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Per
fortuna siamo in Italia... Certe situazioni strane qui non
succederebbero mai!
"Thailandia: corte costituzionale
respinge richiesta di indagini su Thaksin.
La corte costituzionale
della Thailandia ha respinto la richiesta di avviare delle indagini
sul premier Thaksin Shinawatra. La petizione è stata inoltrata
da 28 senatori, che accusano Thaksin di controllare ancora il suo
impero finanziario, dal quale il primo ministro si è
ufficialmente distaccato prima di entrare in carica. I parlamentari,
inoltre, accusano il magnate di aver favorito le sue aziende con dei
provvedimenti ad hoc. Ma la corte ha ritenuto che non ci fossero
elementi sufficienti per giustificare l'avvio delle indagini, che
avrebbero potuto costringere Thaksin alle dimissioni." da THE
BOSTON GLOBE, Stati Uniti, <http://www.boston.com>
.
Un primo ministro che si è ufficialmente distaccato
dal proprio impero finanziario prima di entrare in carica e poi
invece favorisce le sue aziende con dei provvedimenti ad hoc? Volete
invece mettere il Nostro? Puro come l'acqua di fonte!
E
pensare che hanno avuto il coraggio di mandare Lui a giudizio per
corruzione, a pochi giorni dalle elezioni...
Tutto nasce per
colpa di un'idiozia commessa da tal David Mills, avvocato inglese del
Nostro (consulente Fininvest ed ideatore del comparto riservato
estero delle aziende di cui il Nostro è - re - nudo
proprietario): il 2 febbraio 2004 scrive ai suoi commercialisti
(studio «Rawlinson&Hunter»), per difendersi da una
denuncia del fisco inglese a proposito di una parcella professionale
di 600.000 dollari non denunciata nel 1997, che aveva intascato un
grosso assegno come "gift" (regalo) da Carlo Bernasconi
(deceduto dirigente Fininvest e cugino dell'Unto) a nome del
Libertador (a compenso di "tricky corners", di simpatiche
invenzioni, di deposizioni in tribunali italiani).
Ora, noi
siamo abituati a chi si gloria in sede processuale di non pagare le
tasse (ad esempio, vedi il Beato Previti,
<http://www.ilportoritrovato.net/html/DLI725.html>
), ma si può scrivere una cosa del genere? I commercialisti
hanno consegnato la lettera agli inquirenti inglesi, è partita
un'inchiesta (anche sabato hanno perquisito la casa di Mills), e,
alla fine, persino i magistrati italiani (maledette rogatorie) ne
sono venuti in possesso di una copia.
A novembre questo genio
ritratta; l'avvocato italiano del pollo d'albione Federico Cecconi
riferisce che "Mills ha dato in modo estremamente preciso e
circostanziato contezza della situazione: in nessun modo i 600 mila
dollari riguardano Silvio Berlusconi o soggetti riconducibili in
qualche modo al gruppo di Berlusconi"... I soldi sono
riconducibili ad altri grossi clienti italiani, tra questi anche
Flavio Briatore. Interrogati, con dovizia di prove e particolari,
tutti questi ultimi smentiscono quella bella fava d'inglese. Non
rimane che quella chiarissima, pesantissima lettera... E la
corruzione?
Vediamo un po'... In quali casi potrebbe aver
fatto "tricky corners" questo frescaccione? Nel periodo
esatto nel quale Mills riceve i soldoni, era intervistato in due
processi contro il Libertador!
Dall'atto notificato ieri dai
pm Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale: "Deponendo Mills in
qualità di testimone nei processi "Arces + altri" e
"All Iberian", accettava la promessa e successivamente
riceveva da Carlo Bernasconi, a seguito di disposizione di Silvio
Berlusconi, la somma di 600mila dollari, investita dallo steso Mills
in unità del fond Giano Capital e l'anno successivo
reinvestita nel Torrey Global Offshore Fund, per compiere atti
contrari ai doveri d'ufficio di testimone: come in effetti faceva
affermando il falso e tacendo in tutto o in parte ciò che era
a sua conoscenza in ordine al ruolo di Silvio Berlusconi nella
struttura di società offshore creata dallo stesso Mills,
struttura fuori bilancio utilizzata nel corso del tempo per attività
illegali e operazioni riservate del gruppo Fininvest.[...] Ometteva
di dichiarare quanto a sua conoscenza in ordine alla proprietà
e al controllo delle società offshore del Fininvest B group e
di conseguenza non rivelava che delle stesse erano beneficiari Silvio
Berlusconi, Carlo Bernasconi e Livio Gironi, e che il controllo sulle
stesse era esercitato da fiduciari della famiglia Berlusconi.[...]
Ometteva di riferire la circostanza del colloquio telefonico
intercorso nella notte del 24 novembre 1995 con Silvio Berlusconi in
ordine alla società All Iberian e al finanziamento da 10
miliardi di lire erogato tramite All Iberian a Bettino
Craxi".
Eccheppalle! Ma proprio prima delle elezioni? Ma
proprio dopo la chiusura della legislazione? Ed ora? Che tappo ci si
potrà mettere?
Questi si, che sono problemi!
Questi
sono i veri problemi, mica il saldo del commercio Italia-estero, che
nel 2005 ha toccato un record negativo di ben 10.368 milioni di euro
(circa 20 mila miliardi delle vecchie lire), risultato mai eguagliato
dai lontanissimi anni '80 (dati Istat). Istat, nido bolscevico... "La
sinistra dice che va tutto male. Lasciamola perdere." (vedi
<http://www.ilportoritrovato.net/html/dli1742.html>
)!!!
So long &rea
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