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N.N., durante la discussione della finanziaria: "La riforma delle pensioni? Ci andrei cauto perché Roma ladrona vuole i soldi del Nord.[...] Vedremo i partiti di Roma, due dei quali sono nella maggioranza, tornare a caccia dei soldi del Nord per tenere viva la vecchia pratica assistenzialista.[...] Dare soldi ai falsi invalidi del Sud ammantando la cosa, come fa la Confindustria, di finalità false.[...] La Confindustria sta a Roma e come tutto quello che sta a Roma è negativo per il nord".
Lo stratega D'Amato (Confindustria): "Non credo che una riforma che rinvia alla prossima legislatura i suoi effetti sia sufficiente a darle quel carattere strutturale che è necessario.[...] La delega Maroni era nella prima finanziaria Berlusconi, siamo alla terza: e gli incentivi, che si collegavano ad altri strumenti che si sono persi per strada, che allora sembravano una scommessa su cui puntare, oggi appaiono assolutamente insufficienti.".
Dossier Confindustria: "La manovra correttiva necessaria per portare nel 2004 l'indebitamento al 2,8% del Pil viene valutata in 16 mld di euro. Ma la revisione del quadro macroeconomico 2003-2004 potrebbe portare a un peggioramento del disavanzo tendenziale 2004 e ad un aumento delle dimensioni della manovra correttiva.[...] Occorre iniziare il risanamento tagliando la spesa corrente, evitando di comprimere la spesa per investimenti che va, anzi, incentivata per il suo ruolo propulsore sulla crescita economica.". E via discorrendo su cose come reintroduzione di ticket sanitari e revisioni delle retribuzioni, soprattutto per la Pubblica Amministrazione.
Tutto questo mentre l'Istat ha comunicato la seconda crescita negativa trimestrale dell'anno: di nuovo indice di crescita -0,1 per cento. Stagnazione? Recessione?
Insomma tutto ciò è proprio noioso. Il Libertador aveva fatto delle promesse (vedi il "Contratto con gli Italiani", ad es. https://www.la-politica.net/contratto.htm ) di tagli fiscali, crescite, eccetera, ed invece l'economia statale si rifiuta di crescere. Lui, che aveva creato dal nulla un impero! È per questo che ci racconta: "Io sono estraneo alla politica anche se questo non significa essere anti-politico.[...] Significa piuttosto che ho dei comportamenti che sono estranei alla politica [...] Continuo ad essere me stesso.[...] Io non sono un politico.". Un politico s'annoia troppo ed è troppo noioso... come quelli di sinistra. Evviva la fantasia al potere! Evviva l'allegra gestione dello Stato di questo Nuovo e Radioso Governo!
Stay up! &rea
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