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DAVIDE RICCIO |
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QUESTIONE DI VITA E POI DI MORTE |
Basato sulla realtà che sempre supera ogni surrealtà.
Studio televisivo del futuro. Due malati terminali siedono su poltrone e si affrontano alla televisione davanti a un campione di pubblico qualunque raccolto in studio e chiamato al termine a votare. Ai loro voti si uniranno quelli del pubblico di casa, chiamando un certo numero telefonico a favore del primo ospite, un altro per il secondo. I malati contendenti siedono dando la schiena al pubblico e la loro voce è elettronicamente camuffata. Il “vincitore” riceverà un premio in denaro dalla televisione per continuare le costose cure o pagarsi l’eutanasia in uno Stato ormai quasi del tutto privo di un sistema sanitario pubblico.
Con parole misurate, scandite con calma e misurata affettazione, con quel compatimento spettacolarizato, quasi caricaturale e in stile “televisione del dolore e dei fatti vostri”.
Buonasera. (Pausa). Anche stasera “Questione di vita e poi di morte” ospita A e B. A e B hanno senz’altro entrambi il diritto di smettere di soffrire. Ma forse uno dei due ne avrà più dell’altro. Saranno comunque i loro medici a decidere. Se noi saremo però riusciti ad aiutare nella decisione medici e familiari, sgravandoli quel po’ di responsabilità etiche e morali, non potremo che esserne soddisfatti. Noi siamo, noi saremo con loro. A noi non importa calmare gli animi dell’opinione pubblica che ci è stata finora avversa, ma solo continuare a scuotere le coscienze, far riflettere sul problema delle malattie gravi, sulla inutile sofferenza dei malati terminali.
Ascolteremo da A e da B la loro odissea finale e le ragioni per cui si sono decisi a chiedere l’eutanasia. Al termine delle loro testimonianze, il pubblico presente in sala sarà come sempre chiamato a votare per l’uno o per l’altro. Ai loro voti andranno sommati quelli del pubblico di casa. Per A o per B bisognerà chiamare i due numeri in sovraimpressione.
Si avvicina ad A. Pausa. Raccoglie pathos.
Buonasera A.
A
Con
voce fioca, stentorea, ansimando a causa della dispnea,
elettronicamente camuffata.
Buonasera.
A è un comune caso di malato terminale oncologico. Combatte attimo dopo attimo un intollerabile dolore pervasivo, che si insinua ormai in ogni parte del corpo, attenuato solo in parte con l’uso della medicina palliativa. Perché ha chiesto l’assistenza medica al suicidio? Le consiglio di informare il pubblico minutamente sulle sue sofferenze, di essere il più possibile persuasivo, vi coinvolga pure il destino penoso della sua famiglia. Anch’esso, non conta di meno.
A
Sì… (Pausa)
Si ascolta una voce registrata su nastro magnetico che scorre velocissima e incomprensibile. Musica e visioni psichedeliche.
Lei fatica a respirare, nevvero? (Rivolto al pubblico, spiega): La dispnea, la difficoltà a respirare é una terribile sensazione di soffocamento, è riscontrabile in oltre il 50% dei malati di cancro in fase avanzata e nel 65% di quelli con tumore polmonare. (Di nuovo rivolto ad A): Il dolore non costituisce comunque l'unico sintomo del suo ultimo periodo di vita. Nausea e vomito, frequenti stati confusionali, comportamento incerto, difficoltà nell'attenzione, deficit di memoria… Si pente di essere stato un fumatore e un bevitore accanito?
Mah… Io…
Si ascolta ora una roce registrata su nastro magnetico che scorre a velocità bassissima, angosciosa e incomprensibile… Musica e visioni psichedeliche.
Presentatore
Che ostenta un finto magone con lacrimuccia che non gli riesce.
Aaaahhhhhh….. (Trattato elettronicamente).
Voce terrificante (Arghh…) trattata elettronicamente con suoni e visioni psichedeliche.
(Lunga pausa pensoso-penosa).
Dolore!
(Pausa con magone da audience).
Che dolore, signori e signore. Una storia tristissima. Certo, come poteva sapere? Lui, per amore di quella donna oscura, che diceva di amarlo e invece lo tradiva alla prima occasione, senza nemmeno usare le debite precauzioni! Ed ora, neanche più l’uso della canapa indiana riesce ad agire più in lui come palliativo e antiemetico…
Lunghissimi suoni di vomitata, elettronica e visioni di vomito psichedelico.
La telecamera riprende solo il primo piano del presentatore. Si vede che è sconvolto, non è riuscito a ripulirsi completamente dal vomito del signor B. Dietro di lui si scorge una squadra di addetti che portano via il signor B e puliscono concitatamente.
