Sono
stato a Ortigia di Siracusa un anno fa circa, per il San
Valentino del 2003. Per me è sempre stata un posto magico,
fin da quando, giovinetto di vent'anni, la visitai per la prima
volta. Passeggiando per una Ortigia piovosa ed umida, ancorché
romantica, abbiamo incontrato per caso la Bottega
dei Sogni: un bellissimo negozietto, accattivante, la
cui caratteristica che attrae subito l'occhio è
l'innumerevole spiega di oggetti tra i più vari, che
rappresentano cani e gatti.
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La
prima volta che siamo stati "a bottega", ci ha accolti
una signora, che, lontanissima dal proporre subito un
acquisto, era però prontissima a parlare dell'oggetto che
in quel momento aveva attirato la nostra attenzione, l'orgoglio
di madre accuratamente nascosto, ma evidente nelle parole e nei
modi.
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Si
va dalle scatolette portagioie alla mattonella di benvenuto, al
sasso di mare che diventa un cane raggomitolato, e poi le
tegoline con le quattro stagioni, e tanto altro ancora. Quello
che colpisce è la delicatezza del tratto e l'espressione
di questi animali, mai triste o melanconica, ma con una strana
consapevolezza di sé, che lascia pensare. Inevitabile
trovare nelle figure dipinte le espressioni e gli atteggiamenti
dei propri animali.
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Malgrado
le ridotte dimensioni del posto è difficile comprendere
tutto in una prima occhiata: ad ogni nuovo sguardo si trovano
cose nuove, si fa caso ad oggetti prima non visti, o meglio, non
recepiti. tutto estremamente gradevole, come scelta dei
soggetti e degli oggettirappresentati o utilizzati quale supporto
per realizzare le opere esposte.
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Ho
utilizzato il termine opere perché di opere si tratta:
data la delicatezza del tratto, la passione ed il talento che
emanano da ogni oggetto, dal più piccolo al più
complesso, credo che il termine sia assolutamente appropriato. I
gatti sono il principale soggetto, ma non banalmente ripetuto in
colori o supporti diversi, ma gatti che letteralmente vivono
in tantissime pose realizzate e fissate con maestria, da cui
emerge prepotente la profonda conoscenza dei gatti e del loro
complesso e sempre misterioso modo di essere. Anche i cani
sono interpreti del lavoro di Massimo, ma il posto d'onore è
inevitabilmente riservato ai gatti...... L'ultima volta che
siamo stati a Ortigia, siamo andati subito a cercare la Bottega
dei Sogni; questa volta ad accoglierci c'era anche la sorella di
Massimo; laddove avessi avuto bisogno di conferme mi ha
dimostrato quanto Massimo sia amato e quanto per Massimo il suo
lavoro sia estremamente importante.
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Inoltre,
ha accolto con entusiasmo l'idea di realizzare una pagina sul
Porto per suo fratello, e si è subito messa al lavoro,
inviando tutto il materiale fotografico della raccolta. E poi
Massimo. L'autore di tutto questo è Massimo Di Tommaso, un
ragazzo che dipinge. Massimo che non si mostra subito, ma solo
se sente che sei uno che ha capito, uno che non guarda solo
quello che vede, ma cerca la mano, la testa ed il cuore che hanno
realizzato quello che stai vedendo. Proposi subito a Massimo,
in occasione del nostro primo incontro, la realizzazione di una
pagina sul Porto: questo ragazzo ha aspettato che mi rifacessi
vivo io, dopo un anno, per dirmi che aveva visto il Porto, che
gli era piaciuto molto, anche le pagine con i "nostri"
gatti. Non ha neanche lontanamente pensato di scrivermi una mail
per dirmi "ragazzo ho visto e mi piace, diamoci una
mossa.......". Ma di Massimo non voglio scrivere: Massimo
deve essere trovato guardando quello che realizza, leggendo negli
occhi e nelle espressioni degli animali dipinti tutto il suo
mondo. Riccardo
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Altre
opere di Massimo di Tommaso nel web
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