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DLI |
Bollettino
Istat di aprile.
In quattro mesi c'è stato un rincaro del
5% del prezzo della benzina.
I prezzi al consumo gravano lo 0,2%
in più rispetto marzo (indice armonizzato: più
0,7).
Per il terzo mese abbiamo i prezzi al consumo fermi al 2,3%,
il che vuol dire che (a parità di soldini nelle nostre
tasche), possiamo comperare il 2,2-2,3% in meno rispetto ad un anno
fa.
Solo il mio stipendio rimane costante: lui si che è
di carattere! Come la Soubrettona!
Ed il vostro?
Stay!
&rea
P.S.(Da L'ESPRESSO - 07/05/2004 - giornale
faziosissimo, fedelmente riporto:
'
Indro Montanelli, dopo
averlo avuto come editore per vent'anni, lo definiva un "mentitore
professionale". Maurizio Costanzo addirittura un
"bugiardissimo". Lui invece giura di essere incapace di
mentire. E il suo rapporto con la verità lo ha descritto nel
1994, subito dopo la discesa in campo: "Io dico sempre cose
sincere, anche perché non ho memoria e dimenticherei le bugie.
Come ci si può fidare di chi usa la menzogna come mezzo della
lotta politica? La gente deve fidarsi solo di chi dice la verità"
(2 marzo 1994). Oggi, nella settimana in cui il governo di Silvio
Berlusconi diventa il più longevo della storia della
Repubblica, è tempo di bilanci. Davvero il premier è un
bugiardo senza speranza?
Per scoprirlo 'L'espresso' ha esaminato i
suoi discorsi, le sue interviste, le sue promesse. Il risultato è
disarmante. Negli ultimi quattro anni, escludendo i 115 minuti di
deposizione spontanea al processo Sme-Ariosto (durante il quale
Berlusconi riuscì a pronunciare ben 85 bugie allo
straordinario ritmo di una balla ogni 81 secondi), il premier ha
mentito quasi cento volte. Per ragioni di spazio, ecco qui solo
l'elenco delle 44 bufale migliori.
1. Interessi sì,
conflitto no - 1 "Il conflitto d'interessi sarà risolto
nei primi cento giorni del mio governo" (5-5-2001). "Il
conflitto d'interessi è una leggenda metropolitana"
(19-12-2003). A tre anni dalla promessa, la legge sul conflitto
d'interessi non è stata ancora approvata.
2. Interessi
sì, conflitto no - 2 "Il conflitto d'interessi esiste
solo nel senso che le mie aziende ci hanno rimesso da quando sono
entrato in politica al servizio del Paese" (21-12-2001). "Il
conflitto d'interessi è una scusa. Tutti vedono bene che non
c'è nessun conflitto d'interessi. Anzi, io non posso fare che
cose sfavorevoli al mio gruppo. Non c'è stata una sola
decisione assunta da questa maggioranza e da questo governo che abbia
portato cose a mio favore. Da quando sono sceso in politica, il mio
gruppo ha subìto soltanto danni enormi" (7-5-2003). In
realtà, Mediaset e le altre aziende del premier hanno
guadagnato milioni di euro dai vari condoni fiscali, dalla legge
Tremonti, dalla legge salva-Rete4, dall'accordo Mediolanum-Poste,
dalla pubblicità istituzionale sulle reti del Biscione, senza
contare i continui rialzi in Borsa del titolo Mediaset a ogni stormir
di fronda governativa.
3. Dipendenti Mediaset "Ho messo
su un'azienda da 50 mila dipendenti"
(conferenza stampa di
fine mandato europeo, 13-12-2003). Ma dal rapporto R&S
2003 di
Mediobanca si apprende che alla fine del 2002 i dipendenti
dell'intera galassia Fininvest erano appena 10.095.
4. Solo 3
leggi ad personam Dice a Strasburgo il 2 luglio 2003 che si è
fatto solo "in tre casi" leggi per lui, mentre invece sono
almeno sette: rogatorie, falso in bilancio, Cirami, lodo Maccanico,
tassa successioni e sulle donazioni, Gasparri, decreto salva Rete
4.
