BIBLIOTECA | | EDICOLA | | TEATRO | | CINEMA | | IL MUSEO | | Il BAR DI MOE | | LA CASA DELLA MUSICA | | LA STANZA DELLE MANIFESTAZIONI | | | NOSTRI LUOGHI | | ARSENALE | | L'OSTERIA | | LA GATTERIA | | IL PORTO DEI RAGAZZI |
|
||||||
Aldo G.B. Rossi |
||||||
EDITORIALE
Continuaiamo a offrire testi di poesia nella convinzione che la poesia sia qualcosa di importante nella vita e per la vita dell'uomo. Tra l'uomo e la poesia esiste una lunga fedeltà: la poesia è stata la prima forma di "parlare" consapevole e sapienziale che ha segnato l'uscita dell'uomo dal silenzio della preistoria per tracciare la sua esistenza che indichiamo come storica. Un dire, antecedente dunque, a quello logico, meditativo, consequenziale e referenziale della prosa. La poesia è stata la forma che ha assunto la voce dell'uomo uscita dal silenzio, una voce però che ha scavato in questo silenzio per raccogliere le istanze più profonde e autentiche dell'animo e una voce che ha di volta in volta raccolto, selezionato, privilegiato le parole e le espressioni più significative tra quelle di cui l'uomo disponeva. La poesia è luogo dell'anima che esorcizza ciò che è comune e scontato. Il senso della poesia è il congedo, cioè congedarsi continuamente dalle cose contingenti, recuperando quelle della memoria e della fantasia.
Su questa linea è il poeta a cui dedichiamo questo numero di LETTERA in VERSI, Aldo G.B. Rossi, un poeta lungamente fedele alla poesia, come voce della vita, nelle sue dimensioni più autentiche di affetti, memorie, attese e speranze consolate dalla fede.
Rosa Elisa Giangoia