|
BIBLIOTECA
| |
EDICOLA | |
TEATRO | | CINEMA
| | IL
MUSEO | | Il
BAR DI MOE | | LA
CASA DELLA MUSICA |
| LA CASA DELLE TERRE LONTANE |
| LA
STANZA DELLE MANIFESTAZIONI | | | NOSTRI
LUOGHI | | ARSENALE
| |
L'OSTERIA | | LA
GATTERIA | |
IL PORTO DEI RAGAZZI
Persecutori e perseguitati |
||
I giovani palestinesi
danno spesso notizia di sé sulla stampa internazionale. Il
più delle volte in occasione degli scontri con i militari
israeliani, per avere compiuto attentati terroristici o per
essere vittime dirette o «collaterali» degli omicidi
mirati o delle rappreseglie dell'esercito dello Stato d'Israele.
Questa tragica routine la scorsa settimana ha avuto una singolare
variazione che probabilmente è sfuggita alla maggioranza
dei lettori. Nella stessa settimana, alcuni giovani palestinesi
sono stati arrestati ai check point israeliani per detenzione di
coltelli e un giovane loro coetaneo si è fatto saltare
davanti ad un chiosco di ristoro alimentare a Tel-Aviv facendo
nove morti e un grande numero di feriti. In che cosa risiede la
singolarità del fatto? Forse nell'uso di armi diverse e
nell'acquisizione di maggiore o minore gloria come combattenti e
martiri della lotta contro il nemico? No, niente di tutto questo.
L'inchiesta della polizia ha chiarito che quei giovani armati di
coltelli non avevano intenzione di assalire all'arma bianca
cittadini di Israele, come già capitato in alcune
circostanze, ma portavano indosso quelle «armi» con
l'intenzione di farsi arrestare e comminare una pena detentiva di
alcuni mesi allo scopo di potere studiare con calma,
nell'isolamento del carcere, e prepararsi agli esami di maturità.
Quegli studenti palestinesi non trovano in famiglia la
concentrazione necessaria per studiare seriamente come desiderano
a causa dei problemi gravissimi di disoccupazione, di endemica
mancanza di risorse, di asfissia esistenziale che determina un
clima avvelenato. Così vivono oggi nei Territori occupati
dei normali giovani studenti. Il loro coetaneo ha invece cercato
la «bella morte» e ha trovato solo quella di un
assassino di vite innnocenti di cui ha sbranato le carni. Quel
sangue chiamerà altro sangue in una spirale tanto efferata
quanto inutile. Quest'ultima guerra israelo-palestinese ha già
causato più di mille morti in campo israeliano più
del triplo fra i palestinesi. Il 95% per cento di loro erano
civili inermi.
Moni Ovadia L'UNITA' 22/04/2006 |
|
MOTORI
DI RICERCA | UFFICIO
INFORMAZIONI | LA
POSTA | CHAT
| SMS
gratis | LINK
TO LINK!
|
LA CAPITANERIA DEL PORTO | Mailing
List | Forum | Newsletter | Il
libro degli ospiti | ARCHIVIO
| LA
POESIA DEL FARO|