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DIEGO CUGIA |
Sono tornato per insegnarvi a sognare |
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Nota bibliografica |
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Nota
bibliografica
Diego Cugia di Sant'Orsola è nato a Roma nel 1953, da genitori cagliaritani. Vive e lavora a Roma. Giornalista, autore, regista, scrittore, ha iniziato la sua attività come autore di satira nel varietà radiofonico (Mocambo Bar, scritto con Paolo Conte). Ha contribuito a far conoscere al grande pubblico artisti come Angela Finocchiaro, Lella Costa, David Riondino, Antonio Catania e Michele Serra. E' stato autore della Domenica delle Meraviglie, mix di satira, fantasia e musica, al quale hanno partecipato vecchie glorie del teatro di varietà come Gianni Agus e nuovi personaggi come Francesco Pannofino e Giovanni De Lucia. E' stato autore della trasmissione televisiva Francamente me ne infischio di Adriano Celentano.
Si può considerare come l'inventore del radiofilm, con il quale ha riscosso moltissimi consensi di critica e di pubblico, trasformando il tradizionale radiodramma da teatro da camera a cinema da ascoltare, con l'utilizzo delle voci più note del doppiaggio italiano (da Cesare Barbetti a Emanuela Rossi e Francesco Pannofino).
Ha pubblicato per le Edizioni ERI: Rumors, Il Mercante di Fiori, Domino, Alcatraz, con i quali ha raggiunt la maturità espressiva, con personaggi che risultano sempre legati ad un'attualità cruda ed estrema.
Ha raggiunto grandissima notorietà con la tramissione radiofonica Alcatraz (RadioDue, dall'ottobre al maggio 1999), poi diventata trasmissione televisiva contrastata nell'aprile 2000. Il personaggio di Jack Folla (D.J. rinchiuso nel braccio della morte in attesa di esecuzione nel carcere di Alcatraz) è il fratello in gabbia che, con il suo altissimo grido di denuncia, costituisce un punto di riferimento per la controinformazione. Testamento intellettuale e musicale di un quarantenne per le generazioni più giovani, inebetite dai d.j. delle radio libere e addomesticate dal benessere.
Il 21 marzo 2001 è uscito per l'Edizioni Bompiani il suo ultimo libro NO, un no alla mediocrità, alla superficialità, all'appiattimento, alla stupidità. Il nuovo romanzo, ambientato nel 2017, racconta la storia di una giovane professionista, Speranza Adamoli, che decide di scappare dall'Italia terrificante e squallida della televisione spazzatura, delle soap opera, delle trasmissioni televise lacrimevoli, del trasformismo e della non coerenza, della politica di quello che era vero ieri, oggi non lo è più. L'Italietta degli ex picchiatori divenuti senatori, dei comunisti diventati cattolici e degli ex emigranti diventati xenofobi. Rifugiatasi in una isoletta greca, Antikythera, diciassette anni dopo una troupe televisiva e interattiva, con un orrido conduttore televisivo chiamato Cookies, la contatta per un reality show per condurre una nuova puntata. Il format prevede che al protagonista venga fatta rivivere, con l'aiuto di un biscotto allucinogeno, tutta la propria vita, trasmessa in tv per un'ora. Al termine, il pubblico decide se quell'esistenza era degna di essere vissuta e ne decreta la sopravvivenza o, in caso contrario, la morte. Viene violato tutto della sua intimità ed interiorità, compresa la storia d'amore tra lei e Paolo, ultimo puro, giornalista libero. Ma vedendola sugli schermi, un ex alunno, parte per cercare di salvarla. Qual pubblico che gode davanti alla morte, voterà per la sua salvezza. Il giudizio finale è in mano all'audience, l'audience come Dio, l'etere come il Purgatorio.
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