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Lantisemitismo
è un pregiudizio ed insieme un sentimento che non si
rassegna, non vuole gettare la spugna. Le sue motivazioni sono
sempre più deboli, non riescono a montare, non ottengono
più il centro della scena politica, non coagulano il
consenso parossisitico che conobbero nei periodi di splendore,
tuttavia ciclicamente lantisemitismo fa parlare di sé:
con una scritta di hooligan, con la profanazione di luoghi di
culto o di incontro ebraici, con qualche pubblicazione o disegno
satirico e così via. Si ascoltano ancora discorsi sullo
strapotere finanziario degli ebrei, sul loro tentativo di
controllare il mondo attraverso un irresistibile potere occulto.
Questi discorsi oggi vengono fatti a mezza voce, dopo levento
della Shoà sono considerati sconvenienti e le aggressioni
simboliche o pratiche di ogni tipo, almeno in Occidente, vengono
condannate dai Governi e dalla società civile e gli ebrei
ricevono calorosi ed indignati attestati di solidarietà.
Lantisemitismo nella sua forma più ambigua e mobile
dellantisionismo, ottiene maggior successo e leader
estremisti del mondo islamico non si fanno problemi nel lasciarsi
andare ad esternazioni estreme e talora farneticanti ma, a mio
parere, strumentali e propagandistiche, come nel caso del
presidente iraniano Ahmadinejad. Molti ebrei, dal canto loro,
sono ipersensibili ed iperreattivi allargomento, talora
fino alleccesso e al ridicolo come ci segnalano le stesse
leggendarie storielle ebraiche: «Yankele hai sentito? Gli
americani sono andati sulla luna!» - «Davvero
Moishele? E questo... è bene o male per noi ebrei?».
I nervi scoperti di questi ebrei li fanno reagire ad ogni
minuscola manifestazione sgradevole o anche di critica nei
confronti delle istituzioni ebraiche o dei governanti israeliani
come se Adolph Hitler fosse in procinto di essere rieletto
cancelliere della Germania o come se lo Stato dIsraele
fosse il ghetto di Varsavia isolato e abbandonato da tutto il
mondo circostante. Questi comportamenti psicologici possono
essere guardati con indulgenza, se si considera che il popolo
ebraico ha subito annientamento di un terzo dei suoi figli ed ha
rischiato di essere cancellato dalla faccia della terra da un
programma di odio studiato a tavolino.
Moni Ovadia L'UNITA' 20/05/2006 |
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