|
BIBLIOTECA
| EDICOLA
|TEATRO
| CINEMA
| IL
MUSEO | Il
BAR DI MOE | LA
CASA DELLA MUSICA |
LA CASA DELLE TERRE LONTANE |
| LA
STANZA DELLE MANIFESTAZIONI | NOSTRI
LUOGHI | ARSENALE
| L'OSTERIA
| IL
PORTO DEI RAGAZZI | LA
GATTERIA |
Johnny Guitar |
Un altro pezzo d'America se ne va. Johnny Cash è morto ieri all'età di 71 anni. Il decesso è avvenuto in un ospedale di Nashville, in Tennessee, a causa di complicazioni dal diabete che hanno provocato un arresto cardiaco. Cash era stato dimesso dallo stesso ospedale martedì scorso dopo tre settimane di cure per una pancreatite. In maggio era morta la moglie June Carter Cash, a cui Johnny intendeva dedicare una nuova raccolta di canzoni. E' difficile pensare a un artista che come lui racchiuda nella sua storia tutte le traversie, le contraddizioni e i pregi della popular music americana. Affettuosamente chiamato l'uomo in nero portava sempre abiti di questo colore per distinguersi, come spiegò lui stesso, da quelli che si vestivano da cow boys John R. Cash era nato il 26 febbraio 1932 a Kingsland, in Arkansas in una famiglia di contadini e nelle sue vene scorrevano gocce di sangue Cherokee. Nel 1935 i Cash si spostarono dalle colline del Sud dell'Arkansas a Dyess, nella zona del Delta del Mississippi. I Cash furono inseriti in un programma governativo che prevedeva per un loro prestito una casa e alcuni acre di terra per coltivare il cotone. Joh lavorava nei campi con i genitori, ma ascoltava molta musica soprattutto gospel e country prima dalla madre, che cantava accompagnandosi con la chitarra, poi dalla radio e da un coetaneo vicino di casa. Nel 1944 una tragedia colpì la famiglia: Jack, il fratello quattordicenne di John, si ferì con una sega circolare mentre stava tagliando dei pali per una staccionata e morì dopo un'agonia di otto giorni. Finite le scuole nel 1950, Johnny si trasferì a Detroit, dove lavorò finché non decise di arruolarsi in aviazione. Prestò una parte del servizio militare in Germania e lì riuscì finalmente ad acquistare la sua prima chitarra: Costava venti marchi ed era così economica che non aveva neppure una marca, mai ai miei occhi era una Martin D-45, ricordava lui stesso sulle note di uno suoi ultimi dischi. In quel periodo scrisse una delle sue canzoni più famose, Folsom Prison Blues. Nel 1954, tornato civile, si sposò con Vivian Liberto e si stabilì a Memphis, in Tennessee. Per mantenere la famiglia faceva il piazzista, ma frequentando Luther Perkins (chitarra) e Marshall Grant (basso), due musicisti per diletto, gli tornò la passione per la musica. La prima audizione con Sam Phillips, il proprietario della Sun Records che aveva da poco scoperto Elvis Presley, andò abbastanza male, ma Cash non mollò e ci riprovò finché non convinse Phillips a fargli incidere un disco. Il primo 45 giri Hey Porter/Cry Cry Cry uscì nel giugno del 1955, ma solo a novembre entrò nei Top 20 delle classifiche country nazionali. Meglio ancora andò il secondo Folsom Prison Blues/So Doggone Lonesome. E siccome nel frattempo Elvis Presley aveva deciso di prendere il volo e di firmare con la Rca, Phillips ebbe più tempo ed energia da dedicare a lui e all'altro asso della Sun, Carl Perkins. Nel maggio del '56 Get Rhythm/I Walk The Line sbancò non solo le classifiche country, ma anche quelle pop, totalizzando un milione di copie vendute. Nel 1958, dopo aver collezionato altri successi, Cash si trasferì in California e passò alla Columbia, la casa discografica con cui rimase per molti anni e con cui realizzò i suoi dischi più famosi, successi che sono ormai parte essenziale della storia della popular music come Ring Of Fire (1963) e gli album At Folsom Prison (1969) e At San Quentin (1970). Nello stesso periodo ebbero inizio i suoi problemi con l'alcol e le droghe alla fine del '65 fu arrestato mentre tentava di attraversare la frontiera del Messico con delle anfetamine nascoste nella custodia della chitarra. Dopo un incidente d'auto e un'overdose quasi fatale, sua moglie chiese e ottenne il divorzio. Dopo essersi stabilito a Nashville, nel 1968 sposò June Carter, componente della celebre Carter Family, che lo aiutò a uscire dal tunnel della tossicodipendenza. Un anno dopo partecipò alle session di Nashville Skyline di Bob Dylan, provocando un certo scalpore tra gli estimatori di quest'ultimo. Sull'album venne pubblicata soltanto la versione in duo di un classico dylaniano, Girl From The North Country, ma i due registrarono altre canzoni, tuttora celate negli archivi della Columbia. Con il passar del tempo la sua produzione si fece sempre più sporadica e anche per questo sono particolarmente degni di nota i suoi album degli anni '90 prodotti da Rick Rubin: American Recordings (1994), registrato solo per voce e chitarra acustica e Unchained (1996), in cui il vecchio uomo in nero fu accompagnato da Tom Petty e dai suoi Heartbreakers con la partecipazione di personaggi come Flea dei Red Hot Chili Peppers. Sempre discusso per le sue posizioni politiche conservatrici nel 1970 cantò alla Casa Bianca per Richard Nixon, uno dei peggiori presidenti degli Stati Uniti, Cash è stato senza alcun dubbio uno dei simboli della country music, ma non può essere compreso ed apprezzato senza conoscere il rapporto profondo che lega questa musica alla vita della parte più povera ed emarginata della popolazione americana. Come scrive Alessandro Portelli nei suoi Taccuini Americani (1991): la country music non si sogna nemmeno di nominare sindacati e scioperi; ma sul lavoro, a differenza del rock, che negli ultimi vent'anni lo ha praticamente censurato, non ha mezzi termini: fa schifo (...). Contro questo lavoro alienato, esalta i rituali solidaristici e comunitari della classe operaia: una cultura soprattutto maschile, quasi sempre duramente maschilista (...), Ma quello che il moralismo classista del movimento non ha capito è che questo sciovinismo è in gran parte una risposta deviata a una sofferenza, a quell'oppressione di classe che la stessa country music descrive così nitidamente. Giancarlo Susanna L'UNITA' 13/09/2003 |
|
MOTORI
DI RICERCA | UFFICIO
INFORMAZIONI | LA
POSTA | CHAT
| SMS
gratis | LINK
TO LINK!
|
LA CAPITANERIA DEL PORTO | Mailing
List | Forum | Newsletter | Il
libro degli ospiti | ARCHIVIO
| LA
POESIA DEL FARO|