Il Secolo XIX 11/05/2001 |
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Fragole e voti |
A due giorni da una delle sessioni elettorali più importanti della storia della Repubblica, vorrei porre all'attenzione dei lettori un tema di straordinaria importanza ed evidente inerenza: fragole e maccheroni.
Dunque, la stampa estera ha sferrato nei giorni scorsi l'ennesimo proditorio attacco alla dignità nazionale del nostro paese, mettendo in dubbio, infangando e criminalizzando due dei primati del nostro lavoro che ci invidia tutto il mondo libero: la produzione di pasta e di fragole. Accusando queste di essere infarcite di anticrittogamici e di antimuffe e quella di essere frutto di una virulenta mutazione genetica a base di radiazioni atomiche.
Gli organi di stampa stranieri, e in prima fila i tedeschi, non sono nuovi a questo genere di attacchi. Anche in questo caso non possiamo ritenerci troppo sospettosi se vediamo in ciò l'effetto congiunto della gelosia dei paesi meno del nostro fortunati e dotati di ingegno e delle manovre denigratorie del bolscevismo internazionale che usa tutti i mezzi a sua disposizione per rendere difficile l'avvio del prossimo governo nazionale.
E' evidente che le sue migliori energie dovranno essere distratte dai fondamentali impegni di riforma per occuparsi di maccheroni e delle fragoline, stante l'opinione pubblica nostrana di natura credulona e fin troppo esposta agli allasrmismi sconsiderati.
Che questa campagna anti italiana sia insieme falsa e pericolosa, ci sono qua io medesimo a dimostrarlo, Ieri mattina mi sono svegliato enfiato da una mostruosa orticaria; consultato un luminare di clinica medica egli mi ha tastato, osservato e infine mi ha chiesto: Mangiato fragole? Naturalmente, siamo di stagione. Letto stampa estera? Certo, mi informo. Bene, cortisone.
Ho mangiato fragole per tutta la vita in grande quantità senza alcun effetto collaterale, ma la suggestione ha ora fatto di me un Giobbe che sta a grattarsi le piaghe anche mentre sta scrivendo questo articolo. Faccio queste semplici, oneste considerazioni perchè sono un italiano, un italiano vero. Un bravo cittadino che, se si renderà necessario, tra qualche mese sfilerà assieme a milioni di altri per le vie delle nostre città per manifestare con maschia determinazione contro le inique sanzioni che le decadenti demoplutocrazie occidentali ci infliggeranno per pura gelosia.
Gelosia dei nostri maccheroni e gelosia dei nostri futuri leaders. Gelosia per le nostre ricchezze nazionali e, quel che peggio, per quelle del nostro capo. A tal proposito, ancora questa mattina, giovedì, il Financial Time, non sazio di tutto il veleno fin qui versato, ha preteso di imporre al nostro futuro presidente la vendita delle sue aziende, prendendo ad esempio il ministro del tesoro del governo Bush che si è venduto le sue stupide azioni petrolifere. Come se Bush e i suoi ministri fossero degli esempi di intelligenza e sagacia. Se invece fossi un decadente conservatore mi chiederei qualcosa circa le fragole. Mi ricorderei allora che la mia fruttarola mi propone sempre due tipi di fragole, uno che costa il doppio dell'altro, uno senza e uno con antimuffe. Mi ricorderei che sì, sono a norma di legge i prodotti chimici sopra le fragole, ma purtuttavia ci sono. E a volte ce ne sono di meno e a volte di più di quello che impone la legge. Né più né meno di quello che dice la stampa estera. Che si chiede quello che in cuor loro si chiedono tutti: la norma di legge è sempre a norma di salute? Anche i mangimi animali sono stati a lor tempo a norma di legge.
Se poi fossi ancor più decadente e reazionario constaterei serenamente che la pasta di cui vado pazzo è fatta con un grano nato 40 anni or sono da un esperimento di ingegneria genetica, consistente nel bombardamento con radiazioni di una specie preesistente. Allora chi promosse l'esperimento temeva possibili esiti negativi, sotto forma di insorgenza di gravi allergie al nuovo prodotto, ma l'esperienza ha dimostrato il contrario. Un'esperienza di cui siamo tutti portatori. Sani.
Dunque, l'ingegneria genetica non è il diavolo né l'inferno, anche se può essere l'uno e l'altro, come la totalità delle attività umane. Esattamente quello che dice la stampa estera. E il ministro, purtroppo ormai ex, della Sanità, e quei rammolliti che non sanno vedere in tutto ciò la lunga mano del comunismo mondiale, che come dice il signor Berlusconi, non è mai ex.
Ma ora basta. Accingiamoci al tradizionale sabato di riflessione con animo sgombro e spirito sereno. Io grattandomi la fragolite, voi, spero, facendo di meglio.
Maurizio Maggiani IL SECOLO XIX - 11/05/2001