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&REA 483° Giorno

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(Dopo Liberazione Italia)

Paolo Nerozzi (segretario confederale della Cgil)...


Paolo Nerozzi (segretario confederale della Cgil): "Le cifre previste nel
Dpef sono un inganno a danno dei lavoratori dipendenti. Non ammettere che
queste cifre sono irrealizzabili, a partire dall'inflazione programmata
dimostra che il Governo scientemente inganna il mondo del lavoro e chi ha
firmato il Patto per l'Italia. Tra l'altro, restare fermi all'1,4% dimostra
che l'unico referente sociale del Governo è la Confindustria".

Pierpaolo Baretta (segretario confederale della Cisl): "La politica dei
redditi prevede che il tasso di inflazione programmata si concerti con le
parti sociali. Noi l'1,4% non l'abbiamo concertato. Il Governo sbaglia a
intestardirsi su quella cifra. Non è realizzabile. E prima comunque il
Governo dovrebbe puntare a tenere sotto controllo i prezzi. Quanto al
recupero del divario tra inflazione programmata e reale, andrà chiesto il
differenziale integrale perchè è chiaro che l'aumento dei prezzi è tutto interno".

Adriano Musi (segretario generale aggiunto della Uil): "Il Governo ha deciso
il tasso di inflazione programmata in modo unilaterale e noi in modo
unilaterale faremo le piattaforme per il rinnovo dei contratti. Il
riferimento per noi è l'inflazione tendenziale europea ovvero l'1,9%. L'1,4%
è irrealizzabile. Non possiamo scommettere sulla perdita del potere
d'acquisto dei salari. E' un atteggiamento poco lungimirante anche da parte
delle imprese che così rischiano di produrre per i magazzini più che per i consumi".

Renata Polverini (vice segretario generale Ugl: anche i nostri!): "Un
Governo serio non può confondere lucciole per lanterne. Gli aumenti dei
prezzi mettono in luce l'irrealizzabilità di una previsione di un'inflazione all'1,4%".

Ed adesso? La Cgil l'abbiamo buttata fuori dai tavoli di concertazione, ma
come faremo con l'unità ritrovata dei sindacati? Come faremo con questa
sinistra "distruttiva e catastrofista", dalle parole del'Unto? Comunque,
Celoduro Bobo insiste sul fatto che per il 2003 "deve restare quella
programmata". Vabbè, vorrà dire che, anche stavolta, qualcosa la
inventeremo... Qualcosa uscirà dalla fervida mente del Libertador!

D'altronde, il suddetto Libertador è riuscito a dare delle cifre
immaginarie, al meeteng di Rimini, che non mettono in dubbio la sua capacità
inventiva: "diminuzione del 12 per cento dei reati", ad esempio, e "cantieri
per 27 miliardi di euro già al lavoro", nonostante "una serie di accadimenti
negativi e un'opposizione distruttiva e catastrofista"
(in effetti, tutti i governi precedenti avevano trovato un'età dell'oro - fiumi di latte e miele,
pecore che dormivano con i lupi - che in questi tempi di maggioranze
assolute non è assolutamente ritrovabile, soprattutto col famoso buco,
negato dal covo bolscevico della Corte dei Conti,
<https://www.ilportoritrovato.net/html/dli166.html>, e dal gruppo eversivo
rosso FMI, <https://www.ilportoritrovato.net/html/dli84.html>, ma prontamente ripreso dal Nostro).


L'importante è centrare l'obbiettivo primario:

"la nostra prima finalità era quella di non lasciare che il Paese cadesse nelle
mani di una sinistra che non si può ancora definire democratica".


Per fortuna che è sceso in campo Lui, l'Unto dal Signore, il fratello P2 tessera
numero 1816, fascicolo 625, data di iniziazione 26 gennaio 1978 (dall'elenco
alfabetico dei nomi di 962 presunti iscritti alla  "Loggia P2" della
massoneria sequestrato il 17 marzo 1981 a Licio Gelli, distribuito dalla
presidenza del Consiglio il 21 maggio 1981), l'eroe dell'Impresa, il
Libertador d'Italia. Ave, o Cesare!
Stay free, &rea

P.S.(A proposito delle referenze P2 riportate sopra, la relazione della
Commissione parlamentare d'inchiesta, consegnata  ai residenti della Camera e del Senato

il 12 luglio 1984,  afferma che:
"le liste sequestrate a Castiglion Fibocchi sono da considerare:
a)  autentiche:  in quanto documento rappresentativo dell'organizzazione
massonica denominata Loggia P2 considerata  nel suo aspetto soggettivo;
b) attendibili:  in quanto sotto il profilo dei contenuti, è dato rinvenire
numerosi e concordanti riscontri relativi ai dati contenuti nel reperto".)


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