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PRIGIONIERI DELLA MEMORIA |
Il cuoco di Salò di Francesco De Gregori |
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"Alla
sera vedo donne bellissime
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E'
questa una canzone che ha suscitato molte polemiche per il tema,
che costringe a mettersi nei panni del cuoco di Salò, nei
panni di chi ha fatto una scelta per vivere e capisce che è
sbagliata quando vede che, mentre a Salò sfilano dive
dello spettacolo che folleggiano con gli ultimi gerarchi,
ragazzini di quindici anni si fanno ammazzare per una causa persa
sin dall'inizio.
< E' possibile e anzi
probabile che "Il cuoco di Salò" venga
acciuffata, specie per qualche suo tono o frase, dagli
insaziabili artigli della polemica politica. E magari messa a
luccicare o a friggere nel grande e scomposto mucchio del
SalòPride, sempre più ricco di memorialistica
vanitosa e di revisionistica puntigliosa. Qui
De Gregori, poi, dà il meglio di se stesso (cioè il
meglio di un talento grande e raffinato), raccontando con pietà
e asciuttezza i colpi, il sangue, la cruenza e perfino
l'ingenuità che accompagnarono e seppellirono i
protagonisti di una delle stagioni più disperate della
nostra storia, vissuta dalla parte sbagliata[. ( Michele Serra, La repubblica, 12 gennaio 2001)> |
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