5. Ciampi d'accordo su Gasparri Berlusconi, uscendo dal
Quirinale, annuncia che Ciampi è d'accordo sulla legge
Gasparri. Il Quirinale smentisce: "Non ne abbiamo mai parlato"
(2-8-2003), lui deve rettificare dando la colpa ai giornalisti.
6.
Lodo senza padri "Sul Lodo non ho dato parere positivo, ma ci
sono insistenze..." (al Tribunale di Milano, 17-6-2003). "Io
non c'entro nulla con questo Lodo: è stata un'iniziativa
autonoma del Parlamento, sostenuta dal presidente della Repubblica"
(30-6-2003). Immediata la smentita del Quirinale, cui segue la
precisazione del sottosegretario Paolo Bonaiuti: "Il lodo
Maccanico è una iniziativa parlamentare. E a questa proposta
il presidente della Repubblica è ovviamente estraneo".
7.
I pari del Cavaliere "In una democrazia liberale chi governa per
volontà sovrana degli elettori è giudicato, quando è
in carica e dirige gli affari di Stato, solo dai suoi pari... Succede
così nel mondo, ma non nel nostro Paese" (29-1-2003). Non
è vero. Non accade in nessuna parte del mondo a partire dagli
Usa dove l'ex presidente Bill Clinton, quando era in carica, finì
sotto inchiesta per il caso Lewinsky.
8. Legge Cirami "Non
capisco tutta questa fretta per la legge Cirami sul legittimo
sospetto" (31-7-2002). "La legge sul legittimo sospetto è
una priorità per il governo" (30-8-2002). Senza
parole.
9. Rai questa sconosciuta "Dalla Rai io me ne sto
fuori come ho sempre fatto" (1-12-2002). Ma il 26 febbraio 2003
Berlusconi riunisce i leader della Cdl nella sua casa in via del
Plebiscito per decidere il nuovo Cda Rai. Pera e Casini non ne sanno
nulla e vanno su tutte le furie. Il presidente della Rai, Lucia
Annunziata, poi rivela: "So per certo che Berlusconi alza il
telefono e chiama i consiglieri di amministrazione per suggerire
nomine ed influenzare i programmi" (2-2-2004).
10.
Mediaset questa sconosciuta "Da quando sono in politica, non mi
occupo più delle mie aziende" (10-5-1996). "Da dieci
anni non mi interesso più di affari" (15-10-2003).
Maurizio Costanzo, in lite con Mediaset, dichiara: "Mercoledì
ho incontrato Berlusconi. Tutto bene, solo qualche rottura di
scatole" ('la Repubblica', 18-1-2003).
11. Condono per
gli altri "Mediaset non farà alcun ricorso al condono
fiscale" (30-12-2002). Cinque mesi dopo 'L'espresso' scopre che
Mediaset ha regolarmente fatto ricorso al condono, risparmiando circa
120 milioni di euro di imposte. Un anno dopo accade di nuovo.
12.
Il Milan è tutto mio "Si parla del Milan di Sacchi, di
Zaccheroni e di Ancelotti e non si parla mai del Milan di Berlusconi.
Eppure sono io che da 18 anni faccio le formazioni, detto le regole e
compero i giocatori" (16-4-2004). "Il Milan non vince più
perché, da quando è in politica, il suo presidente non
se ne occupa più" (Ansa, 6-2-1998). "Il problema del
Milan è che io non me ne occupo più di persona"
('Sette', 2-3-2001).
13. Nesta mai "Comprare Alessandro
Nesta? Sono cose che non hanno più nulla di economico, di
morale. Nel calcio abbiamo sbagliato tutti, ora basta"(23-8-2002).
L'indomani il Milan di Berlusconi annuncia l'acquisto di Nesta,
avvenuto da almeno una settimana.
