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di Maria

IL NOCILLO


ricetta del Monastero di Capodichino, Napoli, dell'inizio del novecento


Il 24 giugno è data considerata magica in tutta Europa: in quella notte può succedere di tutto, si può divinare il futuro, mandare via i porri ai bambini o iniziare a fare il Nocino...

Se vi ricordate vecchie usanze, antiche dicerie della vostra terra in proposito, segnalatecele.
Per ora, chi ne ha voglia, può leggere un brano inedito di Elvi che accenna ad un'antica usanza russa della notte di Ivan Kupala, Giovanni il Battezzatore.

Il giorno di San Giovanni Battista, 24 giugno, raccogliere 16 noci e dividerle, utilizzando anche il mallo, in quattro spicchi; metterle a macerare in un recipiente di vetro a chiusura ermetica della capacità di 5 litri con 1 litro di alcool puro e lasciare il tutto in infusione sul davanzale della finestra al sole per venti giorni,

procurarsi per tempo:

2 noci moscate
15 gr di cannella in stecca
15 grammi di china calisana ( farmacia)
15 chiodi di garofano
mezzo chilo di zucchero ed un bicchiere d'acqua

e il ventunesimo giorno aggiungerli all'infusione iniziale avendo cura di lasciare il tutto al sole del davanzale per altri venti giorni, scuotendo il barattolo di tanto in tanto.

Il quarantesimo giorno filtrare con un pannolino il tutto e, dopo averlo travasato in bottiglia con tappo sicuro, lasciarlo riposare ancora almeno un mese, meglio quaranta giorni, prima di iniziarne la degustazione.

Ha proprietà digestive e toniche.

last modify01/10/2001

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