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dli |
Se
io do una cosa a te, tu poi dai una cosa a me: la vera politica è
tutta qua, mica sciocchi ideali e stupidi interessi del
popolaccio!
Alessandro Cè (capogruppo dei Nobili Nordisti):
"Berlusconi ha fatto una forzatura nei confronti dei lavoratori
del nord. Aderiamo al voto solo perché ci viene garantito il
federalismo da Berlusconi e a settembre gli chiederemo di mantenere
fede a questo impegno".
Di che cosa parliamo? Ma della
fiducia sulla riforma pensionistica!
Il testo di legge, sul
quale il pio Bondi spende parole di pace, dal fronte sindacale
(Morena Piccinini, segretaria confederale della Cgil) viene
fortemente criticato: "Per noi il voto di fiducia non chiude la
vicenda. Ci batteremo contro tutte le brutture della delega. [...]
Questa delega è una mascalzonata. Dietro alla delega non cè
alcun intento riformatore ma solo la pura e semplice volontà,
manifestata fin dal primo momento da questo Governo, di distruggere
tutto quello che è stato fatto in passato con la
partecipazione del sindacato confederale.[...] Non avendo alcun
argomento valido per confutare la sostenibilità sociale ed
economica delle riforme degli anni 90, ricorrono alle menzogne,
compresa quella dellon. Bondi quando dichiara che sul 90% delle
questioni è stato raggiunto laccordo con i sindacati.
Tra le tante menzogne di questi mesi, la più odiosa è
quella che strumentalizza i giovani, sostenendo che questa delega
crea nuove prospettive pensionistiche per le giovani generazioni
dimenticate dal sindacato. Niente di più falso: proprio per i
giovani, per i precari, per chi ha lavori più discontinui, non
solo non viene prevista nessuna tutela a sostegno del reddito e della
discontinuità previdenziale, come chiesto dal sindacato, ma
viene addirittura previsto un percorso a ostacoli e un irrigidimento
delle possibilità di accedere al pensionamento, di fatto
obbligandoli al pensionamento solo a 65 anni, sempre ammesso che
rimanga questa soglia di età.[...] Intanto la lobby delle
assicurazioni, Mediolanum in testa e in barba al conflitto
dinteressi in capo al Presidente del Consiglio, brinda alle
decisioni del governo e si prepara a dettargli le regole attuative in
materia di previdenza complementare per mettere le mani con facilità
sul TFR dei lavoratori. E nellimporre una legge assurda con il
voto di fiducia, il Governo si vuole tenere le mani libere per
manomettere ulteriormente il sistema delle tutele con i tanti decreti
attuativi a cui la delega demanda. Già il ministro Maroni ha
manifestato le sue intenzioni e cioè utilizzare la redazione
del testo unico commissionato dalla delega con margini amplissimi per
intervenire sulle modalità di calcolo delle pensioni per i
pubblici dipendenti. Questo è solo un esempio della sostanza
dei prossimi mesi: ciò che non hanno avuto il coraggio di
inserire nel testo originario della delega (troppo anche per loro) si
riservano di inserirlo a poco a poco nei decreti attuativi, magari
sostenendo ancora una volta di averlo fatto con il coinvolgimento dei
sindacati. Gli fa eco il neo-ministro Siniscalco, nuovo nella persona
ma non nella politica che esprime, che nella presentazione del DPEF
identifica la materia previdenziale come terreno di intervento con
tagli, ancora da definire, fin dal prossimo anno per raggranellare
parte dei 24 miliardi di euro, sempre a carico dei soliti noti. Ma
non avevano sostenuto che con la delega ogni problema era risolto e
che sarebbe stato sufficiente produrre risparmi solo dal 2008 in
poi?[...] essuno di loro si illuda: la partita non è chiusa
con il voto di fiducia, non avranno le mani libere sui decreti
delegati, ci batteremo giorno per giorno contro tutte le brutture
della delega e faremo in modo che tutti i lavoratori, tutti i
pensionati, tutti i giovani ricordino e contrastino in ogni momento
questo disegno di distruzione dei loro diritti fino a quando questi
provvedimenti non saranno radicalmente modificati.".
Insomma...
dopo una lunga battaglia nella Camera (con l'ennesima fiducia), ci
prepariamo ad un ennesimo autunno caldo, con questi rompiscatole di
rossi!
Stay!
&rea
P.S.(...ed
intanto, mentre l'inflazione viaggia sempre attorno al 2,3% anziché
attestarsi, come dovrebbe fare per rispetto ai voleri
dell'Unto, all'1,6% - Istat: spesa media mensile famigliare 2003 di
2.313 euro, ovvero 119 euro in più rispetto al 2004, con un
incremento del 5,4% -, quel geniaccio di Lunardi si inventa il
pedaggio, da versare all'ANAS, per l'utilizzo delle strade statali:
"Ci sono resistenze ma i cittadini reagiranno bene". Oddio,
adesso comincio ad avere qualche dubbio,
sinceramente...)
P.P.S.(seguitano i brani tratti dalla pagina
terrorista
<https://www.espressonline.it/eol/free/jsp/detail.jsp?m1s=null&m2s=a&idCategory=4791&idContent=515677>
:
"
16. Piduista col trucco "Essere piduista non è
un titolo di demerito" (Telelombardia 6-3-2000). "Neanch'io
vorrei un piduista al governo. Ma io non mi considero legato alla P2.
Mi hanno dato la tessera, ma io l'ho rispedita indietro"
(8-3-1994). Berlusconi non rispedì la sua tessera a Licio
Gelli, ma anzi versò regolarmente la quota d'iscrizione.
")
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