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Suicidandomi davanti al videoregistratore.... |
Dalla
nuova stesura di "Una giornata qualunque" che debuttera' a
giorni
(vedi su www.francarame.it
(clicca su "agenda") per sapere citta' e date
degli
spettacoli.
(Franca
e' da sola in scena, interno di un appartamento, ha deciso di
togliersi la vita e sta registrando un videomessaggio per l'ex
marito.)
"
Tu sei arrivato... Ti ricordi la tempesta di quella sera? Volavi su
un
aereo che pareva un giocattolo; il pilota ha tentato un paio
di atterraggi
andati a vuoto.
Quando ho saputo che fra i
passeggeri c'eri anche tu il cuore mi si e'
gonfiato di
speranza...: "Speriamo, speriamo, speriamo che quel
trabiccolo... si schianti!" Ero convinta che tutto il
malessere, l'isteria,
l'infelicita' che avevo addosso fosse
provocata dal fatto che tu esistessi.
Ti volevo morto, ero
completamente travolta da paranoia omicida!
Che mi stava
capitando? Pazzia?
Ma quando il Flip-caster e' riuscito a prende
terra, seppur ribaltandosi, ho
mandato un urlo di spavento e
travolta da un'improvvisa ondata d'amore,
gridando il tuo nome
sono corsa ad abbracciarti mentre ti tiravano fuori
per i piedi,
ti ho baciato inondandoti di lacrime... ti amo, ti amo... ti
stringevo aderendo al tuo corpo... ti stringevo forte... mi
sembrava
d'amarti immensamente. Pero', la notte... a letto... non
sapevo come
bloccare i tuoi slanci d'amore... Mi stavi avvolgendo
come un anaconda
in crisi di astinenza.
"Fermati...
ascoltami, ascoltami... ti voglio bene, sei la persona che ho
amato
e rispettato di piu' al mondo, ma ho un problema...un problema
grosso... cerca di capirmi... non so come dirtelo: non posso piu'
far
l'amore con te... ne' con te ne' con nessun altro uomo!"
"Nessun uomo?
In che senso?" "Ho scoperto...
credo... di essere omo." "Omo cosa?"
"Omosessuale!"
"Come dire le... le...?!" "Si', lesbica.
E' una
parola che suona male anche a me, ma e' cosi'." "Cosa? Da
quando? Come?
Con chi? Qui in quest'isola scopri d'essere
le... le... lesbica?" Povero
amore mio, cosa m'era venuto in
mente di sbatterti addosso di botto una
storia per te cosi'
umiliante. Tradirti con un uomo, dieci uomini OK, ma
con una
donna!
Sei scoppiato a ridere pallido come uno straccio, con un
singhiozzo che
non ti faceva respirare: "Stai scherzando, ti
assicuro che e' davvero di
pessimo gusto! Per 39 anni... da
quando sei nata, sei stata una donna
normale... e ora
all'improvviso..." "Spiacente: e' la verita'. Mi sono
innamorata di una donna"
"Chi e'?" "Non te
lo dico!" "E' la top-model, quella che dorme con te?"
"No!"
"Si' e' lei, lo sanno tutti che quella
puttana e' pure lesbica... e' lei che ti
ha
stortato, che si
e' dichiarata, vero?" "Non ne voglio parlare..." Ecco
adesso sbotta nell'immancabile sbragata d'insulti: vai a letto
con una
donna! Sei una deviata, amorale, indegna, fricchettona,
corrotta e anche
un po' zozza.
E invece no, non hai detto una
sola parola. Ti sei alzato, te ne sei andato
e non ti ho visto
piu'. Ho aspettato la visita del tuo avvocato per il
divorzio.
Neanche quella.
Che m'e' successo dopo? Avevo fatto una scelta
difficile, meditata,
pesante, definitiva. Mi sentivo serena.
Avevo fatto un doppio salto
mortale all'indietro, a occhi
spalancati, con orgoglio... decisa a non
mentire, a non
nascondermi certa della comprensione di chi avevo
intorno:
famiglia, amici... compagne, compagni... tutti cosi' aperti...
progressisti... cosi' alternativi.
Invece salvo rare
eccezioni, cosa ho trovato? "Lesbica?! Tu?!"
Sbigottimento...
orrore! Di colpo ero diventata un extracomunitario,
clandestino,
negro, con l'AIDS... Non potevo crederci! . Questa e' una
societa'
che accetta i diversi solo se potenti o geni. Lesbica e' bella solo
se scrive liriche stupende e si chiama Saffo. Lentamente, giorno
dopo
giorno, emarginata: ovunque. E' stato molto pesante
nonostante l'amore
che stavo vivendo con la mia nuova compagna
cosi' diverso da quello che
conoscevo... di una dolcezza mai
provata, delicato, mai violento, mai!
