Mai citare lo
tsunami, per rispetto di quellonda assassina e dei suoi
morti, ma unalluvione di fango, di cattivi pensieri, di
pessima educazione, di interessi privati, di volgarità o
di parole senza senso ha sommerso anche noi o questa povera
Italia, malata, come descrive il titolo dellultimo libro di
Giorgio Bocca, LItalia lè malada
(Feltrinelli, pagine 144, 14 euro), citando una canzone che
risale ai tempi di fine Ottocento, delle rivolte contadine, tra
Mantova e Rovigo, una canzone che intonava: LItalia
lè malada/ e Lenino lè il
dottore/ e per far guarire lItalia/ ci vuole rivoluzion.
Caro Bocca,
questo libro è unaltra tappa di un racconto che va
scrivendo da anni sulla progressiva rovina di questo paese. La
condanna di Berlusconi è senza appello?
Non
cè questione che mi possa trovare daccordo con
lui. Lho conosciuto tanti anni fa. È solo
peggiorato.
Allora
non stava in politica.
Faceva
limprenditore. Si divertiva a convocare qualche centinaio
dei suoi sottoposti e a arringarli con un microfono in mano. Si
compiaceva di dirne di tutti i colori....
Non
è cambiato molto. Sono purtroppo diverse, e ben più
gravi, le sue responsabilità...
Con
il risultato di trascinare lItalia indietro di mezzo
secolo.
In
un suo commento sulle vicende napoletane, citava Giorgio Ruffolo
danni fa: mai lunificazione economica e sociale
dellItalia è parsa così lontana. Ci risiamo?
Ci
risiamo. Daltra parte questi non hanno fatto e non stanno
facendo assolutamente nulla per il Mezzogiorno. Non stanno
facendo assolutamente nulla per leconomia del paese, per la
sua industria. Sembra persino di avvertire qualche compiacimento
di fronte alla crisi della Fiat: come se il declino della più
grande industria italiana sia per il nostro parvenu una specie di
rivincita.
Maroni
lha detto: ce ne laviamo le mani.
Berlusconi
ha capito una cosa e non era difficile capirla. Ha capito che
lItalia è un paese facile alla corruzione e ha
completato lopera corrompendolo ancor di più. A
proprio vantaggio.
In
tanti sensi.
Certo,
nel senso della cultura, del costume, non solo dei soldi. Ho
letto che ha invitato la signora Venier, il suo chitarrista
napoletano, la signora Lecciso. Il capo del governo con questi
ospiti a pranzo. Ma lui si diverte così e magari pensa che
la scenetta televisiva gli giovi dal punto di vista politico....
Sarebbe
un tassello del suo populismo. Daltra parte gira tra
comunità e scuole a regalare miliardi e ad annunciare
adozioni. Seicento sessanta bambini adottati...
Gli
piace far la carità. La carità al posto dei servizi
sociali o del lavoro. Ditemi se non è tornare indietro. La
soluzione dei problemi la lascia agli altri.
A
furia di risalire negli anni sarriva al fascismo. Lei più
volte ha scritto di un regime berlusconiano che scimmiotta quello
mussoliniano. Ne è sempre convinto?
Sì,
certo, mi sembra che vi siano tante ragioni di continuità.
Salvo che la statura di Mussolini era ben altra. Mussolini era un
uomo colto che sapeva di politica, che era andato a scuola dai
socialisti. Questo non sa nulla di politica. È solo furbo.
Mussolini ha commesso tanti errori, tipo lentrata in guerra
quando gli sembrava di dover semplicemente salire sul carro dei
vincitori. Andò a invadere lAlbania e la Grecia in
modo insensato e persino Hitler, che era folle ma non fesso,
sinfuriò.
Berlusconi
ci ha provato in Iraq. Ancora oggi racconta che limpresa
irachena vale prestigio, onori e affari per lItalia. Anche
di fronte allultima bara lha ripetuto...
Dimostrando
la sua stupidità. Siamo in Iraq senza sapere perché
e senza poter far nulla. Missione di pace, si giustificano. Con
le mitragliatrici che sparano dagli elicotteri e i soldati
italiani come bersaglio.
Però
fra tre giorni a Bagdad e dintorni andranno a votare.
Elezioni
farsa, escogitate dagli Stati Uniti per potersene andare, dopo
aver messo in piedi un governo senza qualità. Non ce la
fanno più neppure loro, si sono ritrovati nel mezzo di un
altro Vietnam. E non si comprende tanta follia: avrebbero altri
sistemi per dominare il mondo, non esiste più laltra
superpotenza, dovrebbero aver capito che non si conquista un
paese con luso delle armi. Fanno del colonialismo e
dellimperialismo come fossimo fermi a due secoli fa. In
Iraq, per giunta, in un paese inventato dagli inglesi e diviso in
tante etnie, in clan e famiglie.
