fare a mia volta "bang bang". Lo faccio, punto e basta. Punto e basta. Giusto, no?
L'hai ridotto male, cow-boy i medici sono pessimisti.
Peggio per lui, Bolly. Se non gli andava di essere seguito poteva chiederlo per favore.
Perché lo pedinavi?
Avevo finito i fiammiferi volevo accendere
Senti, testa di pietra! Se tu vuoi prendermi
Ispettore! Può venire dentro un momento?
La porta della stanza d'ospedale si è richiusa con un "tlak". Lo stesso "tlak" di quando mio padre, chiamata mamma, chiudeva la porta della camera da letto. Poi sentivo le loro voci sommessamente discutere. Allora mi sentivo solo un bimbo stupido e inutile, che non poteva sentire i discorsi dei grandi, che non poteva capirli. Pregavo Dio di farmi crescere in fretta. La mia preghiera è stata esaudita. Mio padre se ne andò e io fui costretto a crescere in fretta, molto in fretta. Ma forse non servì a niente.
Achab?
Come sta?
Male molto male. Allora, di lui cosa sai?
Niente! Ti giuro che non so niente. Mi conosci abbastanza bene per sapere che a questo punto parlerei c'è di mezzo un ferito grave
Ok, ok, sei un ragazzo sensibile Comunque rimane un brutto affare. Non sappiamo neanche come si chiami. Non aveva documenti con sé
Io posso solo raccontarti come è iniziata questa storia. Oggi pomeriggio alle cinque nel mio ufficio ero un po giù, così ho pensato che era più conveniente andare a bere qualcosa
Non mi fai pena, và avanti!
Ho aperto la porta del mio ufficio con una certa decisione e sono schizzato fuori tirandomela dietro. Appoggiata contro il muro c'era una bionda. Quando mi ha visto apparire, i suoi occhi hanno cominciato ad allargarsi e la bocca a tremare. Io non dovevo avere uno sguardo precisamente cosparso di nettare e ambrosia. Ero solo una faccia scura come se ne vedono tante. Ma quella ha attaccato ad urlare come se avesse visto il Conte Dracula. Non sono ancora a quel livello. Almeno spero. Poi se l'è filata, girandosi un paio di volte per vedere se la inseguivo Più offeso che incuriosito le sono corso dietro Sono riuscito a bloccarla. Era letteralmente terrorizzata crisi isterica forse. Mi pregava di non ucciderla. Non so molte cose sulle donne, ma in certi casi ho visto abbastanza film, per sapere come fare. Le appioppai due schiaffoni, calmandola di botto. E lei, come ringraziamento, mi rifilò un calcione in un posto piuttosto sacro Ma io non ho mollato la preda e insomma a farla breve sono riuscito a convincerla che non avevo niente contro di lei. Morale ci siamo ritrovati nel mio ufficio.
Credo di doverle delle scuse.
Lasci stare il galateo e mi dica di cosa ha paura. E se io
Di niente non ho paura di niente. E le assicuro che lei non può aiutarmi, Nessuno può far nulla nessuno tranne me. Ho un brutto esaurimento nervoso tutto qui. Veramente il mio psicoanalista dice che sto sviluppando una specie di complesso di persecuzione. Ma in fondo queste sono solo parole. Io so che oltre ai momenti di crisi, ci sono anche i momenti in cui ragiono. E che me la caverò in un paio d'anni al massimo.
- Capisci? Ne parlava distaccata, assolutamente calma, come se si trattasse di un raffreddore. In effetti aveva qualcosa di strano. I suoi occhi meccanicamente si assentavano e tornavano presenti a fasi di due o tre minuti. Paranoica. Era una versione abbastanza credibile Personalmente ho un sommo rispetto per il signor Freud e per tutti i signori leggicervello. Ma il mio occhio è abituato ad avere anche un sommo rispetto per la realtà. E quel tizio fermo all'angolo della strada era pura realtà. Aspettava qualcuno. Forse la matta. Ma era veramente matta? E perché non voleva aiuto? Comunque, quella poco dopo si è defilata e dalla finestra mi sono accorto che i miei sospetti erano giusti. L'uomo stava aspettando lei. Ho deciso di seguirli per vederci più chiaro. Tu che avresti fatto, Bolly?
