MAURO CORONA |
Mauro
Corona non è solo uno dei più apprezzati scultori
lignei europei, ma anche
un valente alpinista e un emozionante
scrittore.
Di lui è appena uscito Gocce di Resina, una
piacevole raccolta di impressioni,
ricordi, episodi che sono
riusciti a tenerlo sulla strada nel corso della vita.
Nato
nel 1950 a Erto, il paese che con Casso è legato alla più
grande tragedia civile italiana, quella del Vajont che, nel 1963,
quando Mauro aveva appena tredici anni, spazzò via in una
notte un intero paese e tutti i suoi abitanti.
A
Erto Corona è sempre vissuto. E' considerato alpinista e arrampicatore di ottimo livello. |
BIBLIOGRAFIA: |
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per completare tutto questo quadro di paure esorcizzate,
occorreva il sigaro. Mi serviva a completare questo quadro
di uomo duro, boscaiolo, scalatore, bevitore, spaccone. |
Il racconto: SOLO FOGLIE DI SOGNI CHE CADONO |
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Mauro Corona, |
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Le voci nel bosco, Pordenone, Edizioni Biblioteca dell'Immagine, 1998 Il libro parla degli alberi e degli uomini dei boschi di Erto, ma non è solo una semplice descrizione di alberi o di situazioni di vita di montagna. Per Corona ogni albero è persona dotata di carattere e, come gli uomini, può essere influenzato dalle esperienze che ha avuto nel corso della sua vita tanto da diventare antipatico, timido, arrogante... In ogni albero Corona vede un'anima che cerca di narrare la sua storia a chi vuole conoscere.
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Mauro Corona |
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Nelle brevi storie di questo libro di Corona troviamo la durezza, lasprezza della vita nelle strette e impervie valli delle montagne friulane. Riviviamo così il mondo chiuso dei paesi, ascoltando leco delle città che risale dalla pianura lungo la Val Cellina, portato dai mercanti che macinano chilometri nel loro commercio di manufatti di legno Proprio in uno dei racconti più riusciti, nel quale sembra di cogliere il nucleo narrativo del Il volo della martora, si narra di una venditrice ambulante rimasta lultima abitante di una contrada del paese di Erto, testimone superstite di un passato spazzato via dalla modernità, che in questa terra si è incarnata nella frana provocata dalla costruzione della diga sul torrente Vajont. Giovane ragazza, la donna comincia il suo peregrinare tra i paesi di tutto il Friuli, fino alla grande Trieste, trascinando il carretto carico di ciotole, mestoli e cucchiai (frutto del lento lavoro dintaglio del fratello durante il trascorrere degli inverni), trovando alloggio nelle stalle delle case contadine friulane. Corona segue il lento incedere della donna fino allultimo ritorno al paese, la scomparsa del lavoro ambulante, la tragedia della frana e la sua disperata resistenza. Il tema del confronto tra uomo e natura è presente in molti dei racconti, come ne Il faggio dove assume le forme di una violenta lotta tra un boscaiolo e un grande albero da abbattere, oppure ne Il volo della martora nel quale la sfida è tra un gruppo di bracconieri e lastuto predatore. Nellultima parte del libro Corona affronta levento che sconvolse la vita delle valli: la frana del Vajont del 9 ottobre 1963. E sono forse le pagine de Lultima estate quelle che più di altre raccontano, in modo essenziale e vivido, gli ultimi mesi di una comunità già avviata al tramonto, che subisce dalla catastrofe una drammatica accelerazione verso loblio. di Davide Squarcina - E' in http://www.infolibro.it
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I libri di Corona nel catalogo ibs |