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GABRIELE |
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ASPETTANDO LE DUE |
Anni 1990 1995 ritrovati nella cartella delle illusioni
di strano, maledetto poeta. Leggendo Bukowsky, Leopardi
Carlo Marx le parole si mescolavano ai brani di Lolli e
De Andrè come Guccini mi cantava Bologna per Feltre.
La notte ed il vino aiutavano molto al ricordo.
Epilogo?
grazie ancora
anche di
queste poche
ore dedicatemi
belli come allora
siamo.
Cerco di gioia
momenti o di paure
forse che vivano
con noi.
Con i tanti cimiteri
l'erba bagnata
piazzali tra camion
ricordo
quella vecchia pompa
di benzina
noi due in piedi.
Di tuo padre
di tua madre
Giulia
solo un
pugno di
roba,
Giulia di
Cayenna
madre di
Geova.
Penso che da là
dove stai
Giulia si versino
lacrime.
Ringrazio il tuo non
esistere
per aver dato
corpo al mio corpo
che lentamente
per amore si
consuma.
Rimangono le mani
del nostro sangue
che ci lascia
porco dio
solo un letto di
terra.
Lascia quello
che non hai
cerca ciò
che puoi
l'avvenire
nasce
dal sangue
delle tue
radici!
Là tra quelle
due stanche
lapidi
c'è una rosa
rossa come
nelle nostre case!
Ti avrei dato
amore e lacrime
come riservo
solo a chi si ama
Giulia
ti voglio
ancora vicino.
Rivivrai con
la mia stessa
rabbia
di sempre
non ti
volevamo là.
Perdona,
se tua madre dopo
errore comune continua
nell'ignavia sua
lasciandoci persi figli
di un dio non trovato
per altri che
non conosciamo.
Rimane ancora un
pugno di roba
senza più neppure
le giuste lacrime
solo il mio
andare per strade
che già conosciamo.
Rincorri
parole
gettate
ai sassi
per un
bicchiere
di vino
o notte
d' amore
lasciata
al tempo
dei più.
Non hai
padre
non hai
madre
ma siamo
credimi
ancora
per te!
Rosa di Giulia
rossa di pensiero
rossa d' amore
rimani ancora
tra di noi.
.
Giulia
certa di
tuo padre
certa tra i morti
di quella fine.
mon amour...
un bacio che non
ti ho potuto
mai dare
con lo stesso
amore di
quelli ricevuti
dal ventre
di tua madre.
Sali da
quella terra
che non
conosci
rincorri
primavera
che non hai
asciuga
il pianto
che non
volevo.
Solo col
mio pianto
amico
ricevi
dove sei
maledizioni
ed auguri
che solo
tuo padre
....
Senti
ti salutiamo
senza un fiore
io, tua madre
e chi non hai
conosciuto.
Cayenna
alcova
d'amore
resto
dove
lasciammo
lacrime
speranze.
Trovo
ancora
amore.
Per lo più umane storie riferite a Giulia, Nadia e al
mio triste esistere. Storie intrise d' alcool e fumo.
Paure di vissuti strani, di lavoro svolto, di rabbia
antica che non trova libero e giusto sfogo né sentiero.
Quando la mia meta non era più la nostra meta ed
ero già vecchio e aspettavo con l' ansia che neanche
quella importava....
lele.io2002
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