George
Bush
Sono arrabbiato per le reazioni
isteriche del mondo a un evento naturale quale il maremoto
asiatico. Questo inconveniente non deve farci dimenticare le
gerarchie di importanza. Il vero problema del mondo, la prima e
unica cosa di cui avere paura è il terrorismo. Ci ho messo
anni a inventare questa balla americocentrica, e adesso non
venitemi a dire che c'è qualcosa di molto più
pericoloso e urgente. La catastrofe ecologica non fa rieleggere i
presidenti e ostacola l'economia mondiale. Ci hanno subito
accusato di essere tirchi, di essere capaci solo di invadere e
sfruttare, non di aiutare. Ci hanno subdolamente chiesto: perché
i mille satelliti che monitorano il pianeta metro per metro non
sono serviti in un caso come questo? Rispondo: perché i
satelliti li usiamo per motivi militari, e spiano i talebani, non
gli tsunami. Va bene, ci sono state centoventimila vittime, ma
questo è ricattatorio e poco elegante, noi non diamo mai i
numeri dei morti nelle nostre guerre. In quanto al sud-est
asiatico, non mi è simpatico, ci abbiamo già perso
una guerra. Ho chiesto ai miei sponsor petroliferi, e mi hanno
confermato che lì c'è poco petrolio e comunque le
industrie estrattive sono rimaste intatte. A chi ci accusa di
spendere 1000 volte di più per gli armamenti che per le
ricerche sui danni all'ecosistema io rispondo: sono eletto dai
produttori di armi, non dai pescatori. E gli americani vanno in
vacanza alle Hawai, dove il sistema di allarme tsunami c'è
da anni. E' ora di far tacere gli ecoterroristi aizzati da
psudoscienziati e traditori come Rifkin, una banda di gufi
predicenti che dovremo affrontare nuovi eventi catastrofici, come
lo scioglimento della banchisa e il marasma alluvionale. Paroloni
a vanvera. Preferisco il vecchio Bin Laden, che almeno parla di
cose che conosco. Perciò continueremo a non firmare il
protocollo di Tokyo, a trivellare l'Alaska, a abbattere foreste,
a far girare per il mondo sottomarini nucleari, satelliti
elettromagnetici e superpetroliere col buco. Ma non è vero
che siamo tirchi, la faremo vedere a quei pezzenti dell'Onu. Ho
preparato una grande coalizione umanitaria: purtroppo ultimamente
ho speso troppo in bombe e manco di contanti, ma presto manderemo
in Asia aerei pieni di dollari, bibite, tavole da surf e marines.
Cacceremo fuori i soldi, basta che la smettiate di rompere col
maremoto e che si ristabilisca una sana gerarchia dei media. La
catastrofe climatica deve tornare al 26° posto, la paura del
terrorismo al primo, le Borse al secondo e il calcio al terzo. E
in quanto alla teppaglia dell'Onu, perché nessuno ammette
che il maremoto è la prova della giustezza della mia
guerra in Iraq? Saddam possedeva armi di massa, e ha pensato di
liberarsene scaricandole in mare. Me l'ha detto Rumsfeld, e lui
non dice mai bugie. Qualcuno ha lanciato l'allarme che ci saranno
altri tsunami, forse anche sulle coste Usa. Impossibile, perché
Dio è con noi. Ma se decidesse di attaccarci, non ci
lasceremo intimidire.
Vladimir Putin
Quale
presidente del paese autore di alcune delle catastrofi ecologiche
del secolo, da Cernobyl alla morte del lago d'Aral, devo dire che
il sistema russo è migliore del vostro. Sia noi che voi ci
rendiamo conto del disastro solo quando è avvenuto. Ma voi
ne parlate un'ora dopo, noi diamo la notizia un anno
dopo.
Silvio Berlusconi.
Mi dispiace per le
vittime ma non bisogna esagerare. In fondo le mia ville in
Sardegna sono salve, e io i soldi in banca alle Cayman. Non è
vero che le associazioni non governative si sono mosse molto più
in fretta di noi. Siamo stati prontissimi. Fini ha imparato a
memoria il prefisso dell'Indonesia in meno di un'ora. Abbiamo già
avviato tutta una serie di iniziative preventive. Alzeremo di
dieci metri il progetto del ponte di Messina. Ho mandato il mio
euro di offerta attraverso Telecom. Ho detto a Emilio Fede che
gli rimborserò personalmente il set di valigie e il baule
delle tinture. Ma non dimentichiamo che i problemi dell'Italia
sono ben altri: bisogna salvare l'economia, Dell'Utri e Previti,
e soprattutto truccare le elezioni. Certo, centoventimila morti
sono un bel problema, ma avete mai provato a spartire venti
viceministri e sottosegretari? Inoltre ho dovuto lasciare il
Milan per colpa di una legge ingiusta e bolscevica.
Obiettivamente parlando, il Milan in diciotto anni ha vinto
tutto, che cosa ha vinto la Thailandia? Comunque seguiamo la
situazione ora per ora, e stiamo cercando l'efficiente Matteoli,
che ancora non sa cos'è successo.
Giancarlo
Fini
Sì, c'è stata un po' di confusione,
ma sono nuovo del mestiere. Noi di An siamo bravissimi a occupare
i posti in consolati e ambasciate, molto meno a fornirli di fondi
e farli funzionare. Ma non esageriamo. In fondo Gianni Morandi,
Maldini, Inzaghi e Zambrotta si sono salvati. Non possiamo farci
niente se la gente va in spiaggia senza documenti o si scorda di
caricare il telefonini. Comunque ricordo a tutti di non partire
per le Maldive, specialmente i pensionati che lì pullulano
.
