La
"Liguria incantata" di Kandinsky e degli altri
artisti russi tra ottocento e novecento
Il
disegno strategico di Palazzo Ducale si fonda su almeno tre temi
fondamentali: lidentità e la memoria, lavventura
e laltrove, le contaminazioni della modernità e
della contemporaneità. Questa mostra, incentrata
sullesperienza ligure di uno stuolo di artisti russi da cui
emergono le figure di Kandinsky, Vrubel, Jawlensky, rientra
perfettamente, anche se con una diversa intensità di
ispirazione, in tutte e tre le linee programmatiche. Il tema
dellidentità per quanto riguarda il paesaggio umano
e naturale, è affrontato nella maniera più curiosa
e inconsueta: attraverso lemozione e lottica di chi
viene da lontano e ci "racconta" noi stessi col filtro
di una cultura ed una storia diverse. La dimensione del
viaggio è luniverso in cui ogni segno creativo
prende vita. "Il passaggio in Liguria" ha
limportanza di una iniziazione. È un luogo di
bilanci, a volte affrettati ed ansiosi, spesso di riflessione
profonda, in cui la luce e le atmosfere acquistano il senso di
una svolta. In alcuni giganti dellarte, come nel caso di
Kandinsky e Vrubel, la Liguria è lo spazio di un transito
allinterno del loro mondo espressivo. È qui si può
dire che anche il terzo aspetto di una strategia, quello che
avvicina a noi lesperienza artistica, viene intensamente
sfiorato. "Il passaggio in Liguria" di Kandinsky,
Vrubel, Jawlensky, Kiprensky, Scedrin, Nikolaj Ge, Repin, Benois,
Ajvazovskij, Bogoljubov, Levitan, Anna Ostroumova-Lebedeva,
Alexandra Exter ed altri, è un contenitore di idee
straordinarie. La Liguria che emerge da questa nuvola di
passioni che si sposta nellarco della sua geografia è
fantastica: una terra accogliente rivolta a tutti e anche a chi
per ragioni politiche, di matrici opposte, è costretto a
lasciare la patria russa; uno spazio della salute in unepoca
in cui il mal sottile ha effetti devastanti; un luogo darte
e di creatività la più varia che lascia segni
letterari e pittorici di formidabile rilievo. È una
somma di circostanze che rendono davvero eccezionale latmosfera
della Liguria in un momento cruciale della storia, in quella fine
dellottocento ed inizio del novecento in cui lEuropa
annuncia molti cambiamenti ed innovazioni. Latmosfera che
gli artisti russi sparsi sulle due riviere, con il loro carico di
cultura, di avventura politica, di problemi di salute,
contribuiscono a creare (in una regione che è fatta
oggetto di scoperta anche da artisti e personaggi di diversa
estrazione), mi ricorda il simbolico intreccio di psicologie, di
malessere, di dialettica estrema, di arte e di sensualità
che viene descritto magistralmente nella "Montagna
incantata" di Thomas Mann. Anche nel "sanatorio"
della Liguria si confrontano le ideologie nascenti, mentre si
consumano storie damore come quella di Kandinsky, in un
contesto in cui il quotidiano è il rapporto con larte.
Arnaldo Bagnasco Presidente di Palazzo Ducale
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Straordinarie
opere d'arte consentono di scoprire e conoscere le intense
relazioni intercorse fra Genova e San Pietroburgo, tra la Liguria
e la Russia, nel corso dell'Ottocento e dei primi decenni del
Novecento.
In questo periodo la Liguria, già tappa
del Grand Tour d'Italia di illustri viaggiatori, divenne una
delle mete preferite, prima, per un turismo della salute che
considerava le Riviere l'ambiente ideale per rinfrancarsi dai
rigori del clima nordico, successivamente per la permanenza di
numerosi nuclei di emigrazione politica rivoluzionaria e, dopo il
1917, di esuli antisovietici.
Le opere esposte e gli studi
pubblicati in catalogo documentano la presenza in Liguria di
notevoli personalità russe: da Gogol a Cecov a Marina
Cvetaeva, da Gorky ad Anna Achmatova, della quale sono in mostra
i ritratti di Modigliani, da Ciajkovsky a Skrjabin, dalla visita
a Genova dello zar Nicola I al soggiorno a San Remo della zarina
Maria Aleksandrovna, moglie di Alessandro II, dai forti legami
con il Risorgimento italiano fino alla Conferenza di Genova e il
Trattato di Rapallo dei 1922.
