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Ormai
ne siamo dentro fino al collo.
Ma tutti i mali forse non verranno
per nuocere: probabilmente, grazie al
mandato di cattura UE,
potremo fare quelle piccole modifichine alla
Costituzione che
preluderanno ad almeno altri 20 anni di Radioso Governo.
Piccolo
riassunto: a Laeken i Nostri non ci fanno una bella figura, perché
il
Gran Marmittaro di Corte Castelli boccia una scelta degli altri 14
Paesi
(comunisti), e questi ultimi minacciano di lasciarci ai
bordi della
Giustizia.
In Italia molti, con fair play,
rispondono "ma chi se ne frega"? Con le
parole del
Nobile Nordista (sempre alla manifestazione in piazza contro
l'Europa
e gli immigrati): "Non sarò certo io a consegnare
l'operaio della
Bovisa a Forcolandia, magari ad una Forcolandia
comunista!"
Ma il prode Libertador arriva e dice: "Ci
adegueremo entro il 2004, purché
riusciamo a fare quelle
modifiche alla Costituzione che ci permettano di
applicare il
mandato di cattura UE".
Questo il testo ufficiale e
risolutivo diffuso dopo la riunione col premier
belga Verhofstadt:
"Per dare esecuzione alla Decisione Quadro sul mandato
di
cattura Europeo, il governo italiano dovrà avviare le
procedure di diritto
interno per rendere la Decisione Quadro
stessa compatibile con i principi
supremi dell'ordinamento
costituzionale in tema di diritti fondamentali, e
per avvicinare
il suo sistema giudiziario ed ordinamentale ai modelli
europei,
NEL RISPETTO DEI PRINCIPI COSTITUZIONALI". La prima mossa è
stata
quella, effettuata dall'ambasciatore italiano Vattani, di
"dimenticarsi" di
leggere le ultime cinque paroline,
così che NON SONO STATE NEPPURE RIPORTATE
NEL TESTO
DEFINITIVO, emesso dal Coreper per Laeken.
Vediamo gli articoli
che potrebbero quindi essere modificati.
Articolo 13: "La
libertà è inviolabile e non è ammessa alcuna
forma di
detenzione se non per atto motivato dell'autorità
giudiziaria". Potrebbe già
andare bene così, se
non fosse che c'è quel maledetto giudice spagnolo che
ce
l'ha col Libertador...
Articolo 26: "L'estradizione del
cittadino può essere consentita soltanto
ove sia
espressamente prevista dalle convenzioni internazionali. Non può
in
alcun caso essere ammessa per reati politici.". Dice già
tutto! Più motivi
politici di così! In questa
forcolandia rossa non aspetterebbero altro, per
acchiappare il
nostro Previti, il Libertador, eccetera: li torturerebbero,
sarebbero
condannati senza processo o per motivi di parentela (es:
il
Libertador perché ha per fratello Paolo, così
come Abele e Caino), e li
perseguiterebbero con pratiche
"discriminatorie, crudeli, disumane o
degradanti".
Articolo 111: "Tutti i provvedimenti giurisdizionali devono
essere motivati.
Contro le sentenze e i provvedimenti sulla
libertà personale è sempre
ammesso ricorso in
Cassazione." Anche qui sembra tutto a posto: bisogna
vedere
se le motivazioni contro i Nostri si riescono a "far saltare"
o meno
con la leggina delle "rogatorie
internazionali"...
Quindi? Non basterebbe ritoccare
l'articolo 26 a proposito
dell'estradizione? No, il nostro
geniaccio dice che si deve, innanzi tutto,
1) dividere le carriere
tra magistrati inquirenti e giudicanti (e qui
bisognerebbe
convincere anche qualcun altro dei 14 Paesi membri UE) e
2)
attribuire al Parlamento il potere di indicare le priorità
nell'esercizio
dell'azione penale!!!!!!!!!!!!
E chi non è
d'accordo (allontanandoci dall'Europa!) peste lo colga!
Adesso
però bisogna che Santa Moratti elimini (anche fisicamente, se
lo
reputa necessario...) 130-140 giuristi delle Università
di (in ordine
alfabetico) Bari, Bologna, Brescia, Cagliari,
Camerino, Catania, Ferrara,
Firenze, Foggia, Genova, Insubria,
Lecce, Napoli, Macerata, Milano (Bicocca,
Bocconi, Cattolica e
Statale), Modena, Reggio Emilia, Padova, Palermo,
Parma, Piemonte
(Occidentale ed Orientale), Pisa, Roma (Sapienza e Tre),
Siena,
Torino (Politecnico e Statale), Trento, Trieste, Urbino e Verona,
che
hanno redatto un manifesto (e già la parola "manifesto"
dice tutto...) in
questi termini "[...] Il Senato della
Repubblica, con la mozione approvata a
maggioranza il 5.12.2001 ha
sottoposto a violente critiche alcuni
provvedimenti giudiziari
relativi a processi penali in corso, qualificandoli
come errati
nel merito, eversivi del corretto esercizio delle
funzioni
giurisdizionali e lesivi delle prerogative del
legislatore; il tutto nel
quadro di gravissime accuse rivolte a
singoli magistrati che avrebbero
tentato e tenterebbero tuttora di
interferire nella vita politica del Paese.
Questo intervento
costituisce un grave attentato di intimidazione perché
contiene
un giudizio di merito su provvedimento giurisdizionali
ancora
sottoposti agli ordinari mezzi di impugnazione e come tale
attenta alla
libertà dei giudici negli attuali e successivi
gradi di giudizio: al punto
da creare un conflitto di attribuzioni
tra poteri dello Stato [...]".
Ecco ancora il problema del
"conflitto"! Basterà quindi modificare
la
Costituzione, dicendo che ogni potere è in mano al
Presidente Libertador,
eletto magari mediaticamente, e tutto si
risolve.
E non sentiremo più frasi come quelle di Anna
Finocchiaro, responsabile
Giustizia dei Ds: "Disporre come è
avvenuto nel processo Sme-Ariosto che il
giudice Brambilla, per il
quale era stato disposto che mantenesse il suo
incarico fino alla
conclusione del processo, prenda invece immediatamente
possesso
del nuovo incarico, significa affossare quel processo".
Stay
proud
&REA
SHINTSHA
QINA QUNGEL'ISIBINDI (cambiati profondamente e prendi coraggio)
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