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Intervista a Sepulveda, regista neofita |
«Berlusconi? Un monopolista. La sinistra? Debole. Solo Moretti ha preso posizione».
Luis Sepulveda, scrittore tra i più amati, e regista neofita dice la sua anche sull'Italia.
Arianna
Finos lo ha intervistato in occasione dell'uscita di
Nowhere
Il
film racconta la storia di un gruppo di oppositori ad un regime
militare del sud America.
La durezza della trama è
stemperata da uno stile favolistico, simile a quello del Benigni di
LA VITA È BELLA
Nowhere
sarà nelle sale dal primo marzo.
ASCOLTA
L'INTERVISTA
di
Arianna Finos
LA TRAMA: Negli anni '80, il dittatore di un paese latino americano ordina ai suoi servizi segreti di sequestrare un gruppo di oppositori. I prigionieri vengono portati in una vecchia stazione ferroviaria sperduta nel deserto, Ninguna Parte, e affidati alla sorveglianza di un plotone di soldati dai quali riescono a fuggire.
Comunista fin dai
primi anni'60, Sepulveda dal 1969 studia in
una Unione Sovietica in pieno regime e governata dalla
nomenklatura. Espulso dall'Università che lo ospita per
'atteggiamenti contrari alla morale proletaria' (in realtà lo
trovarono al letto con la professoressa di letteratura slava) ritorna
in patria due anni più tardi. Inizia la militanza
nei movimenti rivoluzionari cileni, fino al golpe militare
del'73. Carcerato e torturato, evaso, nuovamente catturato e
condannato, scampa la fucilazione solo per l'interessamento e le
pressioni di organizzazioni occidentali.
Sepulveda, infatti,
aveva a quel tempo già vinto premi letterari e la sua fama di
intellettuale contro il regime era arrivata fino in Europa. La
condanna è barattata con l'esilio in Svezia.
In
Europa, però, lo scrittore non arriverà mai. Durante
uno scalo tecnico a Buenos Aires riesce a fuggire.
Attraversa tutta l'America Latina, fino in Nicaragua, dove si
unisce ai sandinisti in rivolta.
Nel frattempo,
Sepulveda continua a scrivere e la sua fama è sempre più
consolidata. Negli anni ottanta, infine, partecipa alle lotte
ecologiste di Greenpeace.
In
Cile, non è mai più tornato a vivere.
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