DAL
GIORNALE DI SICILIA DEL 11 marzo 2001
"Meno
cabine a Mondello" La
spiaggia di Mondello: secondo gli esperti il lido subisce il
fenomeno della erosione a causa dell'edilizia selvaggia
(gica)
La spiaggia di Mondello si restringe sempre di più.
Nell'ultimo decennio l'arenile (che in media oggi è largo
una trentina di metri) si è accorciato di circa mezzo
metro, mediamente cinque centimetri all'anno. Un fenomeno lento
ma che sembra inarrestabile registrato da Francesca Mercadante,
una geologa che da anni conduce studi sul problema dell'erosione
anche a Mondello. Notizie che trovano ulteriore conferma
nell'annuncio della società Italo-Belga che per la
prossima estate sarà costretta a montare un centinaio di
cabine in meno proprio a causa del restringimento della spiaggia.
Per numerosi bagnanti dunque c'è il rischio di non avere
più riconfermata l'assegnazione della capanna. "Per
prudenza abbiamo preferito ridurre il numero delle cabine del 10
per cento - spiega Mauro Castellucci uno degli amministratori
della società Italo-Belga - il problema dell'erosione è
dovuto alle mareggiate durante i mesi invernali, si tratta di un
fenomeno naturale, a maggio potremo stabilire esattamente se sarà
possibile rifare i conti". L'assegnazione delle capanne
comincerà da lunedì 19 marzo e durerà sino
al 31. Il restringimento dell'arenile preoccupa gli esperti:
"Sono le correnti la causa principale dell'erosione - dice
ancora la Mercadante - ogni centimetro di spiaggia rosicchiata
dal mare, non si recupera più". Ancora più
drastico il professore Silvano Riggio, docente di Ecologia alla
facoltà di Scienze: "La spiaggia di Mondello è
destinata a morire, e la causa principale è da addebitare
alla speculazione edilizia. Nessun arenile è eterno,
l'erosione è un fatto normale". Ai primi del
Novecento quando venne costruito il Charleston, lo stabilimento
lambiva il bagnasciuga, adesso la costruzione si trova tutta sul
mare. "E' un miracolo - dice Riggio - che l'arenile esiste
ancora. Il "miracolo" è rappresentato dalla
posidonia, un'alga presente nei fondali del golfo di Mondello. La
spiaggia è composta in buona parte da bioclassi, si tratta
cioè di frammenti di spine di ricci e animaletti
microscopici con guscio calcareo. Queste sostanze vengono
trattenute dalla posidonia e trasportate poi sulla spiaggia. Ma
anche la posidonia adesso rischia di morire a causa
dell'inquinamento del mare". E in questo caso verrebbe meno
anche questa barriera naturale che frena l'erosione. Riggio
quindi propone una soluzione: "Sarebbe opportuno piantare
nella sabbia delle palme da dattero che riescono a vivere anche
nell'acqua salata. Questi alberi potrebbero frenare
l'erosione". Giuseppe Cadili
 6
maggio 2001
"LA
TONNARA DI MONDELLO" TRA GLI ITINERARI DELLA MEMORIA IL
VOLUME PRENTATO A PALAZZO ZIINO DAL COMMISSARIO SERIO
E'
stato presentato stamani a Palazzo Ziino alla presenza del
Commissario Straordinario, Guglielmo Serio, della direttrice
dell'Archivio storico e Sovrintendente alle Istituzioni culturali
municipali Eliana Calandra e della scrittrice e geologa Francesca
Mercadante, il libro "La Tonnara di Mondello. Un carteggio
recuperato" (sec. XVII - XVIII, terzo volume della collana
dell'Archivio storico "Gli, itinerari della memoria"
che comprende anche "L'Immacolata e il rito delle Cento
onze" e "Il Teatro Massimo cento e più anni fa".