Come Ispettore Bollinger, avrei avvertito il più vicino distretto di polizia, come Bollinger avrei fatto la stessa cosa che hai fatto tu. Spesso avvertire la polizia non serve a niente.
Certo, nel Bronx puoi tranquillamente uccidere anche in una strada affollata in pieno giorno. In una strada secondaria, poi, puoi addirittura processare, impiccare e seppellire la tua vittima. Comunque la bionda ad un certo punto ha preso per una traversa: un errore che può costare una vita. Probabilmente un po matta lo era davvero. Infatti l'ometto con i baffi non ha perso tempo, le è filato dietro, estraendo la pistola e
Ispettore Bollinger, ci sono novità?
Era arrivato in punta di piedi, come un gatto. Aveva la faccia di uno che era abituato a comandare.
No, signore, nessuna novità. Ho già avvertito la
Sì, sì, lo so voglio vederlo subito!!
Il pezzo grosso e Bolly, senza neanche degnarmi di uno sguardo, si infilarono dietro la porta. Che c'era sotto? Chi era l'uomo che avevo ferito? E che genere di pezzo grosso era quello che era appena arrivato? Un senatore? Un ufficiale a riposo? Un capoccia dell' F.B.I.? In quel momento mi sentivo davvero un bimbo stupido ed inutile. Dopo meno di mezzo minuto risentii la voce dei "grandi".
Bollinger! Voglio sul mio tavolo un rapporto dettagliato per domani mattina!
Farò il possibile, signore.
Bolly aveva la faccia di uno che aveva smarrito il biglietto vincente della lotteria di Las Vegas.
Cosa dicono i medici? Se la caverà?
E' quasi andato. Un proiettile ha perforato un polmone e l'altro ha leso gravemente il fegato. Se subentra un'emorragia
Quasi andato E' facile premere il grilletto. Meno facile guardarsi intorno dopo averlo premuto. Del resto non potevo fare altrimenti. O me o lui.
Dunque, stavi dicendo che la bionda si era infilata nel vicolo e l'altro ha estratto la pistola.
Già.
Và avanti!
- Il tizio stava per sparare. Ma il sottoscritto gli è arrivato addosso. Me la cavo con il Karatè, ho fatto un corso per corrispondenza
Piantala con l'umorismo, Achab
In certi momenti non ti resta altro, Bollinger. Comunque, dopo il karatè sono passato alla nobile arte dei pugni. Con la coda dell'occhio ho visto la ragazza mettersi in salvo. A quel punto, però ho sentito una bella botta in testa e poi sono sprofondato nel buio. Al risveglio, un odore acre di muffa. Solo un filo di luce da sotto una porta. Sentivo qualcosa strisciare vicino e squittire. Topi. Ho una vera e propria allergia per quei signorini schifosi. Ce l'ho messa tutta per cercare di muovere i piedi ed allontanarli. Così mi sono accorto che, chi mi aveva fatto il servizio, non aveva stretto abbastanza le caviglie. Mi sono liberato le gambe e ho dato ai topi il fatto loro Poco dopo ho sentito rimbombare dei passi. E ho sentito un tale parlare: "Ok io penso a questo ficcanaso tu trovati fra un'ora davanti al tempio ortodosso in St.James Avenue, la ragazza uscirà di lì L'informazione è sicura Tu dovrai solo seguirla e fare quello che devi fare". La porta, poi, si è aperta di colpo ed è comparso un tizio alto, completamente pelato e con un coltello in mano: "Non so da dove sei saltato fuori, amico, ma so dove andrai a finire ". Credo che sia abbastanza strano dovere la pelle ad un branco di immondi topi, ma è andata così. Non fa piacere a nessuno sentire quel genere di massaggio. Il tizio si è distratto un attimo per schiacciare un grosso ratto che cercava di arrampicarsi sulle sue gambe ed io ho approfittato per lanciarmi su di lui e per colpirlo con una testata. Il pelato ha sbattuto la testa contro il muro ed è caduto svenuto. Sono riuscito a liberarmi. La cantina dava direttamente su metà di Anderson Road, ma non credo che ti servirà molto a saperlo. E' il classico punto d'appoggio "volante". Al tempio ortodosso c'era un tale che continuava a leggere la stessa pagina del giornale. Poteva essere il mio uomo come non esserlo. Aveva una faccia intelligente, più il tipo professore di belle arti che killer. Calmissimo. E' passata più di mezz'ora. Della ragazza nemmeno l'ombra. L'uomo diventava sempre più nervoso, fumava e si dava dei colpetti sulla giacca, poco sotto l'ascella, gesto tipico di chi porta fondina e pistola. Dopo un'altra mezz'ora se ne è andato ed io dietro. Dapprima ero certo che non si fosse accorto di me, ma quando siamo arrivati all'Hell's Kitchen, una delle zone più malfamate di questa malfamata città, ho capito che dovevo tenermi pronto. E quando ha rallentato l'andatura, si è girato di scatto impugnando la pistola, non ho avuto altra alternativa. O me o lui. Questo è la verità vecchio mio tutta la verità, nient'altro che la verità e ora credo di avere diritto di sapere chi è quel tizio. Perché tu lo sai. Non è così, Bolly?