14. Per il bene di tutti
"Nel 1994 sono sceso in campo per salvare l'Italia da un futuro
illiberale" (Ansa, 27-1-2004). Ma Marcello Dell'Utri, che
inventò Forza Italia da una costola di Publitalia, lo
smentisce: "Berlusconi (...) mi disse: 'Marcello, dobbiamo fare
un partito pronto a scendere in campo alle prossime elezioni.' C'era
l'aggressione delle Procure e la situazione della Fininvest con 5
mila miliardi di debiti. Franco Tatò, che all'epoca era
l'amministratore delegato del gruppo, non vedeva vie d'uscita:
'Cavaliere dobbiamo portare i libri in tribunale'... Oggi posso dire
che senza la decisione di scendere in campo con un suo partito,
Berlusconi non avrebbe salvato la pelle e sarebbe finito come Angelo
Rizzoli che, con l'inchiesta della P2, andò in carcere e perse
l'azienda" (intervista ad Antonio Galdo per il libro 'Saranno
potenti?', Sperling & Kupfer, 2003).
15. Unto e bisunto
"Io unto del Signore? Non ho mai pronunciato questa sciocchezza"
(9-3-2004). "Quando si assume un ruolo come questo, la vita
cambia. I cattolici la chiamano la 'Grazia dello status'. È
una cosa che ti fa diventare una persona diversa senza che tu te ne
accorga. Già stanotte ho dormito da persona diversa, anche se
con lo stesso pigiama" (30-4-1994). "Io sono l'unto del
Signore, c'è qualcosa di divino nell'essere scelto dalla
gente. E sarebbe grave che qualcuno che è stato scelto dalla
gente, l'unto del Signore, possa pensare di tradire il mandato dei
cittadini" (25-11-1994).
16. Piduista col trucco "Essere
piduista non è un titolo di demerito"
(Telelombardia
6-3-2000). "Neanch'io vorrei un piduista al governo. Ma io non
mi considero legato alla P2. Mi hanno dato la tessera, ma io l'ho
rispedita indietro" (8-3-1994). Berlusconi non rispedì la
sua tessera a Licio Gelli, ma anzi versò regolarmente la quota
d'iscrizione.
17. Le off-shore "Non ci sono stati nomi di
copertura né ricorso a società estere. Tutto si è
svolto in Italia alla luce del sole con operazioni sulle quali sono
state pagate tante tasse..." (16-3-2001). "Le società
estere sono cose assolutamente legittime che il mio gruppo ha poi
abbandonato, ma che in un certo momento, affidandosi alla
responsabilità di chi gestiva il sistema estero, si facevano
perché si doveva trovare un modo in Europa per pagare tasse
più convenienti" (Ansa, 3-5-2001).
18. Cecenia, un
paradiso Il 6 novembre 2003, in conferenza stampa con Putin, in
visita a Roma, Berlusconi risponde al posto del collega russo a una
domanda sulla Cecenia. E spiega: "In Cecenia c'è stata
un'attività terroristica con molti attentati contro cittadini
russi" senza che ci fosse "una risposta corrispondente
della federazione russa". Tutti gli organismi europei condannano
l'affermazione, ricordando che in Cecenia i russi hanno sterminato
200 mila persone su un milione di abitanti, radendo al suolo
Grozny.
19. Partiam partiam "Non sento alcun bisogno di
andare a Nassiriya, sarebbe solo una operazione dimostrativa e
retorica" (26-3-2004). Il 10 aprile Berlusconi va in visita a
Nassiriya.
20. Scontro di civiltà "Noi dobbiamo
essere consapevoli della superiorità della nostra civiltà...
Dobbiamo evitare di mettere le due civiltà, quella islamica e
quella nostra sullo stesso piano... La nostra civiltà deve
estendere a chi è rimasto indietro di almeno 1.400 anni nella
storia i benefici e le conquiste che l'Occidente conosce."
(26-9-2001). Poi di fronte alla richiesta di scuse presentata da una
serie di governi arabi dice al giornale 'Asharq al-Awsat':"Perché
dovrei scusarmi? Per qualche cosa che non ho detto? Non ho detto
nulla di sbagliato, loro (alcuni giornalisti, ndr) mi hanno fatto
dire qualche cosa che non ho detto". (2-10-2001)
21. Armi
sì, armi no "Credo che ormai in Iraq non ci siano più
armi di distruzione di massa" (16-10-2002). "Non ho mai
detto che Saddam non ha armi di distruzione di massa. Dico solo che
ha avuto il tempo di distruggerle o di metterle da qualche altra
parte" (17-10-2002).
