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Stramilano |
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Il Manzoni ha detto: Il cielo di Lombardia così bello quando è bello. Quest'apparente tautologia contiene in sé un sentimento di lancinante verità. Ma lo può capire solo un lombardo e, in particolare, se mi è consentito, un lombardo di adozione come me. Vi sono cieli mediterranei, arabi, africani o tropicali che si offrono con copiosa generosità, persino ridondanti nella loro spietata e mitica bellezza. Qui dalle nostre parti invece si concedono con parsimonia e per questo quando si donano provocano una vertigine di emozioni. Ora, se tutto ciò vale per la Lombardia in genere, è ancora più vero per Milano, la mia Milano. Lo affermo come figlio adottivo e nessuno come i figli adottivi ama la propria madre, nessuno come i cittadini adottati nutre affetto per la propria città. Eppure aveva pensato di andarmene. Che ci sarebbe stato di tanto grave? Tutto sommato vengo da una famiglia di profughi ebrei, sono nato io stesso lontano dalla capitale meneghina, in un altro Paese. Coltivo il sentimento dell'esilio come privilegio dell'esistenza, la condizione dello straniero mi sembra a casa dovunque mi accolgano nel rispetto della mia dignità ed identità. Ma il mio volermene andare negli ultimi tempi era un assillo di fuga, un sentimento di rifiuto per un luogo che amo, ma che mi provocava un persistente disagio, nausea persino. Milano si è progressivamente degradata nell'ultimo ventennio fino a rinunciare alla parte più vitale e profonda di sé. Il luogo comune, vuole Milano città laboriosa dedita solo al lavoro, sfrontatamente produttiva al punto da guardare dall'alto al basso le città più pigre. Insomma, è il topos che si rispecchia nella famosa canzone di Giovanni Danzi Oh mia bela Madunina. Nei sui versi la statuina dorata della Vergine in cima al Duomo domina e benedice un'esistenza fatta precipuamente di attività lavorative: Sot' a ti se viv la vita, se sta mai coi man in man. Ma questo è solo l'aspetto più noto della capitale morale. Se proprio vogliamo cantarla Milano, non possiamo dimenticare la saudade del milanese: ...luntan da ti me senti mal, mi go la nostalgia del me Milan indimenticabile nell'interpretazione della grande Milly e non è giusto dimenticare la fierezza del partigiano ba?scia, di Ma mi di Fiorenzo Carpi, immortalata da Giorgio Strehler che con Paolo Grassi e il genio di Dario Fo, fecero di Milano città d'eccellenza teatrale in Europa e nel mondo. Malinconia come tratto del sentimento di un'importante intellighenzia figlia di una borghesia colta, fierezza come caratteristica di un leggendario ceto proletario ricco di un'orgogliosa tradizione antifascista. Il craxismo con la sua brama di potere per il potere e di danaro per impadronirsi della stanza dei bottoni, cominciò in questa città l'erosione dei valori socialisti e delle migliori virtù cittadine. Breve fu l'illusione del riscatto accesa da Mani pulite. Contro il magnifico coraggio dei magistrati del pool e delle forze politiche migliori che tentavano il risveglio, si erse una muraglia di calunnie e di aggressioni, uscite dalle viscere dell'alleanza fra il più disonesto patriziato mercantile e il peggior ravanscismo plebeo localista. Il degrado iniziato dalla protervia craxiana, doveva precipitare nella rozza aggressività leghista e quindi nell'aziendalismo e nella volgarità mediatica del berlusconismo che hanno depredato la nostra città delle sue idealità più alte. E' stato a questo punto che ho pensato di gettare la spugna. Me nessun uomo decente può abbandonare i propri fratelli perché la loro madre si è data al meretricio. Ho deciso di rimanere. Pochi giorni fa la mia scelta è stata premiata. La grande vittoria del centro sinistra unito, ha ridato speranza a questa terra mortificata da lustri di volgarità e prepotenza. Il nostro candidato, Penati, oggi presidente della Provincia, ha un volto che racconta la passione politica di un uomo vero vicino alla gente vera con sentimenti e problemi reali. Questa è per noi una grande gioia che ci impegna ad una profonda responsabilità. Non è tempo di narcisismi o protagonismi. Questa è la stagione della serietà e dell'impegno. In questa settimana i cieli bei cieli di Lombardia sono più belli che mai. Moni Ovadia - L'UNITA' 03/07/2004 |
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