Tirò fuori una fotografia di donna.
La riconosci? E' lei la donna che ti ha preso per Dracula?
Sì, potrebbe essere ma qui è molto diversa capelli, taglio del naso mento Ma l'espressione sì, direi che è lei. Come hai fatto ad averla?
Un gentile omaggio del pezzo grosso che è venuto poco fa.
Spiegati meglio.
Sai una cosa? L'uomo a cui tu hai sparato, i documenti li aveva.
E' impossibile. Sono certo che non
Lasciami finire, Achab. Non aveva documenti normali, però aveva una piastrina con un codice di riconoscimento innestata chirurgicamente sotto l'epidermide. Sono state le lastre radiografiche a rivelarla.
Ma allora !!
Precisamente, Achab precisamente Hai bucato una spia più esattamente uno del nostro controspionaggio. Si chiama Silvester Stone. Laurea in fisica nucleare, medaglia d'oro in Vietnam e non ti sto a raccontare il resto E' una specie di monumento. La bionda si chiama Sonia Denissova agente russa molto scaltra Stone stava per arrestarla. Sonia e i suoi compagni dovevano trovare il modo di liberarsi del nostro agente elegantemente e così hanno pensato a te.
Non capisco non vedo come e perché avrebbero
Succede, vecchio mio succede. E' un giochetto che fanno spesso in quell'ambiente, come mi ha confermato il Colonnello Patkins. Quella gente è dannatamente furba. Se possono, cercano di uccidere incidentalmente, o tramite terzi, nei modi più accortamente casuali. E' molto più diplomatico.
Un bimbo stupido ed inutile che fa quello che vogliono i grandi. Beh, non tanto inutile. Mi hanno usato per qualcosa di sporco, qualcosa i cui contorni addirittura mi sfuggono, ma la sostanza è che ho sparato ad uomo e che quello sta
Ispettore Bollinger, scusi una parola.
Bofonchiano fitti, inascoltabili, come preti che tramano dietro l'altare. Da bambino quando li vedevo a messa pensavo che sparlassero dei fedeli. Ma che c'entra questo? Non sono più un bambino. C'è il neon che spara una luce accecante, ma la faccia di Bollinger è scura.
E' andato!
Lo ha detto semplice e chiaro come un bicchier d'acqua, ma io non potevo fare altrimenti. O me o lui.
Comunque stà tranquillo! E' chiaramente un caso di legittima difesa. Troveremo dei testimoni
Bollinger c'è qualcosa che mi preoccupa molto di più dei vostri tribunali.
Molto di più. E' il mio tribunale privato. I capi d'accusa li conosco da anni. Anche la sentenza: inabile al mondo. Sono un bimbo stupido ed inutile che fuma sigarette ed indossa una mascherina di pietra dalla radice dei capelli sino alla fossa del mento. Sì, un bambino. Ci sono troppe porte che fanno "tlak", intorno a me, troppe cose mi sfuggono. E serve a ben poco bere whisky e mettermi la mascherina di pietra. Quasi a niente. Del resto non potevo fare altrimenti. O me o lui, o me o lui E poi stavo solo cercando di salvare una vita. Ho una tariffa giornaliera per farlo. Per fare anche "bang bang" se è necessario.
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