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L'UNITA' 19/09/2001 |
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Hanno fatto un regalo alla destra più radicale |
Quella che segue è una dichiarazione che Noam Chomsky ha scritto per la rivista online "Zmag.org" autorizzandone la diffusione in rete anche attraverso il circuito di "Peacelink".
Questi attacchi terroristici sono
gravi atrocità. Per proporzioni, forse non aggiungono il
livello di molte altre, ad esempio, i bombardamenti di Clinton in
Sudan senza un pretesto credibile, che hanno distrutto metà
delle scorte farmaceutiche del paese, uccidendo un numero sconosciuto
di persone (nessuno sa quante, perché gli USA hanno bloccato
uninchiesta delle Nazioni Unite e a nessuno interessa portarla
avanti). Per non parlare di casi ancora peggiori, che tornano
facilmente alla memoria. Ma che questo sia un crimine orrendo è
fuori da ogni dubbio. Le vittime principali, come al solito, sono
lavoratori: addetti alle pulizie, segretari, vigili del fuoco, ecc. È
probabile che questo evento colpirà in modo devastante i
palestinesi ed altri popoli poveri ed oppressi. È altresì
probabile che porterà a severi controlli di sicurezza, con
molte ramificazioni possibili per mettere a repentaglio le libertà
civili e lautodeterminazione interna.
Gli eventi rivelano
drammaticamente la stupidità del progetto di difesa
missilistica. Comè evidente da sempre, e comè
stato rilevato a più riprese dagli analisti strategici, se
qualcuno vuole causare danni ingenti negli USA, anche usando armi per
la distruzione di massa, è assai improbabile che questo
qualcuno intraprenda un attacco missilistico, visto che in questo
modo si guadagnerebbe una distruzione immediata. Ci sono innumerevoli
modi più semplici che sono praticamente inarrestabili. Ma gli
eventi di oggi, molto probabilmente, saranno sfruttati per
incrementare le pressioni per lo sviluppo e lattuazione di
questi sistemi. La difesa non è che una debole
copertura per piani di militarizzazione dello spazio, e se si è
bravi nelle pubbliche relazioni, anche le argomentazioni più
inconsistenti avranno parecchia rilevanza agli occhi di un pubblico
terrorizzato.
In poche parole, questo crimine è un regalo
fatto alla destra radical-sciovinista, a quanti sperano di usare la
forza per controllare i loro ambiti di competenza. Questo anche
mettendo da parte le probabili azioni statunitensi e ciò che
esse scateneranno - forse altri attacchi di questo tipo, magari anche
più gravi. Abbiamo davanti a noi prospettive ancora più
inquietanti di quanto non potesse apparire prima di queste ultime
atrocità.
Quanto alla nostra reazione, abbiamo una scelta.
Possiamo esprimere un legittimo orrore; possiamo cercare di capire
che cosa possa aver portato a questi crimini, il che significa
sforzarsi di entrare nelle menti dei probabili attentatori. Se
scegliamo questultima via, non possiamo fare nulla di meglio,
credo, che prestare ascolto alle parole di Robert Fisk, che più
di chiunque altro ha una conoscenza diretta ed pprofondita degli
affari di quella regione, dopo molti anni di encomiabile attività
giornalistica. Descrivendo la malvagità e la
raccapricciante crudeltà di un popolo schiacciato e umiliato,
Fisk scrive che questa non è la guerra della democrazia
contro il terrorismo, come al mondo intero sarà chiesto di
credere nei prossimi giorni. Si tratta anche di missili fabbricati
negli Stati Uniti che distruggono abitazioni palestinesi, di
elicotteri Made in Usa che hanno lanciato missili su di unambulanza
libanese nel 1996, di bombe statunitensi che hanno devastato un
villaggio di nome Qana, ed è in gioco anche una milizia
libanese - che riceve finanziamenti e divise da un alleato degli
Stati Uniti, Israele - e che va seminando distruzioni, violenze
carnali e morte per i campi profughi. E ci sono molte altre
cose. Anche in questo caso, abbiamo una scelta: possiamo cercare di
capire, oppure rifiutarci di farlo, contribuendo ad aumentare le
probabilità che ci attenda, per il futuro, qualcosa di ancora
più atroce.
Noam Chomsky
(Traduzione
dallamericano di Sabrina Fusari)
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