| BIBLIOTECA | | EDICOLA | | TEATRO | | CINEMA | | IL MUSEO | | Il BAR DI MOE | | LA CASA DELLA MUSICA | | LA CASA DELLE TERRE LONTANE |
|
LA STANZA DELLE MANIFESTAZIONI | | | NOSTRI LUOGHI | | ARSENALE | | L'OSTERIA | | LA GATTERIA | | IL PORTO DEI RAGAZZI |

Il capitano Achab racconta






A cura di Emanuele Mignone


L'agente



Mi chiedo spesso chi sono e che ci faccio al mondo. A volte succede che non trovo una risposta decente. Ma il più delle volte prendo il coraggio a due mani e la trovo. Sono un detective e sono al mondo per rovistare tra la spazzatura alla ricerca della verità e della giustizia. Ho una tariffa giornaliera per farlo. Per fare "bang bang", se è necessario. Sì, lo so, è molto banale, ma questo è tutto. Non c'è altro. Per fortuna il mio è un lavoro che non ti lascia il tempo di pensare. Mettiamo, ad esempio, che improvvisamente baleni nel buio qualcosa di metallico. E mettiamo che la cosa metallica sia una pistola e che a stringerla sia l'uomo che sto pedinando da ore. Non sto a chiedermi che senso abbia buttarmi a terra e fare a mia volta "bang bang". Lo faccio, punto e basta. Punto e basta. Giusto, no?

La porta della stanza d'ospedale si è richiusa con un "tlak". Lo stesso "tlak" di quando mio padre, chiamata mamma, chiudeva la porta della camera da letto. Poi sentivo le loro voci sommessamente discutere. Allora mi sentivo solo un bimbo stupido e inutile, che non poteva sentire i discorsi dei grandi, che non poteva capirli. Pregavo Dio di farmi crescere in fretta. La mia preghiera è stata esaudita. Mio padre se ne andò e io fui costretto a crescere in fretta, molto in fretta. Ma forse non servì a niente.

- Capisci? Ne parlava distaccata, assolutamente calma, come se si trattasse di un raffreddore. In effetti aveva qualcosa di strano. I suoi occhi meccanicamente si assentavano e tornavano presenti a fasi di due o tre minuti. Paranoica. Era una versione abbastanza credibile…Personalmente ho un sommo rispetto per il signor Freud e per tutti i signori leggicervello. Ma il mio occhio è abituato ad avere anche un sommo rispetto per la realtà. E quel tizio fermo all'angolo della strada era pura realtà. Aspettava qualcuno. Forse la matta. Ma era veramente matta? E perché non voleva aiuto? Comunque, quella poco dopo si è defilata e dalla finestra mi sono accorto che i miei sospetti erano giusti. L'uomo stava aspettando lei. Ho deciso di seguirli per vederci più chiaro. Tu che avresti fatto, Bolly?

Era arrivato in punta di piedi, come un gatto. Aveva la faccia di uno che era abituato a comandare.

Il pezzo grosso e Bolly, senza neanche degnarmi di uno sguardo, si infilarono dietro la porta. Che c'era sotto? Chi era l'uomo che avevo ferito? E che genere di pezzo grosso era quello che era appena arrivato? Un senatore? Un ufficiale a riposo? Un capoccia dell' F.B.I.? In quel momento mi sentivo davvero un bimbo stupido ed inutile. Dopo meno di mezzo minuto risentii la voce dei "grandi".

Bolly aveva la faccia di uno che aveva smarrito il biglietto vincente della lotteria di Las Vegas.

Quasi andato…E' facile premere il grilletto. Meno facile guardarsi intorno dopo averlo premuto. Del resto non potevo fare altrimenti. O me o lui.

- Il tizio stava per sparare. Ma il sottoscritto gli è arrivato addosso. Me la cavo con il Karatè, ho fatto un corso per corrispondenza…

Tirò fuori una fotografia di donna.

Un bimbo stupido ed inutile che fa quello che vogliono i grandi. Beh, non tanto inutile. Mi hanno usato per qualcosa di sporco, qualcosa i cui contorni addirittura mi sfuggono, ma la sostanza è che ho sparato ad uomo e che quello…sta…

Bofonchiano fitti, inascoltabili, come preti che tramano dietro l'altare. Da bambino quando li vedevo a messa pensavo che sparlassero dei fedeli. Ma che c'entra questo? Non sono più un bambino. C'è il neon che spara una luce accecante, ma la faccia di Bollinger è scura.

Lo ha detto semplice e chiaro come un bicchier d'acqua, ma io non potevo fare altrimenti. O me o lui.

Molto di più. E' il mio tribunale privato. I capi d'accusa li conosco da anni. Anche la sentenza: inabile al mondo. Sono un bimbo stupido ed inutile che fuma sigarette ed indossa una mascherina di pietra dalla radice dei capelli sino alla fossa del mento. Sì, un bambino. Ci sono troppe porte che fanno "tlak", intorno a me, troppe cose mi sfuggono. E serve a ben poco bere whisky e mettermi la mascherina di pietra. Quasi a niente. Del resto non potevo fare altrimenti. O me o lui, o me o lui…E poi stavo solo cercando di salvare una vita. Ho una tariffa giornaliera per farlo. Per fare anche "bang bang" se è necessario.

last modify 03/10/2001

| MOTORI DI RICERCA | UFFICIO INFORMAZIONI | LA POSTA | CHAT | SMS gratis | LINK TO LINK!
| LA CAPITANERIA DEL PORTO | Mailing List | Forum | Newsletter | Il libro degli ospiti | ARCHIVIO | LA POESIA DEL FARO|