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L'informazione
è tutta bolscevica, e l'esempio sotto, senza ulteriori
commenti, ne è l'esempio.
Roma, 30 Gennaio 2004,
letto durante gli "Stati Generali dell'Informazione a
Roma".
"
INFORMAZIONE E DEMOCRAZIA
Dal
dopoguerra, l'Italia non ha mai vissuto una situazione così
grave come questa: è la sua stessa democrazia ad esserne
minacciata. Una sola persona è oggi in grado di influenzare
direttamente il 95% delle televisioni italiane e tramite esse una
grande massa di cittadini.
È una situazione talmente
preoccupante da essere regolarmente denunciata da autorevoli
istituzioni europee come l'OSCE. Non altrettanto da istituzioni
italiane. L'attuale governo, tramite la legge Gasparri, vuole imporre
nuove disposizioni in materia di televisione, radio ed editoria.
Questo aggrava ulteriormente il quadro con la minaccia di un
monopolio su tutti i mezzi di comunicazione di massa.
Tutto ciò
avviene senza una seria e incalzante opposizione parlamentare. Mai
come oggi l' informazione è stata così censurata,
faziosa, unilaterale. Una colossale mistificazione impedisce a
milioni di persone ogni seria reazione critica. In queste condizioni
un vero dibattito politico e culturale è reso impossibile.
In
queste condizioni i cittadini sono vittime di una martellante
propaganda mediatica e non possono affrontare e dibattere problemi
vitali della società italiana: la guerra, l'immigrazione, i
problemi della mafia, delle dipendenze, del carcere,
dell'emarginazione, delle povertà, della scuola, della sanità
e del lavoro. Ciò significa che il confronto democratico tra i
cittadini, prima ancora che tra i partiti, non può avvenire.
Dobbiamo reagire insieme e positivamente.
Una società
civile organizzata esiste e può affermare i propri diritti.
L'emergenza impone che essa si faccia sentire attraverso tutti i
mezzi democratici disponibili, purché siano condivisi,
trasparenti, partecipati, plurali, capaci di informare la popolazione
in modo tempestivo e professionale. Gli operatori dell'informazione
possono rivendicare la propria libertà e la propria dignità
personale e professionale, se agiscono in maniera coordinata e
costante.
Dobbiamo tutti lavorare insieme per costruire
un'alternativa concreta al monopolio informativo e ridare forza alla
democrazia del nostro paese.
Giulietto Chiesa, Luigi Ciotti, Gino
Strada, Alex Zanotelli
Sottoscrivi l'appello
(http://www.sosinformazione.org/
)
Per informazioni:
Roberto Alessandrini
Segreteria
Nazionale Megachip
Megachip
c/o Fondazione Lelio Basso
Via
della Dogana Vecchia,5 - Roma
"
Stay!
&rea
P.S.(di
"B. Tutte le carte del presidente" - di Gianni Barbacetto -
apriamo una pagina a caso...
31 dicembre 1986 - ore 20,52 -, B è
Lui, D Dell'Utri... B: Iniziamo male l'anno! D. Perché male?
B. Perché dovevano venire due di Drive In e ci hanno fatto il
bidone! E anche Craxi è fuori della grazia di Dio!. D. Ah! Ma
che te ne frega di Drive In? B. Che me ne frega? Poi finisce che non
scopiamo più! Se non comincia così l'anno, non si scopa
più! D. Va bene, insomma, che vada a scopare in un altro
posto!
Che uomini, che maschioni, che celoduro band!)
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