Pieno di comprensione, di
una confidenza profonda che non avevo mai
vissuto... rare
amicizie... chiuse come eravamo nel nostro amore
particolare.
Poi, di colpo la storia e' finita. Trovarmi a un tratto cosi'...
sola... senza amici, figlia, sorella, moglie, amante di nessuno
e' stato
come precipitare nel vuoto. Stavo malissimo...
psicologicamente e
fisicamente.... Mi dava noia tutto... i
rumori... le voci... Somatizzavo.
Somatizzavo moltissimo...
Insomma, vomitavo molto. Ma ho trovato la
soluzione: Omeo'pata...
dieta ferrea: tutto macrobiotico-biologico...
Molta crusca: e' un
regolatore dell'intestino formidabile. Dopo l'ultimo
patatrac non
salto un giorno! Dovresti prenderlo anche tu, che hai sempre
difficolta'... Poi l'aglio... e' un antibiotico naturale... e
porri... cipolle:
ero inavvicinabile. Da quando mi sono data
queste regole, vomito lo
stesso... ma non me ne importa niente.
Non ho piu' interesse nemmeno
verso questo mio lavoro... E
allora... non faccio niente...
Sto male da sola, sto male con gli
altri. Sono giorni e giorni che mi vado
chiedendo cosa ci faccio
al mondo. M'e' saltata tutta la centralina... sono
andata in
tilt... Sono un catorcio da buttare... sono gia' morta. Devo
solo
compiere l'ultimo gesto: staccare la chiavetta. Ma perche',
ti starai
chiedendo vengo a confidare a te questa mia scelta
definitiva proprio
adesso... al finale di partita. E' semplice:
perche' tu sei l'unica persona di
cui, gira e rigira, io abbia
ancora stima. Tu non mi hai insultato quando
t'ho sbattuto in
faccia la mia metamorfosi... hai sofferto come un cane...
te ne
sei andato in silenzio. Hai dimostrato alla fine una dignita' che
ho
ritrovato raramente. Per questo t'ho scelto come testimone del
mio
congedo.
(Pausa, si dirige al registratore) Vediamo un po'
come e' venuto...
(Azzera il videoregistratore e riguarda la
registrazione. Sullo schermo
appare l'immagine di Giulia che
riproduce la sequenza appena eseguita)
Bene... mi sembra che vada
bene... C'e' qualche compiacimento... lo
tagliero'... Ho tempo
tutto il giorno... e anche la notte... Mica sono
obbligata ad
ammazzarmi in orario! Non sono un treno! Faccio, rifaccio...
(Pausa)
Che ore sono?... Ho fame... Quasi quasi mi faccio da mangiare.
Incredibile, sono qui che sono moribonda e ho una fame assassina!
Mangio. L'ultima cena! (Blocca il registratore. Batte le mani e
torna la
luce piena) Che ti devo dire... Non posso essere
seppellita e rotolarmi per
l'eternita' nella bara gridando
pane!
pane! Mangio. (Va all'angolo cucina e automaticamente si
mette ad
asciugare alcuni piatti che stanno sul tavolo) Non avrei
mai detto di
riuscire a fare tutto con tanto distacco... Qualche
giorno fa, quando mi
dicevo "mi ammazzo" paventavo
questo momento... Qui, sola nella casa...
a morire... Non sento
niente! Sono distaccata... (Si rende conto di quello
che sta
facendo)
Asciugo i piatti! Che non li ho mai asciugati in vita
mia... Voglio morire
con la casa in ordine! Voglio che parlino
bene di me... era una brava
donna...
Non sento niente... Una
giornata qualunque! L'ho letto un sacco di volte
di gente che
s'e' impiccata, sparata, svenata e prima nessuno avrebbe
mai
sospettato che stesse preparandosi a compiere un gesto
definitivo come
l'accopparsi. Tutto calmo, tutto normale... come
fosse un giorno
qualunque.
(Pausa) Questa e' appunto
l'autentica determinazione. (Pausa) Una
giornata qualunque! E
voglio rispettare anche la dieta! Vuoi vedere che
'sta notte vado
giu' di quei due grammi? (Prende da sopra il frigorifero
un
libro) Tre anni che la faccio... la dieta del fantino... (Canterella)
Canto!
Il De profundis devo cantare! Cosa mi aspetta oggi?
(Legge) "Un pollo
lesso, anche intero... due carote".
Un'orgia! Altro che ammazzarsi con
una dieta cosi'. Che ore sono?
Mezz'ora... e il mio pollaccione e' cotto.
Mangio e poi
m'ammazzo.
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