22. Guerra senza Onu "Se Saddam
non cede, l'attacco sarà a gennaio e sarebbe inutile una
seconda risoluzione come chiede la Francia, sarebbe un
nonsenso"
(14-9-2002). "Siamo per una risoluzione
dell'Onu che dia termini precisi a Saddam e stabilisca l'intervento
militare se Saddam non dovesse accettare la risoluzione"
(25-9-2002). "Con realismo bisogna dire che non c'è
alternativa alle due risoluzioni dell'Onu, vista la posizione di
Francia, Cina e Russia"
(16-10-2002).
23. L'ordine
regna a Baghdad - 1 "In Iraq c'è l'assoluta volontà
di continuare e c'è anche un certo ottimismo. Nel paese molte
cose vanno bene... Dobbiamo far sapere che le scuole funzionano, che
gli ospedali funzionano, che c'è l'elettricità, che
l'amministrazione comincia a svolgere il suo compito... Il paese
ricomincia a funzionare" (29-10-2003). "La situazione in
Iraq sta migliorando molto" (Cnn Italia, 1-11-2003). "Si
sono fatti molti passi avanti per la normalizzazione dell'Iraq"
(Adnkronos, 5-11-2003). Il 12 novembre vengono uccisi 19 italiani a
Nassiriya.
24. L'ordine regna a Baghdad - 2 " Oggi l'Iraq
è una nazione che sta progredendo verso la democrazia, verso
la normalità. È un paese dove le scuole, gli ospedali,
l'amministrazione pubblica e il governo provvisorio funzionano"
(Ansa, 4-3-2003). Un mese dopo si scatena la battaglia di Nassiriya e
vengono sequestrati decine di occidentali. Un ostaggio italiano viene
assassinato.
25. Ostaggi "Siamo in fiduciosa attesa di
eventi che dovrebbero verificarsi nelle prossime ore"
(20-4-2003). Due giorni dopo, davanti alla mancata liberazione,
invita i componenti del suo governo a "un maggior riserbo".
Il 3 maggio chiede il silenzio stampa.
26. Verifica di governo
"Il chiarimento c'è stato e non serve alcuna verifica.
Quella è roba da vecchia politica" (15-10-2003). La
verifica si trascina per mesi: la risoluzione è rinviata a
dopo le europee.
27. Ok dall'Europa "Ho fatto
un'esposizione sommaria della legge finanziaria e ho trovato
un'ottima accoglienza sia da Prodi sia dal commissario Pedro Solbes"
(10-10-2001). Prodi cade dalle nuvole: "Non ne abbiamo neanche
parlato". Anche Solbes lo smentisce. Berlusconi fa retromarcia:
"Io ho illustrato l'azione del mio governo, Prodi e Solbes mi
hanno ascoltato in silenzio. Ma il club della menzogna della sinistra
mi attribuisce cose mai dette".
28. Riforma della
giustizia "Entro tre mesi presenteremo la riforma della
giustizia al Parlamento" (21-12-2001). Lo ha fatto tre anni
dopo.
29. Fiducia, anzi no "Ho assoluta fiducia nella
Cassazione, fiducia che non è mai mancata. Altra cosa sono
certi pm che vogliono un ruolo particolare e imbastiscono processi
che finiscono nel nulla" (26-1-2003). L'indomani la Cassazione
gli dà torto e non sposta i suoi processi da Milano. Allora il
premier perde la fiducia e tuona contro la "magistratura
golpista".
