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DARIO
FO e FRANCA RAME |
||
Un movimento di ricercatori |
Due
anni fa, grazie alla Pulicoop di Forli', scoprimmo l'esistenza del
biodiesel (90% olio di colza, 10% alcol). Fu una rivelazione
stupefacente, le nostre auto, i trattori e il pulmino di Alcatraz
andavano perfettamente usando al posto del gasolio questo
propellente. Il biodiesel inquina un decimo del gasolio e non scarica
altra anidride carbonica nell'atmosfera, quindi non contribuisce
all'aumento dell'effetto serra.
Poi scoprimmo che non e'
assolutamente una novita'. Ford, negli anni '30 aveva costruito
un'auto diesel alimentata a olio di canapa. Di li' a poco la canapa
fu messa fuori legge e Ford fu costretto a rinunciare all'utilizzo di
oli vegetali come carburante per le sue auto.
In questi due anni
ci siamo occupati di altre tecnologie dolci, scoprendo che esistono
pannelli solari molto efficienti, caldaie ad alto rendimento, motori
ad aria compressa, super marmitte catalitiche e molte altre
tecnologie innovative che permettono di risparmiare energia e non
utilizzare combustibili inquinanti o utilizzarli in quantita' minore,
riducendo al contempo le emissioni tossiche.
A seguito del lavoro
iniziato da Beppe Grillo e' successo che, ormai, se qualcuno conosce
una nuova tecnologia e non riesce a farlo sapere si rivolge a un
comico.
Sarebbe piu' logico si rivolgesse a qualche ente pubblico
incaricato della ricerca, alla Confindustria o ai partiti politici.
Ma a tutte questi enti ed organismi la tecnologia ecologica non
interessa, anzi spesso la odiano con tutte le loro forze. E cosi'
adesso ci troviamo davanti un bel problema. Siamo venuti a conoscenza
di una tecnologia fantascientifica, basata sull'uso di calamite e
teflon, che offrirebbe un risparmio dei consumi delle auto
addirittura del 30%, con un costo per la modifica di ogni macchina
estremamente economico: 150 euro per un utilitaria, un milione per un
camion.
Sembra una favola e per molto tempo non abbiamo ascoltato
le voci che ci arrivavano perche' pareva la classica bufala messa su
da qualche imbroglione, ce ne sono tanti che navigano nei mari
dell'alternativa...
Ma ad un certo punto abbiamo deciso di
compiere una verifica e abbiamo scoperto cose veramente interessanti
che hanno fatto crescere dubbi e curiosita'.
C'e' chi dice che da
decenni la Nasa utilizzi magneti per rendere piu' efficiente il
carburante dei missili. In pratica si fa passare il carburante
attraverso il campo magnetico creato da alcune super calamite (niente
a che vedere con quelle che si vendono in cartoleria ma
sostanzialmente simili).
Ora, ci dicono, in questi carburanti, e
anche nel metano, nella benzina e nel gasolio, ci sono molecole,
dette ioni, che si scindono dal momento che il campo magnetico cambia
la loro polarita'. Questo modifica il carburante rendendolo "piu'
sottile" e quando si incendia, nella camera di combustione,
brucia meglio e produce meno emissioni inquinanti. E' come buttare
sul fuoco segatura invece di tronchi di legno: brucia prima e piu'
completamente.
Utilizzando su auto o caldaie questi magneti si
otterrebbe una diminuzione dei consumi dal 5 al 14% e una diminuzione
delle emissioni che supererebbe anche il 50%.
Cioe' a dire:
risultati strabilianti.
Se poi, all'olio dell'impianto di
lubrificazione, si aggiunge del teflon, un liquido lubrificante, si
ottiene una diminuzione dell'attrito e un conseguente risparmio dei
consumi fino al 15%, una minore usura delle parti meccaniche e una
durata maggiore dell'olio lubrificante del 20%. In effetti anche
quest'uso del teflon non e' una novita'. Ma viene poco usato e e'
commercializzato soltanto in soluzioni molto diluite che costano
un'enormita'.
Incuriositi abbiamo provato a modificare in questo
modo 5 automobili e abbiamo in effetti ottenuto un netto
miglioramento delle prestazioni e un sensibile risparmio dei consumi.
Se questi risultati fossero confermati in esperimenti su larga scala
sarebbe il caso di lanciare una grande campagna di informazione su
questa possibilita' e varrebbe proprio la pena di creare subito una
rete alternativa e autogestita, dalle associazioni ecologiche e del
volontariato, che avesse lo scopo di commercializzare questa
tecnologia, permettendole di essere facilmente disponibile. Per
esperienza sappiamo bene che ogni innovazione che diminuisca il
consumo di petrolio, e' aborrita e combattuta dai fabbricanti di auto
con motore a scoppio.
Ma prima di pensare a come provocare la
diffusione rapida di queste innovazioni dobbiamo essere veramente
sicuri che funzionino e un test su poche auto non e' certo
sufficiente a garantire una ragionevole certezza.
Mettetevi nei
nostri panni, siamo attori non scienziati, di tutto questo capiamo
ben poco. E allora ci e' venuta l'idea di fare una proposta a voi,
cari lettori.
Sicuramente ci sono persone che ci leggono ben piu'
ferrate in questi argomenti e possono essere di valido aiuto nella
realizzazione di questo progetto. E ci saranno anche persone che
hanno gia' installato questi meccanismi e ci possono dire che effetti
hanno avuto. In particolare ci sono piu' di 20 ditte che
commercializzano sistemi magnetici per il risparmio dei combustibili
con sbalzi di prezzo di 5 volte per lo stesso prodotto. Ci serve
quindi sapere non solo se il sistema funziona ma quale ditta lo ha
prodotto e quanto lo avete pagato.
E servirebbero anche persone
che siano disposte a entrare nel "gioco" di ricerca e
quindi verificare sulla propria auto l'effetto di queste modifiche.
L'idea e' che una cinquantina di proprietari di mezzi di trasporto si
trovino ad Alcatraz dal 5 al 7 aprile avendo monitorato i consumi al
chilometro. Si modificano tutti i veicoli e si misura poi il
risultato ottenuto.
Sappiamo che e' una proposta non usuale ma ci
sembra l'unica in grado di rispondere in modo esauriente, sicuro e
rapido, ai dubbi sull'argomento. E ci sembra anche una proposta
corretta dal punto di vista della ricerca di un nuovo modo di fare
iniziativa politica e di praticare un controllo sociale sulle
innovazioni scientifiche. Agire in modo concreto, verificare
direttamente. Sarebbe la prima volta, crediamo, che un gruppo di
cittadini si autoconvoca per realizzare e finanziare un esperimento
tecnologico.
Dario Fo, Franca Rame, Jacopo Fo
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