In quanto al competente Matteoli, l'ho trovato. Era al
parco nazionale d'Abruzzo a vendere abeti natalizi. L'ho avvisato
dello tsunami. Ci è rimasto molto male, e questa è
la prova della sua serietà.
Attila
Matteoli
Sono il competente ed efficiente Matteoli e
so tutto sullo tsunami. E' uno sport violento ma non credevo che
potesse fare tanti morti. In quanto al maremoto, come dice il
nome stesso, colpisce le case in riva al mare. Perciò
bisognerà subito vendere la costa amalfitana e la riviera
ligure perché così, se ci sarà un maremoto,
non colpirà gli interessi italiani. Ho subito formato un
pool di esperti formato da Rubbia , Zichichi, Milly
Carlucci,Veneziani ed Albertazzi. Dopo una proficua riunione
abbiamo stabilito che: a- l'asse terrestre si è spostato
di dieci centimetri ma questo non avrà conseguenza sugli
equilibri del governo
b- Sumatra si è spostata di
trenta metri ma di questo passo si scontrerà con la
Sicilia solo tra due milioni di anni.
c- l'Himalaia si è
innalzata ma tanto non ci va quasi nessuno.
d- non
firmeremo il protocollo di Kyoto perché Bush dopo Pearl
Harbour non si fida dei giapponesi.
Abbiamo già
posto in atto severe misure per difendere le nostre coste.
Sull'Adriatico. Le sedie dei bagnini saranno alzate di un metro
per poter avvistare onde anomale in anticipo.
Francesco
Rutelli
Noi della sinistra abbiamo da tempo una
visione globale e non locale della politica. Sappiamo bene che il
problema del crollo dell'ecosistema pende su tutti noi ed è
urgente attivarsi. Per questo chiedo a Mastella di recedere dal
suo proposito di scissione. Stiamo preparando una commissione che
elencherà i venti punti di maggior pericolo del mondo.
Quando avremo deciso chi sarà il presidente e quando
Parisi Prodi e Bertinotti la smetteranno di impuntarsi, potremo
dare una svolta globale ed epocale alla ricerca. E ora
preghiamo.
Roberto Calderoli
Sappiamo che
tra i dispersi ci sono dei lombardi. Ebbene, ho letto da qualche
parte che questa è la vendetta di un certo Poseidone.
Sappia questo signore, il cui nome evidenza chiare origini
meridionali, che abbiamo posto una taglia sulla sua testa, e che
nessuno può toccare un padano, neanche in vacanza. Se
qualcuno dice che siamo bravi a far propaganda, mentre per il Po
c'è un piano anti-alluvione insufficiente e antiquato,
rispondiamo: il Po, come la Lega, è esuberante e non può
essere ingabbiato. Mi chiedo inoltre: perché da tre giorni
non appaio più sui titoli del telegiornale? Conto forse
meno di un cingalese?
Pierflavio Cattaneo
Chiedo
scusa se la televisione italiana ha dovuto rivoluzionare un poco
i suoi schemi, sembrando per un attimo una televisione vera.
Anche io sono d'accordo che una semplice onda anomala non può
sconvolgere i nostri programmi. I miei padroni mi hanno già
sgridato e torneremo in pochi giorni ai nostri palinsesti di
rassicurante merda. Ma non resteremo certo immobili davanti alla
sciagura. Abbiamo già pronte tre maratone televisive di
raccolta fondi. E in quanto ai problema che assilla tutti, posso
rassicurarvi: l'Isola dei famosi non sarà sospesa,
anzi si prevede un aumento di audience. Adesso però basta
fango e sismologi, tra un mese dovremo aver scordato tutto.
Wall
Street Journal
Basta con le voci che mettono a
repentaglio l'equilibrio dell'economia. Confermiamo che le Borse
asiatiche reggono, non essendo fatte di paglia. Ricostruiremo i
villaggi turistici ancora più belli di prima, sopraelevati
e robusti. Consigliamo ai risparmiatori di investire in industrie
farmaceutiche, potabilizzatori di acqua, e aree edificabili in
montagna. Non c'è catastrofe su cui non si possa
guadagnare in borsa, come l'undici settembre ha
dimostrato.
Proposta
Modesta proposta del
gruppo Lupo. Perché Il Manifesto non organizza in
Italia una grande conferenza, una settimana di incontri sul
disastro ambientale annunciato e vissuto? Chi può
organizzarlo meglio di voi? Inoltre abbiamo deciso di versare
aiuti soltanto su base comunale o regionale, a gruppi non
governativi di cui si possano conoscere bene scopi e bisogni.
Niente telefonini. Ci piacerebbe anche discutere su una nuova
legge che renda meno lenta e difficile l'adozione degli orfani di
guerra e di calamità.
Dio
In ordine
alle accuse di accanimento e strabismo pervenute a questa alta
sede, si ricorda: A- agli atei che io non esisto e B- ai credenti
che Mosè ce la fece grazie a un maremoto. Sul fatto invece
che l'umanità non abbia mai inferto ferite così
grandi alla terra e la stia mettendo in pericolo, sono d'accordo,
ma non posso farci nulla. Per gli atei, vale la motivazione
precedente A. Per i credenti: perché allora continuate a
credere in quelli che la distruggono?
Stefano Benni IL
MANIFESTO 31/12/2004
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