30. Persecuzione giudiziaria "Le
inchieste sul mio gruppo sono iniziate soltanto dopo il mio impegno
in politica. Prima non avevo mai subito nulla del genere"
(17-6-2003). È vero il contrario: prima nascono le inchieste
sulla Fininvest di Berlusconi, poi Berlusconi scende in campo. La
prima indagine sul Berlusconi imprenditore (per traffico di droga) fu
aperta a Milano nel lontano 1983 e poi archiviata. Nel 1989
Berlusconi viene processato a Venezia per falsa testimonianza sulla
loggia P2: la Corte d'appello ritiene il reato dimostrato, ma estinto
per amnistia. Quanto a Mani pulite ecco cosa scrive il gip di Brescia
Carlo Bianchetti il 15 maggio 2001: "Risulta dall'esame degli
atti che, contrariamente a quanto si desume dalle prospettazioni del
denunciante (Berlusconi, ndr), le iniziative giudiziarie (.) avevano
preceduto e non seguito la decisione di 'scendere in campo'...".
31.
Improrogabili impegni "Un impegno istituzionale improvviso e
improrogabile mi impedisce di essere presente all'interrogatorio"
(al Tribunale di Palermo davanti al quale Berlusconi dovrebbe
testimoniare sulle origini delle sue fortune e sulla presenza del
boss Vittorio Mangano nella villa di Arcore, 11-7-2002). Ma all'ora
indicata per l'audizione il premier passeggia per il Transatlantico
raccontando barzellette ai giornalisti.
32. Sempre assolto
"Sono sempre stato assolto in ogni processo" (19-1-2002).
In realtà, non è stato quasi mai assolto. L'ha fatta
franca grazie ad amnistie, prescrizioni, condoni, depenalizzazioni,
leggi di impunità.
33. Telekom bufala "La vicenda
Telekom Serbia è tutta una tangente" ('Porta a Porta',
22-5-2003). La Procura di Torino appurerà che nessuna tangente
è stata dimostrata nell'affare Telekom Serbia e arresterà
i sedicenti testimoni Marini, Volpe e Romanazzi che ne avevano
parlato.
34. Povertà percepita A 'Porta a Porta': "Il
ceto medio consuma più di prima ed è più ricco
di prima... 800 mila italiani sono usciti dalla soglia di povertà...
c'è stato un arricchimento generale del Paese", che però
"si percepisce più povero" a causa della
disinformazione comunista (11-2-2004). Ma tutti i dati di tutti gli
istituti di rilevamento economico e statistico indicano un
impoverimento del Paese. Secondo l'Eurispes alle già note
2.500.000 famiglie povere (circa 8 milioni di persone), va aggiunto
un altro 10 per cento di nuclei a rischio che in valori assoluti vuol
dire altre 2.400.000 famiglie. Basti pensare - rileva l'Eurispes nel
rapporto 'Italia 2004' - che, nel biennio 2001-2003, la perdita del
potere d'acquisto delle retribuzioni è stata pari al 19,7 per
cento per gli impiegati, al 16 per gli operai, al 15,4 per i
dirigenti e al 13,3 per i quadri.
35. Fascismo buono
"Mussolini non ha mai ucciso nessuno: gli oppositori li mandava
in vacanza al confino" ('The Spectator', 4-9-2003). In realtà
le squadracce del duce uccisero Giacomo Matteotti, mentre Pietro
Gobetti, Giovanni Amendola, Antonio Gramsci, don Minzoni morirono in
seguito alle percosse e ai maltrattamenti.
36. Colpa
dell'alcol Berlusconi smorza l'intervista allo 'Spectator': "Eravamo
alla seconda bottiglia di champagne" (17-9-2003). Gli
intervistatori lo smentiscono: "Abbiamo bevuto solo tè
freddo" (19-9-2003.).
37. Meno sbarchi per tutti "Gli
sbarchi di clandestini sono diminuiti del 247 per cento"
(21-12-2001). A parte l'iperbolicità della cifra (superare il
100 per cento significa inviare gli immigrati residenti in Italia
all'estero), gli sbarchi sono aumentati, anche con episodi
drammatici, sulle coste siciliane. "Durante il 2002",
scrive il Viminale nella relazione sull'attività delle forze
dell'ordine, "si è assistito a un aumento del 23 per
cento del flusso di clandestini diretti alle coste della Sicilia
(5.504 persone sbarcate nel 2001, 18.225 nel 2002)".
38.
