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La realtà parallela della televisione generalista ci ammanisce di insensatezza e di volgarità camuffate da buoni sentimenti. Le news sono tendenzialmente imbalsamate ed omologate malgrado gli sforzi del maquillage. Persino lo spot del salto del canale è divenuto mortalmente noioso se si eccettua l'incontro rapsodico con qualche tratto di buon documentario e qualche brillante televendita. Per i film, meglio affidarsi alle videocassette o ai Dvd ricchi di proposte e fin ora non interrotti dalle réclame. Le eccitanti novità introdotte dalle invenzioni del linguaggio pubblicitario che scompiglia il rapporto fra eventi e contesti, sono anch'esse sempre più rare ma talvolta offrono preziose occasioni per cogliere le impetuose trasformazioni del nostro vivere alla giornata. Lo spot più significativo apparso in televisione in questa prima fase dell'era berlusconiana è a mio parere quello voluto dal Ministero del Tesoro per incentivare nel paese la funzione consumo. Lo short pubblicitario mostra un signore con un aspetto normale, non bello né particolarmente brutto, vestito con abbigliamento casual da grande magazzino popolare, la rappresentazione efficace dell'uomo qualunque insomma. Il nostro protagonista tiene in mano una borsa di carta che contiene senza dubbio degli acquisti fatti di recente e si avvia a rincasare. In questo scenario consuetudinario si inserisce un elemento di eccezionalità: la via verso casa dell'uomo qualunque si trasforma in un trionfo. Tutti sul suo cammino lo salutano, lo ringraziano e gli lanciano sorrisi amichevoli. L'ideatore avrebbe potuto osare anche un po' di più e prevedere lanci di fiori e ghirlande con gran finale di corona d'alloro da fare apporre sul capo umile dell'uomo qualunque direttamente dal Presidente del Consiglio nel suo lindo salotto arredato con i mobili acquistati a rate. Mi permetto di suggerire questa variante perché il protagonista di questa epopea pubblicitaria è un eroe. Egli ha forse liberato una scolaresca di alunni elementari da una banda di di malviventi che li teneva in ostaggio? Si è, con sprezzo del pericolo e della propria vita, gettato nell'incendio di un ospizio per trarre in salvo i vecchietti non autosufficienti? No! Egli ha fatto molto di più. Consuma! E' il Consumatore Ignoto, il salvatore dell'economia disastrata del Belpaese che il governo sembra far languire. Siamo al colmo del cornuto e mazziato. Il consumatore medio strangolato da aumenti di prezzi indiscriminati e incontrollati, truffato da pubblicità menzognere, vessato da servizi alla vendita inadeguati e da produttori e commercianti che lo trattano solo come un pollo da spennare, viene beffato con la demagogia pubblicitaria. Ma perché invece i creativi della maggioranza non propongono agli imprenditori e datori di lavoro di duplicare o triplicare gli stipendi dei loro dipendenti in modo da incentivare per davvero la voglia di consumo inaugurando una versione iperliberista del deficit spending di keynesiana memoria. L'esempio potrebbe darlo per prima una grande azienda come Finivest. Moni Ovadia L'UNITA' 04/01/2003 |
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