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DARIO FO e FRANCA RAME lettera |
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Il settimo cataclisma |
Un
eminente luminare della scienza, studioso del progresso tecnologico
legato all'ambiente, diceva: "La strada in cui si e' avviata la
locomozione e con lei la produzione di mezzi di trasporto diesel e a
benzina e' condannata a creare disastri da cataclisma. Fra non molto
avremo montagne di veicoli-rottame che intaseranno ogni discarica".
La solita Cassandra?
"Nient'affatto - incalza lo
scienziato - abbiamo appena assistito ad un processo di strage
tecnologica risoltosi in un attimo.
Quindici anni fa si
producevano ancora milioni di tradizionali macchine da scrivere, poi,
all'istante, e' scoppiato il boom dei computer. Milioni di normali
macchine da scrivere, comprese quelle elettroniche, verranno
letteralmente buttate...
Oggi se ne scorge qualcuna solo nei
polverosi musei della tecnologia primordiale. Succedera' lo stesso
anche per le auto a propellente oleo-minerale.
Il trapasso sara'
decisivo ed improvviso ma, se non si interviene immediatamente, sara'
un'immane catastrofe a determinarlo".
Come ha sottolineato
qualche onesto studioso del problema "inquinamento atmosferico",
abbiamo ormai sorpassato ogni limite d'allarme fino a raddoppiare la
massima quantita' nociva e, in alcuni casi, siamo arrivati oltre il
quadruplo del limite.
Il numero dei morti di cancro da smog
ha raggiunto cifre piu' che allarmanti, tragiche!
Ma che fanno le
autorita' comunali, provinciali, regionali e governative?
Si
muovono come allocchi storditi.
Baffonchiano... non hanno
programmi ne' progetti, tirano a campare, con qualche domenica a
piedi - targhe alternate...
Speriamo nella pioggia, nel vento, in
una bella nevicata. E' come sperare, durante un'alluvione,
nell'effetto dell'alta marea prodotta dallo spuntare della luna
piena.
Il sindaco di Milano e la sua giunta meritano senz'altro
la palma d'oro dell'ingessamento mentale.
Da ogni parte si e'
continuato da anni a tempestarlo di sollecitazioni ad agire. I
cittadini democratici hanno raccolto 25mila firme proponendo un
referendum sul traffico e l'inquinamento. Nel programma del gruppo
referendario si prevedeva la creazione di isole di scambio, disposte
nell'immediata cerchia periferica della citta'.
In quelle isole
si sarebbero dovute fermare le macchine provenienti dall'esterno.
Depositare in parcheggi appositi i propri veicoli e proseguire verso
il centro citta' con mezzi messi a disposizione dal comune: tram,
autobus a propellente non inquinante e taxi elettrici, a metano,
biodiesel etc. etc.
In poche parole si trattava di liberare
l'intero grande centro di Milano dal caos di macchine che oggi
intasano la citta' e i polmoni dei cittadini.
Ma per il sindaco
quel progetto era troppo avveniristico, anche se gia'
realizzato in molte citta' d'Europa.
Si proponeva soprattutto di
raddoppiare il numero dei mezzi di trasporto che oggi si muovono con
motore diesel sostituendoli con propellenti non inquinanti.
Impossibile?
Los Angeles fino a 15 anni fa era la citta' piu'
inquinata del mondo: era infatti soprannominata "la grande
camera a gas". Oggi e' una citta' nuovamente vivibile... in
possesso di un'atmosfera finalmente respirabile.
E parliamo del
cuore dell'economia Usa. Da sola la California sarebbe la quinta
potenza economica del mondo. Il valore della sua produzione e'
superiore a quello dell'Italia. Ha 34milioni di abitanti e Los
Angeles cresce al ritmo di mille persone al giorno.
Con una tale
espansione l'inquinamento dovrebbe aumentare continuamente, invece e'
drasticamente diminuito.
I picchi di ozono sono caduti del 75% in
quindici anni. E tre mesi fa l'amministrazione ha varato un piano per
ridurre ulteriormente del 90% le emissioni di polveri, chiedendo la
modifica di tutti i mezzi e le caldaie a gasolio.
Cos'e' successo?
E' semplice: l'amministrazione ha trasformato in mezzi ecologici
taxi, autobus e mezzi pubblici in genere, perfino quelli in dotazione
alla polizia comunale e ai pompieri.
Poi sono stati fissati limiti
rigidissimi per le emissioni inquinanti di auto, caldaie e
insediamenti industriali.
E' stato incentivato l'utilizzo di
tecniche di combustione piu' ecologiche, utilizzo di fonti
rinnovabili di energia: sole, vento, acqua. La California ha
installato il piu' grande impianto di pannelli per la produzione di
energia elettrica (da soli producono quasi il 90% dell'energia
fotovoltaica prodotta sul pianeta). E si e' poi investito
sull'isolamento termico delle costruzioni. Maggiore coibentazione
delle case significa minor bisogno calorico per
scaldarle.
L'amministrazione ha sollecitato il cambiamento,
offrendo addirittura generosi sgravi fiscali per chi (privati e
industrie) era in grado di ridurre la propria quota di inquinamento.
L'ultima iniziativa e' stata quella di proporre notevoli sgravi
fiscali a chi possiede un'auto ibrida, cioe' in grado di usare
alternativamente motore a benzina e batteria elettrica.
D'altra
parte l'amministrazione di Los Angeles ha messo in pratica la
tolleranza zero verso gli inquinatori, ad esempio multe da 300
dollari a tutti gli automobilisti con tubi di scappamento non in
regola. Inoltre le associazioni ambientaliste sono state autorizzate
a presentarsi come parte civile nei processi per inquinamento. E
questo ha portato a 39 cause contro grandi inquinatori.
E Los
Angeles non e' l'unico esempio di grande citta' che sia riuscita a
diminuire drasticamente l'inquinamento in modo stabile.
A Chicago
si e' intervenuti in modo analogo a Los Angeles con risultati
altrettanto validi. Copenaghen ha risolto il problema tassando
pesantemente le automobili, offrendo servizi pubblici super
efficienti e puntando molto sulle piste ciclabili. Zurigo ha
integrato treni (che nelle ore di punta passano ogni 2 minuti) e
tram, offrendo per 400 euro all'anno l'abbonamento ai trasporti su
tutta la rete.
Tutti questi esempi sono la prova che e' possibile
intervenire realmente sull'inquinamento. Non ci sono dubbi sul fatto
che sia possibile avere una citta' dove respirare non sia
autolesionismo. Non ha senso considerare l'avvelenamento delle citta'
come una catastrofe naturale dovuta al caso o al clima. Far vivere i
cittadini in metropoli-camere a gas non e' una fatalita', e' una
scelta politica. Le amministrazioni delle citta' inquinate non hanno
scuse. E' la volonta' quella che manca.
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