Il libro traccia la storia, della pesca del tonno avvalendosi di
antiche memorie, con riferimenti alle "due torri a difesa
della tonnara" che si trovano a Mondello e con il supporto
di planimetrie, fotografie storiche e documenti. "Ricorda il
passato è cosa utile - ha affermato il Commissario Serio -
perché ci aiuta a capita il presente per affrontare il
futuro e in questo lavoro di ricostruzione è fondamentale
il ruolo dell'Archivio Storico come luogo di memoria senza tempo
al quale i cittadini stanno sempre più avvicinandosi, per
riappropriarsi delle proprie radici". "Questo volume -
ha spiegato Eliana Calandra - è l'epilogo di una vicenda
che ha avuto inizio nell'aprile del 99 quando l'Archivio cercò
di venire in possesso di un antico volume sull'amministrazione
della tonnara. Questo acquisto non poté essere effettuato
a causa dell'assenza di bilancio. Qualche tempo dopo, scoprimmo
che era stato acquistato ad un asta a Castelvetrano da 43
cittadini palermitani che, venuti a conoscenza dell'esistenza del
documento, decisero di auto-tassarsi, per acquistarlo per non far
andare perduta una preziosa testimonianza del passato di
Mondello. Dopo l'acquisto si so in messi in contatto con
l'Archivio, al quale hanno ceduto il volume, che è andato
ad aggiungersi ad altri cinque volumi sempre sulla tonnara,
acquistati nel frattempo. Scopo di questa pubblicazione - ha
concluso la Calandra - è quello di avvicinare il pubblico
all'Archivio, collegando un avvenimento importante per la città
al materiale archivistico". "Finalmente ci stiamo
riappropriando delle piccole cose - ha detto Francesca
Mercadante, che fa parte del 'gruppo dei 43' - che possono
aiutare a capire la storia vera di Palermo partendo da fonti
originarie, non filtrate dagli storici". (Comune di Palermo,
Avvisi)

Dal
GIORNALE DI SICILIA DEL 7 maggio 2001
Mondello,
i privati salvano un pezzo di storia
Quarantatrè
privati appassionati di Mondello giocano d'anticipo sul Comune
che non ha i soldi in bilancio (in aprile del'99), acquistano ad
un'asta di Palazzo Asmundo per sette milioni un antico documento
che ricorda la storia degli ultimi quattrocento anni sul mare
della borgata, una storia che parte da pescatori e tonnaroti, che
parla di lavoro, di miseria e di vita quotidiana e arriva a pochi
decenni fa, ai tempi della spiaggia affollatissima. I privati
donano il documento al Comune, che successivamente acquista altra
documentazione, e sulla base di questo materiale l'Archivio
storico pubblica un libro che è stato presentato ieri a
Palazzo Ziino: "La tonnara di Mondello, un carteggio
recuperato". La storia di un pezzo di Palermo distesa sul
mare, dal 1637 fino al 1950. Dal XVII secolo, i tempi in cui la
tonnara che stava di fronte alla torre saracena all'ingresso
della piazza, oggi scomparsa (gli ultimi magazzini e depositi
sono diventati ristorante e gelaterie) era di proprietà
della famiglia La Guiglia Gerbino, baroni della Tonnara di
Mondello. Nobili che la gestiscono fino al 1890 con alterne
fortune e alla fine quasi con un atto di dismissione. Poi
l'acquisto da parte di Pietro Spataro che cerca di riattivarla e
infine gli ultimi proprietari, dal 1910 i D'Acquisto Caputo. Un
libro con le foto dell'800 e lo stato dei luoghi fino ad oggi, la
quantità giornaliera del pescato, i conti, l'attivo e il
passivo, tutti i dati dell'amministrazione della tonnara e della
vita dei suoi lavoratori mentre intorno alle povere case nascono
le ville, le capanne dei bagnanti, la Mondello dei palermitani.
Il libro viene offerto a tutti coloro che ne faranno richiesta
all'Archivio storico, nella sede provvisoria di via del
Parlamento. Illustrato ieri alla presenza del commissario del
Comune Guglielmo Serio, del direttore dell'Archivio storico
Eliana Calandra, della scrittrice e geologa Francesca Mercadante,
che è una delle 43 persone che hanno sottoscritto le
offerte per l'acquisto del carteggio, con Pippo Lo Cascio,
Vincenzo Zubbia, Lelia Collura ed altri. "Questo volume - ha
spiegato Eliana Calandra - è l'epilogo di una vicenda
iniziata nel'99 quando il Comune non potè entrare in
possesso del carteggio e scoprì che era stato acquistato
da 43 palermitani che si autotassarono perchè non andasse
perduta una preziosa testimonianza del passato di Mondello. I
privati hanno ceduto il carteggio che è andato ad
aggiungersi ad altri cinque volumi sempre sulla tonnara". D.
P.
PAESAGGI
DELL'ANIMA ALLA FINE DELLA PRIMA GENERAZIONE Edizioni
del Mirto, 233 pagg., Lire 20,000 Un romanzo che si legge d'un
fiato, una storia familiare siciliana narrata con garbo e forbito
linguaggio. L'opera prima di Francesca Mercadante, geologo e
ambientalista palermitana, è stata scritta tra il
1995 e il 1997 ed ha vinto lo scorso anno il concorso
internazionale Grand Prix Mediteranèe Etas Unis d'Europe
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