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DLI |
Il
testo lo trovate in
http://www.beniculturali.it/download/DL_Cinema_PCM12032004.pdf
.
I commenti sul novello parto del geniale Urbani li trovate,
invece, dappertutto:
Paolo Nuti (presidente dell'Aiip,
Associazione Italiana Internet Provider): "Un pasticcio.[...]
Noi provider non abbiamo nessuna intenzione di proteggere la
pirateria, ma qui ci viene assegnato un ruolo di istruzione
dell'accusa che non ci appartiene, soprattutto da un punto di vista
costituzionale.[...] Stando così le cose la nostra unica
opzione per non incorrere in illecito sarebbe staccare la spina.[...]
Peraltro, così com'è, il decreto è inattuabile.
In via teorica il provider può individuare senza difficoltà
i pirati ma, a parte l'onere economico dell'operazione, agirebbe in
violazione della privacy e della Costituzione. Una situazione da Cina
popolare."
Dall'Alcei (Associazione per la Libertà
nella Comunicazione Elettronica e Interattiva): "L'ennesima
legge papocchio, inutile, inefficace e pericolosa.[...] Instaura
qualcosa che somiglia molto a uno 'stato di polizia', con la
persecuzione delle intenzioni, l'obbligo di delazione, la violazione
della vita e della comunicazione.".
Poi Federico Motta
(presidente dell'Aie, Associazione Italiana Editori): "Urbani è
solo il ministro del cinema? Noi a quale ministro dobbiamo chiedere
aiuto per la tutela del nostro diritto d'autore?".
Ma anche
Franco Asciutti (senatore di Forza Italia): "Ci troviamo a
chiudere un provvidemento con un articolo, il primo, che è
deleterio per il Paese.[...] Non abbiamo risolto i problemi perché
non c'è tempo di rimandare il decreto alla Camera.".
E,
dall'opposizione, Fiorello Cortiana (senatore verde... un venusiano,
insomma): "Il decreto contro la pirateria è sbagliato nel
metodo e nel merito. Oggi finalmente abbiamo convinto anche il
ministro Urbani, che in aula si è impegnato a presentare le
necessarie correzioni. Abbiamo vinto una prima tappa, ma il nostro
intento è vincere la corsa contro l'ignoranza sui temi di
Internet e della società dell'Informazione.".
Ma
tant'è... la legge è passata. Con quella frasetta ("per
trarne profitto") che, secondo molte interpretazioni di
giurisprudenza, prevede la condanna per tutti, a causa dello scambio
di file... perché chi invia/riceve i file lo fa per ottenere
un risultato, e, se il risultato non è profittevole (anche non
economicamente), perché scambiarli?
Sosteniamo comunque
il nostro Ministro: boicottiamo il Netstrike previsto per fine mese!
Forza Urbani, Forza Nuovo e Radioso Governo, Forza Mediolanum e
colossi cinematografici!
Stay,
&rea
P.S.(Riporto fedelmente il testo di
un'e-mail che circola in questi giorni:
"Netstrike (Girotondo
telematico) contro il sito del Ministro Urbani (www.beniculturali.it)
IL 31 MAGGIO, SE NON VERRA' MODIFICATO IL DECRETO URBANI
L'altro giorno è stato approvato (in tutta fretta) il
decreto legge Urbani in Senato.
Questi i due punti sui quali non
siamo d'accordo:
1) A fronte di un abbassamento della sanzione
amministrativa per chi scarica file (da 1500 a 154 euro) è
comparso il penale (4 anni di reclusione) per chi "trae
profitto" dai file illegali (ossia tutti coloro che non hanno la
copia originale di ciò che viene scaricato, cioè
tutti).
2) Rifacendosi ad una legge del 1939, chiunque
gestisca siti (anche amatoriali) deve avere 2 copie di ciò che
pubblica depositate a Roma e Firenze (verrà precisato meglio
dove, successivamente). E' logico che così la maggioranza dei
siti amatoriali e di associazioni, organizzazioni di volontariato,
pagine personali, dovranno chiudere. La rete sarà riservata ai
siti superprofessionali che potranno fare il bello ed il cattivo
tempo. Si bloccherà la libera circolazione di notizie.
Anche
noi, come molti altri, ci rifaciamo all'articolo 3 della nostra
Costituzione, che afferma: ""E` compito della Repubblica
rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando
di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono
il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di
tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale
del Paese." e chiediamo che venga rispettato.
PER QUESTI
MOTIVI ABBIAMO ORGANIZZATO UN GIROTONDO TELEMATICO (NETSTRIKE) PER
LUNEDI' 31 MAGGIO 2004 DALLE 15 ALLE 15.45 NEL CASO IN CUI PRIMA IL
DECRETO NON VENGA MODIFICATO
Con questa azione (simbolica e
nonviolenta) INVITIAMO TUTTI I CITTADINI (nel caso in cui prima non
venga cambiato) A COLLEGARSI CONTEMPORANEAMENTE
AL SITO
www.beniculturali.it
dalle 15 alle 15.45 di lunedì 31 maggio, per dare voce alla
nostra protesta: non accetteremo che questo decreto impedisca la
libera circolazione delle idee e penalizzi la libertà e
l'eguaglianza dei cittadini
COSA PUOI FARE?
Prima del
31 maggio: diffondere il più possibile l'iniziativa
Spedendo
questa e-mail ad amici, parenti e conoscenti ANCHE ALL'ESTERO!!!
Raccogliendo adesioni (da spedire a
[email protected]),
gruppi,
associazioni, partiti e individuali.
Diffondendo il banner ed il
suo collegamento che puoi trovare a www.bobi2001.it
Scaricando e diffondendo il volantino: VAI A
www.bobi2001.it/netstrikeurbani.rtf
Se PRIMA il decreto non verrà modificato, il 31
MAGGIO dalle 15.00 alle 15.45: collegati e fai collegare più
gente possibile al sito www.beniculturali.it
PIU' SAREMO E PIU' LA PROTESTA RAGGIUNGERA' LA SUA
EFFICACIA!!!!
FAI CIRCOLARE QUESTA MAIL IL PIU'
POSSIBILE!
Gianfranco Mascia [email protected]
Bobi2001: www.bobi2001.it
"
Mi raccomando: boicottate il netstrike!)
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