A SCUOLA DI CINEMA |
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IL NEOREALISMO |
Tous
les chemins mènent a Rome
ville ouverte G.L. Godard |
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Il
Neorealismo Italiano, di fatto non è una vera e propria
scuola cinematografica, perché è privo di
manifesti, programmi e documenti fondativi. |
Già
agli inizi degli anni quaranta, tre film come |
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Nell'Italia distrutta dalla guerra, il cinema diventa agli occhi del mondo uno dei simboli della volontà di riscatto degli italiani Con
il neorealismo lo schermo è il punto di fusione perfetto
tra finzione e realtà, come non era stato mai in nessun
altro momento, se non forse alla sua nascita, |
Produrre film in Italia è come costruire una casa cominciando dal tetto [...]. Eppure nei teatri di posa italiani si continua a girare film. Meraviglia come soltanto ora, che non si hanno più i mezzi di una volta, la cinematografia italiana corrisponda a quello che è l'animo del paese. [...] Cinecittà, ieri così lussuosa, oggi è diventata un campo di concentramento di profughi. Come se non bastasse la maggior parte degli impianti sono stati trasportati al nord. Restano solo quelle macchine da presa e quei riflettori che alcuni cineasti di buona volontà seppero nascondere[...]
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Caratteristiche comuni:
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La
vittoria democristiana del 1948 determina una svolta culturale
conservatrice, che fa entrare in crisi il Neorealismo e lo
stravolge. |
1945 |
R. Rossellini |
Roma Città aperta |
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1946 |
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Paisà |
1948 |
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Germania anno zero |
1946 |
De Santis |
Caccia tragica |
1948 |
De Sica- Zavattini |
Sciuscià |
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De Sica- Zavattini |
Ladri di biciclette |
1948 |
Visconti |
La terra trema |
1949 |
De Santis |
Riso amaro |
1950 |
De Santis |
Non c'è pace fra gli ulivi |
1951 |
De Santis |
Roma ore 11 |
1952 |
De Sica- Zavattini |
Umberto D. |