di MAURO CORONA Gazzettino, 27/11/00 |
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IN MORTE DI CARLE |
Le
amicizie, quelle vere, sono poche. L'amicizia è un quadretto a
mosaico che ognuno di noi tiene appeso sul cuore. Per molti è
formato da parecchie tessere, per altri da un po' meno, per qualcuno
da solo due o tre.
Quando una di queste pietruzze si stacca
lo si nota subito. La composizione non è più la stessa,
perde forza, è mutilata. La tessera mancante non è
sostituibile. Al suo posto rimane il vuoto, un piccolo buco doloroso.
Noi siamo la cornice di quel mosaico composto dalle tessere dei rari
amici. Le quali sembrano cementate, incollate, sicure. Invece
l'unghia d'acciaio del destino le stuzzica, le graffia, vi si infila
sotto, fino a farle cadere. Una alla volta.
Dove non arriva lei ci pensa il tempo. La morte di un amico lascia il nostro quadro sempre più povero. Fin che non toccherà a noi staccarci dal mosaico di qualcuno. È impossibile dimenticare chi ci ha tenuto compagnia nella vita. Chi è arrivato a metà percorso s'accorge che il mosaico sta diventando malinconicamente spoglio. Presto rimarrà solo la cornice, che circonderà un vuoto non visibile. Ma forse, proprio in quel nulla, sta il ricordo degli amici e tutto ciò che di buono abbiamo fatto loro.
di MAURO CORONA (Dal gazzettino del 27/11/00)