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DLI |
RAI1
(nuova conquista - assieme a RAI2 - dell'impero del bene), Mimun ed
il Nuovo e Radioso Governo.
Ricordate l'espulsione di
Zaccaria, la defenestrazione di Biagi, Santoro (che poi ha vinto la
causa contro la RAI) e Luttazzi, il periodo dei "consiglieri
cinesi", lo sciopero di RAI3 (la rete "rossa") per i
tagli ed i licenziamenti,...
Poi è arrivato il periodo
di aggressione nei confronti di Mimun.
Prima il cdr di TG1 che
lo deferisce alla commissione di vigilanza per varie offese (compreso
"nazisti"). E siamo allo scorso ottobre.
Si capisce
che l'aria non è delle migliori... si arriva successivamente
alle dimissioni del vicedirettore, la bolscevica Tagliafico, che si
permette di asserire che
- "apparentemente si dà voce
a tutti ma quella dell'opposizione è sistematicamente
collocata in testa o in mezzo per poter chiudere con la maggioranza o
il governo"
- "spalmiamo una patina di gaudenza che non
credo corrisponda al Paese reale"
- "che gli ascolti ci
premino, e ne sono contenta, non mi sembra una ragione per non
dissentire e per non lamentare che professionalità interne,
che potrebbero dare un contributo di ricchezza qualitativa, siano
sotto utilizzate se non emarginate"
- "a volte si
stabilisce che ci sono reazioni a un certo avvenimento e bisogna, per
par condicio, dare una voce della maggioranza e una dell'opposizione
e, in caso di una sola, aspettarne altre e riferirne per completezza
nelle edizioni successive. Altre volte, come ieri sera, si riferisce
la sola posizione del leghista Calderoli contro il presidente della
Repubblica"
- eccetera, compresa una alimentare descrizione
del telegiornale, un "panino" con una prima grossa fetta di
pane con dichiarazioni del Nuovo e Radioso Governo (senza domandine
"strane" da parte dei giornalisti), poi una fettina
insapore per i sinistroidi, a seguire la chiusura della Maggioranza,
che piglia allegramente pel sedere gli immediati precedenti.
Il
giorno dopo la lettera incresciosa dei giornalisti di TG5 contro la
trasmissione dello "Speciale 10 anni di Forza Italia" ("Una
scelta grave e lesiva per il prestigio della testata") con la
conseguente cancellazione del programma culturale "Terra",
la rossa Annunziata riferisce di giornalisti espulsi dalla RAI perché
non graditi al Nuovo e Radioso Governo ("Leggo che esponenti
della maggioranza parlano di pressioni politiche contro il Direttore
del TG1. A proposito di pressioni, mi sento allora in dovere di
informare che oggi in colloqui preliminari coi Consiglieri e con il
Direttore Generale sui possibili conduttori della nuova fascia di
approfondimento, che dovrebbe sostituire l'ex spazio de 'Il fatto' di
Enzo Biagi, sono state bocciate diverse candidature di autorevoli
giornalisti da me proposti, in quanto non graditi al Governo.").
Il
tocco finale dei denigratori marxisti avviene dopo la scelta di Mimun
di non dare spazio, unica testata televisiva, alle famose critiche
della cellula comunista chiamata Corte dei Conti nei confronti delle
manovre economiche della soubrettona e del Nuovo e Radioso Governo in
generale (vedi http://www.ilportoritrovato.net/html/DLI1000.html
). Parole di Paolo Serventi Longhi (segretario nazionale del
sindacato giornalisti, Fnsi):
- "assurdo modo di concepire
l'informazione"
- "la commissione parlamentare di
vigilanza nell'audizione prevista per la prossima settimana, potrà
chiedere al direttore del Tg1 Clemente Mimun perché nella
serata di oggi la notizia delle critiche del procuratore generale
della Corte dei Conti alla politica economica del governo non sia
stata fornita agli italiani dal maggiore telegiornale"
- "è
incredibile quanto sta accadendo al Tg1: tutti i telegiornali, anche
del concorrente privato, hanno sottolineato le critiche di Apicella a
Tremonti, mentre il telegiornale di Mimun si è limitato a
generiche osservazioni su aspetti marginali della relazione"
Insomma
Mimun, il giornalista più realista del re, è sotto
fuoco incrociato. Ma non temete: chi confida in Lui non viene mai
abbandonato. L'Unto saprà ricompensarlo!
Stay!
&rea
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