A
proposito di Iraq, il centrodestra sagita molto dopo la
sentenza di Milano a proposito di terrorismo. Che ne dobbiamo
pensare?
In
Italia abbiamo scritto una infinità di leggi che nessuno
applica mai. Se cè un giudice che rispetta la legge,
dobbiamo gridare allo scandalo? Non lo credo giusto. È
capitato anche con la sentenza sul giovane Jucker.
Lei
crede nellEuropa?
Vorrei
credere nellEuropa. Certo che se non si è data una
identità politica con sei paesi, non capisco come riuscirà
a darsela con ventiquattro membri. Vorrei che lEuropa
contasse, ma mi sembra stia sempre alla finestra.
LEuropa
ci ha restituito Prodi, che fatica però a imporsi come
leader del centrosinistra. La convince Prodi?
Mi
convince. È lunico candidato possibile. È un
uomo che ha una storia politica, esperienza internazionale, sa di
economia. Non vedo perché metterlo in discussione. Ci
fosse qualcun altro. Fassino è bravo a sostenerlo senza
titubanze. Fassino ha una posizione seria.
Non
la convince dunque Bertinotti?
Un
rompiscatole. Non capisco che gusto ci trovi.
Anche
Rutelli non scherza. Vedi la storia della socialdemocrazia...
Ci
sono aspetti comici nella sua voglia di apparire. Di che cosa
pensa sia fatta la socialdemocrazia? A funzionare in Italia è
stato sempre e solo il sindacato, socialdemocratico e riformista.
Che
cosa sarà a sconfiggere Berlusconi? Lunità
del centrosinistra o la crisi economica?
Lunità
del centrosinistra è fondamentale. La crisi economica sta
rivelando la vacuità delle promesse di Berlusconi e della
sua politica.
Gli
hanno voltato le spalle anche gli industriali?
Montezemolo
è stato molto duro nei confronti del governo. Ha
dimostrato coraggio e rigore.
Anche
il giornale confindustriale sè fatto sentire.
Una
bella novità, dopo anni spesi a portar acqua a Berlusconi.
In
un quadro francamente penoso. Mi riferisco allo stato
dellinformazione in Italia.
Nel
regno della pubblicità e della televisione, limmagine
conta di più della realtà, la propaganda più
della verità e la guerra non va raccontata dal vivo, ma
ricreata secondo i desideri del Pentagono. Berlusconi non ha
inventato niente, ma per affinità ha accettato tutto di
questo modo di informare.
La
Rai si è accodata ed è diventata un campo
doccupazione. Di poltrone.
Basta
sentire o vedere una volta Cattaneo.
Che
cosa la spaventa di più?
La
rassegnazione. Mi spaventa certa aria di rassegnazione. Non vedo
in giro passione politica e voglia di opporsi. Berlusconi vanta i
sondaggi che lo danno in risalita. Ma lui è un
manipolatore di sondaggi e per giunta è sempre più
difficile capire come si divida la gente, se ancora cioè
luomo di Arcore possa vantare qualche appeal
illusionistico.
Ci
sono state le supplettive...
I
risultati delle supplettive sono più interessanti dei
sondaggi. Segnano un tendenza netta e diffusa. Sono una buona
indicazione per lomogeneità del risultato.
Perché
Bocca, questo libro?
Perché
ho sempre bisogno di riassumere e sistemare. Per me e per gli
altri. Scrivere è un modo per ripercorrere tanti
avvenimenti e per riflettere, per capire qualche cosa di più.
Ad esempio rileggendo le notizie sullAmerica, ho capito
qualche cosa di più degli americani: che sono molto peggio
di come ce li siamo immaginati, che non solo filantropi liberali.
E
di Berlusconi ha capito qualche cosa di più?
Berlusconi
mi mette in difficoltà: non so mai dove comincia e dove
finisce la sua recita, non so dove voglia arrivare con il
lifting, con la bandana, con le tasse, non so se neppure lui si
renda conto di quanto ci prenda in giro.
A
che cosa sta lavorando adesso?
A
un articolo su Fred Buscaglione e di conseguenza su Torino,
allora. Una città unita attorno alla Fiat e ai suoi
operai.
Intervista di Giorgio Bocca
L'UNITA' 27/01/2005
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