Telespettatrici e telespettatori, signori e signore del pubblico… E’ sconvolgente. Io non posso commentare quel che è successo or ora: lo avete visto da voi. Si commenta da solo, questo dolore indicibile. Io non avrei più dubbi, ma sarete voi a decidere. Già, perché è arrivato il tanto atteso momento di votare: chi maggiormente merita i nostri 20.000 euro? Sarà ancora un po’ di vita e terapia antidolorifica o sarà eutanasia? Questo saranno poi i nostri ospiti e i loro medici a decidere… Ma, intanto, a chi assegnerete il nostro contributo economico? Votate.
MESSAGGIO PROMOZIONALE
Due ragazzine quindici minuti di gloria stile velina letterina ragazzina cazzoncelle 2004 ombelico a nudo, parlata adolescenziale, piercing nei posti più imbecilli e quant’altro.
1
Sei sempre stanco e stressato? La tua vita è diventata un inferno, di giorno non ce la fai a stare al passo perché la notte non riesci a dormire? Hai già provato con ogni tipo di tisana e sonnifero e ancora non riesci a dormire?
2
Soffri costituozi… costiuotiz… (si impappina su “costituzionalmente”)… Ah, che parolona, avevo detto di togliermela! (sorriso cretin-sbarazzino da velina letterina)… Co-sti-tu-zio-nal-men-te di insonnia? Allora è venuto il momento di “Sleepy”, l’addormentino infallibile. E’ una morbida benda che si lega alla fronte ed è dotata di due minuscoli terminali elettrici, uno in corrispondenza del cervello e l’altro da mettere sulla fronte.
1
L’addormentino “Sleepy” è il primo sonnifero elettrico al mondo. Le sue bassissime frequenze non presentano pericoli di sorta. Non dà assuefazione, può essere usato anche dai bambini e pesa, con le batterie, soltanto 100 grammi.
2
Un piccolo impulso elettrico regolato sulla frequenza degli impulsi di un cervello umano quando una persona dorme, colpisce il cervello e induce finalmente il tanto sofferto addormentamento.
1
Costa solo 1000 euro. Provalo: soddisfatti o rimborsati. Chiama il numero in sovraimpressione e prenotalo entro tre giorni. Avrai così in omaggio un dipinto del famoso scimpanzé Lao.
Si torna allo studio
Il presentatore
Bene. Il nostro pubblico ha raggiunto il verdetto. Venga signora. Ci dica, ci spieghi.
Una signora che rappresenta il pubblico raggiunge il presentatore.
Buonasera signora.
Buonasera.
E’ stato difficile?
Come sempre. Non è mai facile. Ma forse, questa volta, è stato più difficile… O forse più facile. Non so.
Sibillina… Dunque, cosa avete deciso?
Noi abbiamo deciso unanimemente
Porge al presentatore un foglio con la sentenza.
Sbianca e ammutolisce mentre legge il verdetto che la signora gli consegna. La signora gli porge allora una pistola su un cuscino damascato. Il presentatore si punta la pistola a una tempia… Pausa drammatica, volto, occhi… un colpo da arma da fuoco.
Il presentatore ora giace a terra in una pozza di sangue che gli esce dalle cervella esplose mentre il pubblico, in piedi, applaude. Parte la sigla finale.
Questa sceneggiatura si basa su due storie vere (per me da sempre la realtà supera ogni “surrealtà”). La prima fu una trasmissione tv olandese intitolata proprio “Questione di vita o di morte”. 1993/1994: due malati terminali si affrontano alla televisione in un macabro gioco patrocinato dal Ministero olandese della Sanità, che intendeva così scuotere i cittadini facendoli riflettere sul problema delle malattie gravi e sui loro altissimi costi. Un campione di pubblico raccolto in studio era chiamato a votare, con precisa motivazione, quale dei due contendenti maggiormente “meritasse” di essere sovvenzionato con i fondi statali.
L’altra, per inciso, riguarda la già terrificante Assistenza Sanitaria Privata di stampo USA, ma anche certe proposte passate dell’Associazione dei medici tedeschi riunita a congresso a Bonn negli anni Novanta: questi chiedevano maggiori tasse da versare tra coloro che, fumatori, bevitori, sportivi, golosi e obesi erano più soggetti ad ammalarsi ai polmoni, al cuore, al fegato etc. Si arrivò addirittura a proporre il “chilopremi”: i primi 70 od 80 chili avrebbero dovuto essere gratuiti. Chi fosse pesato 150 chili avrebbe dovuto pagare quindi contributi alla cassa malattia molto più salati rispetto a coloro che facevano vita più regolare, alimentandosi normalmente. Idem fumatori, bevitori, abituali etc.
Anche Sleepy, l’addormentino giapponese, esiste. E’ roba dello Ion Research Institute di Tokyo, messo in vendita a 38.000 yen nei Novanta (allora, mezzo milione di lire).
Scritto tra le 20.50 e le 23.03 del 18 novembre 2004 ascoltando a ripetizione “The power to believe” dei King Crimson.
Davide Riccio