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400 opere provenienti maggiori collezioni italiane ed europee per un totale di oltre 600 pezzi esposti; 250 enti prestatori e 3000 metri quadrati di espozione: grandi numeri per una "grande sfida". |
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Dal 2 marzo al 28 luglio 2002 |
Il Neoclassicismo in Italia. Da Tiepolo a Canova |
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[...] in un Palazzo Reale riportato agli antichi splendori, è stata allestita la mostra sul Neoclassicismo, epoca di fasti nella storia, nelle arti e nelle lettere, età di dialogo delle arti e simbolo della città di Milano che di questa età è uno dei centri propulsori. Doppio omaggio dunque a Milano (che in quell'epoca raggiunse il massimo del suo splendore) e alla Reggia che risorge sulle "ceneri" dei tragici bombardamenti del 1943. Nello spettacolare allestimento dell'architetto Anselmi, tra intonaci verde smeraldo, giallo Milano, rosso mattone e blu carta da zucchero, prendono vita alcuni tra i capolavori più significativi dell'epoca neoclassica, che qui si è scelto di analizzare relativamente al panorama italiano e al periodo compreso tra gli anni Quaranta e la fine del XVIII secolo. |
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Lungo le 15 sale del piano nobile di Palazzo Reale (che per l'occasione presenta completamente restaurate le 3 sale degli Arazzi , quale significativo anticipo della futura apertura del Museo della Reggia), si snodano tra i confini cronologici e stilistici rappresentati dai grandi artisti Tiepolo e Canova, i due percorsi tematici della mostra: da un lato la celebrazione dell'antichità e il culto del mondo classico, e dall'altro il fasto delle corti italiane e delle loro produzioni manifatturiere. Olii, tempere, acquarelli, disegni e incisioni, busti e statue, volumi a stampa, servizi da tavola in ceramica, arredi decorati e candelieri in argento si susseguono lungo il percorso a dimostrare il profondo dialogo tra le arti che si era instaurato nell'età neoclassica e che, va ricordato, è l'età dell'Enciclopedia e quindi dell'interesse per le arti decorative e le tecniche artistiche. La mostra esplode
nella sala conclusiva, quella delle Cariatidi, le cui decorazioni
non sono state completamente restaurate a triste monito dei fatti
di guerra: qui trovano ideale accoglienza i 13 gessi del Canova,
appartenenti alla Collezione Zezon oggi proprietà della
Cariplo, grazie al cui fondamentale prestito il pubblico ne potrà
godere l'incredibile bellezza. Sunto della presentazione della mostra |
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