BIBLIOTECA | | EDICOLA | | TEATRO | | CINEMA | | IL MUSEO | | Il BAR DI MOE | | LA CASA DELLA MUSICA | | LA STANZA DELLE MANIFESTAZIONI | | | NOSTRI LUOGHI | | ARSENALE | | L'OSTERIA | | LA GATTERIA | | IL PORTO DEI RAGAZZI |


ENNIA CORTESE

NOSFERATU: UNA SINFONIA DELL’ORRORE (1922)
(Nosferatu, eine Symphonie des Grauens)



FRIEDRICH WILHEM MURNAU

NOSFERATU: UNA SINFONIA DELL’ORRORE (1922)








Regia: Friedrich Wilhelm Murnau

Anno: 1922 Durata: 1 h. 34’ Produzione: Germania

Sceneggiatura: Henrik Galeen
Tratto da: "Dracula" di Bram Stoker

Interpreti:
Max Schreck (Graf Orlok "Nosferatu")
Alexander Granach (Knock)
Gustav Botz (Dr. Sievers)
Gustav von Wangenheim (Thomas Hutter)
Musiche: Hans Erdmann
Peter Schirmann
Timothy Howard

Fotografia: Gunther Krampf
Fritz Arno Wagner
Scenografie: Albin Grau

Siamo a Brema, in Germania. Harker è impiegato presso un’agenzia immobiliare il cui titolare, il signor Renfield, è una persona assai strana. Per lavoro deve partire per la Transilvania dove un ricco signore, il conte Dracula (Nosferatu), è interessato ad acquistare una casa. La giovane moglie Nina, di cui è innamoratissimo, sembra presa da strani timori.

Dopo un lungo viaggio il giovane arriva nei pressi del castello del conte ma, prima di giungervi, si ferma in una locanda per rifocillarsi. Conosciuta la meta del viaggio, oste e avventori si fanno seri e preoccupati e consigliano Harker di fermarsi per la notte e riprendere il viaggio il mattino seguente. L’indomani il giovane riparte con una carrozza che lo porta fino ad un certo punto del tragitto, dopo di che viene lasciato proseguire il viaggio da solo. Si incammina e uno strano individuo che conduce una carrozza lo raccoglie e lo accompagna presso il castello del conte.

Entra, ed è ormai notte, ed il conte in persona lo accoglie, solo, senza la servitù, già ritiratasi vista l’ora. Uno strano brivido invade Harker, che riprende comunque il suo buon umore davanti ad una tavola imbandita. Durante la cena, affettando il pane, si taglia però un dito ed il conte si precipita a succhiargli la ferita. Il giovane si ritrae spaventato, poi, stanco e perplesso, si corica per la notte. Al mattino si sveglia e guardandosi allo specchio scopre di avere due punture sul collo che imputa a insetti. Il giorno dopo Harker non incontra il conte fino a sera, quando finalmente può parlare di affari.

Casualmente Nosferatu vede un medaglione con la foto di Nina e, colpito dalla sua bellezza, si affretta a concludere l’affare per potersi trasferire nella casa, proprio vicino a lei. Nel frattempo Harker comincia ad avere dei sospetti: il conte si comporta in modo strano. Una grande inquietudine si impadronisce del giovane, inquietudine che si fa terrore quando scopre, durante un’ispezione diurna, che il conte dorme in una bara. Inoltre, la lettura di un libro che aveva portato con sé, lo mette a conoscenza delle strane storie che si vanno raccontando sui vampiri, della loro necessità di nutrirsi di sangue, del loro vivere solo con il buio. Un’altra notte deve passare al castello, ed è la peggiore di tutte…..L’indomani si ritrova chiuso nella sua stanza, vede il conte caricare su un carro strane casse piene di terra, coricarsi dentro una di queste e partire. Si sente impazzire e fugge, legando strisce di lenzuola e calandosi dalla finestra. Sfinito e terrorizzato, sviene. Nel frattempo Nina è in preda a continue crisi: sente che il marito è in pericolo e sente che qualcosa incombe su di lei.

La nave su cui viaggia Nosferatu viene intanto colpita da lutti: i marinai, uno dopo l’altro, muoiono. Rimangono solo il capitano e il suo vice. Quest’ultimo decide di controllare sottocoperta il carico che stanno trasportando e scopre che dalle casse escono topi: è la peste che ha ucciso i marinai e che ucciderà anche loro! Il vascello arriva a Brema con il suo carico di morte, e a Brema arriva la peste.

Harker, intanto, viene soccorso e curato da alcuni abitanti del luogo. Appena riprese le forze riprende il viaggio di ritorno, accompagnato da una grande disperazione. Arriva, finalmente, ad abbracciare la giovane sposa, ma la peste incombe a Brema. Tra il bagaglio del marito Nina trova il libro che parla dei vampiri: viene a conoscenza così dei motivi della peste, del vampiro e di come sia possibile allontanare per sempre questo orrore: solo una donna, pura di cuore, che tenga presso di sé il vampiro fino al canto del gallo potrà liberare la città. E Nina decide di sacrificarsi. Allontana con un pretesto il marito e poi attira il vampiro, che arriva, ombra maligna e incombente. Il canto del gallo lo troverà ancora lì, a succhiare il sangue della donna. Sarà troppo tardi: la luce del sole lo dissolverà. E con lui se ne andrà anche la vita di Nina.

| MOTORI DI RICERCA | UFFICIO INFORMAZIONI | LA POSTA | CHAT | SMS gratis | LINK TO LINK!
| LA CAPITANERIA DEL PORTO | Mailing List | Forum | Newsletter | Il libro degli ospiti | ARCHIVIO |
LA POESIA DEL FARO|