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MUSICA

La nuova “Santa rabbia” dei Metallica

Il capello non è più demoniaco come ai tempi del leggendario “Kim 'em all” (1983), ma la grinta di Lars Ulrich resta notevole. Come la sua musica, che ti risucchia con u ritmo infernale e irresistibile, prepotente e rabbioso al punto da potersi permettere di intitolare il nuovo album St. Anger, Santa Rabbia. I Metallica stupiscono ancora.

Tornati in studio sei anni dopo “Re-Load”, inventano undici pezzi da antologia, che per la prima volta verranno suonati in pubblico il prossimo 13 giugno all'Heineken Jammin Festival di Imola.

Mister Ulrich, perché proprio l'Italia per il debutto?

L'Heineken Jammin Festival è un appuntamento importante. Il tour sarà tutt'altra cosa.

Perché “St. Anger”, Santa Rabbia?

Un giorno il chitarrista è arrivato in studio con una maglietta di San Cristoforo, protettore dei viaggiatori. Da lì l'elaborazione del concetto che la rabbia deve fuoriuscire in modo positivo.

Rabbia contro chi o cosa?

Non necessariamente verso un bersaglio. E l'esigenza di sfogarsi.

Avete girato il video nel penitenziario di San Quintino, dove la rabbia è di casa. E non è certo positiva.

Non volevamo ricostruire il penitenziario, volevamo andare lì. La forza del messaggio è figlia del luogo dove il video è stato ripreso.

Usa la batteria in modo nuovo, insolito, più “metallico”.

Volevo un suono secco, non filtrato.

L'11 settembre ha cambiato il vostro modo di scrivere canzoni?

Quando facciamo un album amiamo rintanarci in uno studio. A maggior ragione dopo l'11 settembre. Certo, quanto è successo mi ha toccato, ma preferisco tenere la musica fuori da queste situazioni.

Nessuna ballad in “St. Anger”.

I Metallica non devono più dimostrare niente a nessuno. I pezzi lenti, acustici, con orchestra e le ballad vivono in altri album. Abbiamo assecondato il desiderio di fare cose veloci, con cambi di ritmo naturali. Mancano pure gli assoli di chitarra. Le ballad lasciamole nell'aria.

L'addio di Newsted, bassista storico, ha mutato gli equilibri del gruppo?

E' lui che è andato via e noi abbiamo rispettato la scelta. Ha dato molto alla band, ma il suo tempo era terminato.

Sa che esiste un gruppo, i Beatallica, che fanno brani dei Beatles con l'energia dei Metallica?

Li conosco, sono bravi. Credo siano professionisti.

Al fianco di Lars Ulrich c'era il nuovo bassista, Robert Trujillo, ex Suicidal Tendencies, Infectious Grooves e ex compagno d'avventura di Ozzy Osbourne. “La musica dei Metallica – dice Trujillo – è molto fisica, così come il mio modo di suonare. Ero reduce da una giornata di surf quando ho trovato in segreteria i messaggi dei ragazzi. Ci siamo incontrati, il primo giorno abbiamo chiacchierato il secondo abbiamo iniziato a suonare. Sono onorato di far parte dei metallica, non mi sento prestato bensì uno della famiglia”.

Intervista di Fabrizio Basso – IL SECOLO XIX – 06/06/2003



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