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Quella notte di 25 anni fa. Because the night compie un quarto di secolo |
Segno e simbolo di un dispendio amoroso: la canzone secondo Ghezzi |
Un lungo viaggio, dal CBGBs di New York fino al palco di Miami |
La cosa buffa, per un cinefilo,
è che non si può più vedere LAtalante
di Jean Vigo senza canticchiarla. Grazie alla sigla di «Fuori
orario», Because the Night (versione di Patti Smith)
si è sovrapposta in modo indelebile alle immagini di quel
sommo capolavoro, più precisamente alla meravigliosa scena
in cui Jean si tuffa nel canale e vede limmagine di
Juliette, in abito da sposa, sottacqua. Bisogna dare atto
ad Enrico Ghezzi & soci di aver azzeccato un connubio
musica/immagine miracoloso. La scena si svolge di giorno, ma nel
momento in cui Jean si getta in acqua è come se entrasse
in una notte dei sensi dove può rivedere, come in sogno,
la Juliette che lha (momentaneamente) lasciato. È
ciò di cui parla la canzone: la notte come luogo in cui
lamore si manifesta, «love is an angel that comes at
dusk», lamore è un angelo che arriva al
crepuscolo. Il film di Vigo è del 34, lo stesso anno
in cui il giovanissimo regista morì (anniversario da
ricordare per il 2004). La canzone di Smith/Springsteen lha
in qualche misura «plagiato», ma in fondo è un
bene, ed è giusto che sia successo in Italia: il paese che
cancellò dal film la musica originale di Maurice Jaubert
(un altro grande che morì troppo giovane, nel 40: ma
le sue musiche furono rese immortali da François Truffaut,
che le riprese in Adele H. e negli Anni in tasca) e
la sostituì, per motivi «commerciali», con una
canzoncina assai in voga negli anni 30, Parlami damore
Mariù. Si può dire che in Italia abbiamo creato
due Atalante apocrife: e quella di «Fuori orario»
è la migliore. Erano quei pezzi che Bruce si ostinava a non incidere, e per trovarli bisognava fare incetta di bootleg, di dischi pirata: ed erano tempi in cui il vinile non garantiva nulla sulla qualità dei bootleg, spesso incisi da cani. Noi conserviamo come una reliquia un bootleg doppio (due dischi in vinile) del suddetto concerto di Zurigo, solo per poterlo mostrare agli amici e dire «io cero»: per il resto, il disco è assolutamente inascoltabile, anche se contiene due cover straordinarie, Wholl Stop the Rain dei Creedence e Rockin All Over the World di John Fogerty, che allora Bruce eseguiva come bis facendola durare un quarto dora. Cover: parola magica che più tardi Bruce avrebbe immortalato in un titolo forse allusivo, Cover Me (un invito a tutti i musicisti del mondo?). Springsteen è sempre stato qualcosa di più di un cantante: lui e la E Street Band, ai bei tempi, erano unenciclopedia ambulante del rocknroll, e hanno costretto milioni di fans (noi compresi) a riandare alle radici di questa musica, a riscoprirne gli autori primari, da Fogerty a Bob Dylan su su fino a Chuck Berry e Woody Guthrie. Con le covers eseguite da Bruce si potrebbe confezionare il più meraviglioso cofanetto nella storia della discografia (perché non lo fanno?). Per dare la palma del primo posto, saremmo indecisi fra Jersey Girl di Tom Waits che chiude il famoso cofanetto live ufficiale, la strappalacrime Cant Help Falling in Love with You di Elvis che eseguiva, voce & chitarra, nel tour di Tunnel of Love e la suddetta Wholl Stop the Rain. Ma poi esiste anche un mondo speculare, quello delle covers springsteeniane eseguite da altri artisti: e qui Because the Night occupa un posto a parte. Intanto perché non è nemmeno una cover, nel senso che la versione di Patti Smith uscì prima (nel disco Easter) e la cantante contribuì alla scrittura completando il testo. E però, contemporaneamente, le versioni infuocate che Bruce eseguiva dal vivo la rendevano leggendaria (solo nel suddetto cofanetto ufficiale, Live 1975/1985, Bruce lavrebbe pubblicata). Forse, in effetti, si dovrebbe parlare di due canzoni, anche perché il testo è fluttuante, sia Bruce che Patti lhanno sempre modificato e ne esistono diverse stesure. La canzone di Bruce è una cavalcata rock travolgente in cui, quasi sempre, interviene un assolo di chitarra fra i più belli e articolati che il nostro abbia mai diteggiato. La canzone di Patti è un viaggio al fondo della notte, nel segno dellamore fisico. Si sa che Bruce stava provando la canzone durante le sessions per Darkness on the Edge of Town e che Patti, al lavoro per Easter nello studio accanto, gliela chiese in dono. Entrambi avevano visto giusto: Patti nel chiedere, Bruce nel dare. Springsteen ha scritto molte canzoni damore, per lo più romantiche e struggenti: Because the Night è una canzone sul sesso, punto e stop. Sul sesso come ossessione e dipendenza: quindi, in senso lato, una canzone sulla droga, argomento piuttosto lontano dal mondo poetico di Springsteen e assai più pertinente a quello della Smith. Daltro canto Bruce aveva già, in Darkness, una canzone simile: quellincredibile, anomalo capolavoro di 3 minuti che è Candys Room. Si sa quanto sia maniacale, da parte di Bruce, la ricerca di equilibrio nelle scalette dei dischi: è probabile abbia regalato Because the Night alla collega proprio per non avere un doppione. Il risultato è che ne ha creato un altro, e noi fans abbiamo avuto due capolavori al prezzo di uno. Meno male. Alberto Crespi L'UNITA' 29/04/2003 |
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