San Giuliano 2 "Ricostruiremo San Giuliano di Puglia (rasa al
suolo dal terremoto in Molise, ndr) con gli architetti di Milano 2:
parchi, case moderne e verde pubblico entro due anni"
(4-11-2002). Non si è visto nulla di tutto questo.
39.
Lifting forzato "Io il lifting non lo volevo fare. Sono stato
tirato dentro a farlo. È stata Veronica a spingermi a fare il
lifting" (27-1-2004). Poi Veronica lo smentisce: "Il
lifting è stata un'idea sua".
40. Meno tasse per
tutti "Abbattimento della pressione fiscale" (punto 1
Contratto con gli italiani). Un anno e mezzo dopo il premier ammette
che non esistono i presupposti per mantenere la promessa: "Dobbiamo
fare tutti dei sacrifici, non possiamo prendere in giro i cittadini"
(27-9-2002). Poi però comincerà a ripetere che "la
pressione fiscale è diminuita". L'11 febbraio, a 'Porta a
Porta', parla di "pressione fiscale globale ridotta del 7.5 per
cento". Ma, come scrive sul 'Sole 24 ore' l'economista Fiorella
Padoa Schioppa citando il Sistan (Sistema statistico nazionale), "nel
2003 la nostra pressione fiscale, lungi dall'essere diminuita, è
sensibilmente aumentata (al 42.1 per cento dal 41.7 per cento del
2002, mentre stava al 42.3 nel 2001, al 42.5 nel 2000).
41.
Più sicurezza per tutti "Attuazione del 'Piano per la
difesa dei cittadini e la prevenzione dei crimini' (...) con il
risultato di una forte riduzione del numero di reati rispetto agli
attuali 3 milioni (falso, i reati nel 2000 erano 2.563.000, ndr)"
(punto 2 del Contratto). Il 30 marzo 2004, all''Alieno', Berlusconi
assicura che "i reati da strada sono diminuiti del 40 per
cento", mentre le denunce per tutti i reati "sono calate
del 12 per cento rispetto al 2001". Ma la relazione Ordine e
sicurezza pubblica del 2002, presentata al Parlamento il 6 ottobre
2003 dal ministro dell'Interno, evidenzia che i delitti denunciati
sono saliti del 3.13 per cento, in particolare i furti (+ 0,14), le
rapine (+ 5,12) e i tentati omicidi (+ 6,94). Aumentato anche il
totale dei delitti commessi: 70 mila in più fra il 2001 e il
2002.
42. Furti in casa Secondo i poster elettorali di
Berlusconi sarebbero diminuiti del 17 per cento. In realtà, i
dati dicono che nel 2003, dopo cinque anni di calo, sono aumentati
dell'1,5 per cento rispetto al 2002.
43. Pensioni più
dignitose "Innalzamento delle pensioni minime ad almeno 1
milione di lire al mese" (punto 3 del Contratto). Il 29
settembre 2003 il premier proclama che ormai è cosa fatta
"l'aumento delle pensioni sociali a 516 euro al mese". Non
dice però che destinatari dell'aumento sono una piccola quota
di pensionati, appena il 24 per cento degli aventi diritto (1 milione
e 700 milasu 9 milioni).
44. Più cemento per tutti Nei
manifesti preelettorali Berlusconi esagera:
"Grandi opere
attivate per 93 mila miliardi di lire". A oggi ne sono state
finanziate per appena 9,8 miliardi di euro. I soli cantieri aperti
fra le opere previste dalla legge sono quelli per la terza corsia su
18 km del raccordo anulare di Roma e per un lotto di 28 km della
Salerno-Reggio Calabria. Il resto è posa di prime pietre e
seconde pietre, inaugurando opere avviate da precedenti governi
(grottesca la quarta inaugurazione della variante di valico in
Toscana, avviata nel '96 dal ministro Di Pietro).
'
Allora?
Molti matrimoni non sopravvivono grazie a qualche innocente bugia?
Non è meglio una bugia pietosa piuttosto che una verità
brutalmente franca? Un bugiardo non dimostra più fantasia di
un onesto noioso? L'Espresso così dimostra soltanto che il
Libertador è un manager, un vero imprenditore capace ed
umano!)
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