La
mostra è dedicata a Michail Vrubel', Vassily Kandinsky,
Alexey von Jawlensky e agli artisti russi che, come loro, hanno
visitato e dipinto la Liguria.
Una straordinaria galleria
con oltre 200 opere di: Orest Kiprenskij, Silvestr Scedrin,
Nikolaj, Leontij e Aleksandr Benois, Nikolaj Ge, Ivan Ajvazovsky,
Nikolaj Zagoskin, Il'ja Repin, Aleksej Bogoljubov, lsaak Levitan,
Anna Ostroumova-Lebedeva, Igor Grabar, Alexander e Pavel
Swedomskj, Kuzma Petrov-Vodkin, Nikolaj Kalmakov, Leon Bakst,
Ilya Mashkov, Aleksandra Ekster, Abram Archipov, Anna
Swedomskaja, Alex Alexeeff, Vsevolodie Nicouline, Lija Slutskaja
ed altri ancora.
Vrubel' è uno dei più
importanti artisti dei simbolismo e della modernità,
personalità fondamentale nel passaggio della pittura dal
realismo ottocentesco alla sperimentazione delle avanguardie.
Con
la felice testimonianza del suo passaggio in Liguria nel 1894,
sono esposti dipinti, disegni, ceramiche che si muovono dalle
pitture religiose ad una mitologia classicista e barbarica, dalle
visioni orientalistiche alle stupefacenti invenzioni dei ciclo
ossessivo del Demone. La presenza di queste opere, resa possibile
dalla cooperazione con la Galleria Tret'jakov di Mosca,
costituisce la prima e la più ampia occasione per la
conoscenza in Italia di questo straordinario artista.
Kandinsky
con la sua compagna, la pittrice tedesca Gabriele Münter,
soggiorna a Rapallo fra la fine dei 1905 e la primavera dei 1906
dipingendo numerosi scorci del Tigullio. I paesaggi liguri,
provenienti dalla Lenbachhaus di Monaco, dal Pompidou di Parigi e
dal Guggenheim di New York, sono esposti insieme ad una selezione
di opere dei grande maestro che consentono di comprendere
l'itinerario della sua ricerca artistica verso la conquista
dell'astrazione.
Il grande pittore espressionista
Jawlensky soggiorna nel 1914 a Bordighera dove dipinge numerosi
paesaggi con un linguaggio nuovo e diverso sia dalla pittura
precedente che da quella successiva. Il sole, il mare, i
colori, le luci, le palme della Riviera assecondano una grande
libertà espressiva ed una straordinaria padronanza del
colore. L'artista scopre in Riviera un esotismo quasi
africano ed esprime una pittura di gioiosa luminosità
mediterranea.
La mostra e il catalogo sono curati da
Franco Ragazzi con la collaborazione di studiosi italiani e
stranieri e dei Musei che partecipano alla realizzazione della
mostra.
Le opere esposte provengono, oltre che dai Musei
russi - Ermitage, Museo di Stato Russo, Biblioteca Nazionale,
Museo del Teatro e della Musica di San Pietroburgo - dalla
Galleria Tret'jakov di Mosca, dai Musei di Omsk, Kazan,
Astrakhan, anche dalla Galleria Nazionale dell'Armenia di Erevan,
dal Museo Nazionale d'Arte Moderna Centro Georges Pompidou di
Parigi, dalla Galleria Lenbachhaus e dalla Fondazione Gabriele
Münter e Johannes Eichner di Monaco, dallo Sprengel Museum
di Hannover, dal Museo d'Arte Russa di Kiev, dal Guggenheim
Museum di New York, dal Norton Simon Museum di Pasadena, dalla
Galleria degli Uffizi di Firenze, dall'Accademia Carrara di
Bergamo, dalla Galleria d'Arte Moderna di Genova e da numerose
collezioni pubbliche e private italiane ed estere.
Sta
in http://www.palazzoducale.genova.it/engmain.html
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